Fisac Cgil esprime preoccupazione per il piano industria presentato dal gruppo bancario BPER: “Ennesima stangata per il settore. A pagare saranno i lavoratori e i territori delle piccole regioni”.
Lo scorso 1 marzo l’amministratore delegato del Gruppo BPER Alessandro Vandelli ha illustrato alle organizazioni sindacali il piano industriale 2019-2021.
Pur valutando positivamente la presentazione del piano, che arriva a oltre un anno dalla scadenza di quello precedente, fornendo finalmente il quadro di insieme e strumenti per gestire con maggiore certezza i cambiamenti dei prossimi tre anni, è necessario sottolineare alcune criticità specialmente per la Basilicata.
In generale, il piano avrà come conseguenza:
• l’uscita di 1.700 dipendenti (di cui 230 mancati rinnovi di contratti di somministrazione) compensati da 400 assunzioni;
• la chiusura di 230 filiali (il 16% delle filiali del Gruppo) e la trasformazione di altre 300 con servizi di cassa nulli o limitati.
Si tratta dell’ennesimo piano “pesante” per il settore dove a pagare saranno ancora una volta i lavoratori ed i territori delle piccole regioni che assisteranno ad un ulteriore e progressivo “esodo” delle aziende di credito (ricordiamo che Bper ha già deliberato per il prossimo 22 marzo le chiusure di 4 Filiali in Basilicata: Matera Asm, Pisticci, Acerenza e Rotondella) che, al contrario, dovrebbero consentire il rilancio del tessuto economico delle Regione piu svantaggiate economicamente sia per quanto riguarda le famiglie sia per quanto riguarda le imprese.
Abbiamo evidenziato all’amministratore delegato la necessità che la “creazione di valore per gli stakeholders” non si risolva nella sola garanzia di dividendi per gli azionisti, nei compensi per i manager e nelle spese per consulenze.
Abbiamo inoltre dichiarato la necessità della stabilizzazione di tutti i contratti precari nonché l’assoluta insufficienza, rispetto agli obiettivi di sviluppo che la banca si è data e alle carenze di organico che abbiamo più volte denunciato nell’ultimo anno, delle 400 assunzioni previste.
Ci pare infine contradditoria la progettualità di ulteriori cessioni di NPL considerato che all’interno del Gruppo è presente BPER Credit Management che è in condizione di poter gestire efficacemente tale processo.
Nei prossimi mesi si aprirà la stagione di contrattazione che ci vedrà impegnati per gestire le “ricadute” sui lavoratori prevedendo:
* uscite volontarie e incentivate;
* assunzione di personale anche, come ha dichiarato BPER, a “supporto del ricambio generazionale”.
Particolare attenzione dedicheremo ai colleghi che rimarranno in azienda in modo da garantire loro un ambiente di lavoro più sereno e non in continua emergenza, migliorando in questo modo la qualità della vita.
Ci attendiamo infine che gli annunciati investimenti in tecnologia e innovazione possano offrire servizi sempre più adeguati alla clientela e favoriscano e accompagnino la crescita professionale delle colleghe e dei colleghi.
Nel momento in cui i vari progetti verranno attuati, misureremo la coerenza delle azioni del Gruppo BPER sui suoi slogan “le persone al centro dello sviluppo futuro” e la “relazione con i clienti”.