Entrano sempre più nel vivo le attività del progetto “Percorsi della visione a scuola” organizzate dal Liceo Scientifico «Pier Paolo Pasolini» di Potenza. Dopo i laboratori di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico organizzati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata, negli ultimi giorni sono state esplicate una serie di attività dedicate al cinema di Pier Paolo Pasolini.
Ad aprire il ciclo delle lezioni, dei laboratori, dei seminari e delle conferenze dedicate al grande intellettuale bolognese è stato Paride Leporace, Direttore della Lucania Film Commission, il quale ha dedicato una lezione proprio alla cinematografia pasoliniana. Dopo aver ripercorso l’intera produzione filmica di Pasolini – dall’esordio di Accattone fino a Salò o le ultime centoventi giornate di Sodoma – Leporace si è poi soffermato in modo specifico sul capolavoro del cinema pasoliniano: il Vangelo secondo Matteo. Nella sua coinvolgente lezione Leporace è partito da un’apparente contraddizione: come è possibile – ha chiesto alla platea degli alunni – che un intellettuale marxista, ateo, ripetutamente accusato, spesso proprio da esponenti del mondo cattolico, di comportamenti contrari alla cosiddetta “morale pubblica”, abbia potuto realizzare un capolavoro straordinario dedicato alla figura di Cristo? Addirittura, ha fatto notare Leporace, qualche anno fa l’Osservatore romano – l’organo di stampa della Santa Sede – ha definito il Vangelo come il più bel film mai girato su Gesù.
«La soluzione – ha spiegato paride Leporace – si trova nel profondo senso religioso di Pasolini che, seppure da marxista e da uomo lontano dalla morale ufficiale della Chiesa, è riuscito a cogliere il senso profondo dell’insegnamento di Cristo. Il Gesù di Pasolini è infatti il Gesù della “spada” ma anche il depositario di una visione sacra della vita, ispirata al principio dell’amore e della carità, e come tale lontana dalle logiche consumistiche ed edonistiche che Pasolini vedeva invece trionfare nell’Italia del boom economico all’inizio degli anni Sessanta».
Attraverso il ripensamento del messaggio evangelico Pasolini è riuscito, ancora una volta, a evidenziare le contraddizioni del suo tempo, di un’Italia ormai in balia degli interessi capitalistici, consumistici, di un edonismo dominante, supportato dalla comunicazione televisiva e pubblicitaria. Grazie alla proiezione di alcune delle più belle scene del Vangelo Leporace è riuscito a suscitare curiosità negli allievi del «Pasolini», trasmettendo loro l’entusiasmo per uno dei grandi capolavori del cinema italiano del secolo scorso dove la sacralità dell’immagine regna sovrana, accompagnata anche da scelte musicali di straordinario impatto.
A margine dell’incontro è poi intervenuto il prof. Vincenzo Martorano, docente di Filosofia e Storia e referente del Progetto “Percorsi della visione a scuola”, che ha tracciato un primo bilancio delle attività di approfondimento didattico dedicate al cinema: «Il Progetto, come è noto, nasce grazie ai finanziamenti ministeriali ottenuti dal nostro Liceo nell’ambito dell’intervento nazionale “Cinema per la Scuola I progetti delle e per le Scuole” – ha spiegato il prof. Martorano- l’intento, pienamente condiviso e supportato dal nostro Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Latrofa, è quello di offrire agli allievi un percorso di alto livello culturale dedicato sia alla conoscenza e pratica del linguaggio audiovisivo che alla storia del cinema». Di qui la scelta di partner di rilievo quali appunto l’Università degli Studi della Basilicata e la Lucania Film Commission.
«Un ruolo di primo piano lo avrà proprio il cinema di Pasolini, in particolare la prima fase – quella del cosiddetto “cinema di poesia” – che sarà attentamente studiata ed analizzata nelle prossime settimane – prosegue il prof. Martorano- il nostro Liceo porta un nome importante ed impegnativo ed è proprio nello “spirito” di Pier Paolo Pasolini, forse l’intellettuale italiano più importante del Novecento, strenuo lottatore in difesa dei diritti umani e civili, che esso deve assolvere alla sua missione educativa e culturale sul territorio».
Mar 04