Grandi emozioni all’Auditorium Gervasio per il concerto “Il suono del mito” con Matthias Schlubeck, uno dei più importanti flautisti di pan al mondo. Il fenomenale musicista tedesco originario di Wuppertal, centro vicino a Colonia, ha scelto Taranto e Matera per i suoi primi concerti in Italia grazie alla rassegna “Matera in Musica”. Sul palco con l’Orchestra ICO Magna Grecia “Matera in Musica”, Matthias Schlubeck ha presentato anche una prima assoluta del compositore Michele Maiellari, pugliese di Turi che insegna da quattro anni “composizione” al Conservatorio di Matera. Il musicista si è ispirato al mito popolare lucano dei “monachicchi” raccontato da Carlo Levi in Cristo si è fermato ad Eboli “variando” la cupa cupa materana e la marcia funebre tarantina, visto che la leggenda del Monachicchio si ritrova tra i territori di Ginosa e Matera. L’opera musicale “U’ Munachicchie du Vasèndë” di Maiellari è dedicata a Matera 2019 per la valorizzazione della tradizione popolare.
“I suoni del mito”, con l’esecuzione affidata al direttore d’orchestra Luigi Piovano, ha offerto al pubblico il Concerto K314 per flauto di Wolfgang Amadeus Mozart, di carattere francese, nato per adempiere alla commissione avuta dal gentiluomo olandese di origine indiana De Jean, un ricco strumentista che si arrabbiò con Mozart in occasione del concerto e che probabilmente per questa ragione volle riconoscergli soltanto la metà della cifra pattuita. A seguire la versione per orchestra d’archi di Thorsten Schaffer della “Romanian Suite” e la “Sinfonia Renana” di Robert Schumann. Scritta nel 1850, può essere considerata l’ultima sinfonia composta da Schumann, all’epoca in cui viveva a Düsseldorf, sulle rive del Reno. L’opera stessa è infatti chiamata “Renana”. L’antico mito del Reno come culla della nazione tedesca si rispecchia nella sua composizione. A seguire il Concerto K314 per flauto di Wolfgang Amadeus Mozart, di carattere francese, nato per adempiere alla commissione avuta dal gentiluomo olandese di origine indiana De Jean, un ricco strumentista che si arrabbiò con Mozart in occasione del concerto e che probabilmente per questa ragione volle riconoscergli soltanto la metà della cifra pattuita.
Di seguito l’intervista rilasciata per SassiLive da Matthias Schlubeck
Quando è nata la passione per la musica: “Sono nato in una famiglia che sentiva tanta musica, mia mamma suonava il violino anche se non in maniera professionale”.
Quando ha deciso di suonare il flauto di pan? “Io ho scelto di suonare questo strumento all’età di sei anni. Cercavo uno strumento da suonare e l’ho trovato in un museo di Wuppertal, dove si trova una speciale collezione di strumenti musicali di tutto il mondo”.
Per la prima volta in Italia, per due concerti al Sud, prima Taranto e poi Matera? Cosa ne pensi della città dei Sassi, per quel poco che hai potuto vedere prima del concerto: “E’ una città impressionante, è molto bella”.
Ti senti più compositore o musicista? “Qualche volta compongo dei piccoli pezzi ma non mi sento un compositore, preferisco suonare come ho fatto questa sera a Matera”.
Matthias Schlubeck è considerato uno dei più importanti flautisti di pan al mondo. Primo musicista in Germania ad essersi laureato in Flauto di Pan è specializzato soprattutto nell’interpretazione della musica classica. Ha ricevuto all’età di sei anni le sue prime lezioni di Flauto di Pan. Ha tenuto più di 1500 concerti in Europa, Stati Uniti, Sud America e Australia. Nei suoi concerti offre programmi in una gran varietà di combinazioni, in duo con l’organo, l’arpa, la chitarra e il pianoforte. Oltre ai numerosi duetti, si esibisce anche come solista con ensemble da camera o orchestre sinfoniche.
Schlubeck partecipa a numerose produzioni radiofoniche e televisive. La sua passione è sempre più quella per la musica barocca, con le cui interpretazioni riesce a stupire gli ascoltatori e a far appassionare sempre più persone e colleghi musicisti al flauto di pan.
Luigi Piovano è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia. Suona un Alessandro Gagliano del 1710 e un violoncello a cinque corde William Forster III del 1795. Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Wolfgang Sawallisch e Myung-Whun Chung, ha suonato come solista con prestigiose orchestre come Tokyo Philharmonic e Accademia di Santa Cecilia. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia. Con l’Orchestra della Magna Grecia ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra i quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, Shéhérazade di Rimskij-Korsakov, i due Concerti per pianoforte di Ravel.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto “I suoni del mito” di Matthias Schlubeck e Luigi Piovano con l’Orchestra della Magna Grecia (foto www.SassiLive.it)