La manifestazione organizzata dalla Confael Industria di Basilicata a Corleto Perticara, d’intesa con la comunità locale, per rivendicare la occupazione della manodopera locale sia quella già estromessa da Tecnimontad ottobre 2018 che quella futura allorquando inizieranno i lavori legati al Progetto Tempa Rossa, è un chiaro segnale di rabbia ed insoddisfazione che la popolazione locale riversa nei confronti delle istituzioni e della Total Italia per la totale mancanza di attenzione alle esigenze sociali ed occupazionali dell’intero territorio. E’quanto dichiara il Segretario Nazionale della Confael Industria Luigi D’Amico, il quale non solo plaude all’iniziativa, ma assicura il totale impegno della Confederazione in particolar modo nel prossimo incontro che si terrà in Prefettura nel quale saranno definiti accordi tra le parti interessate che prevedano e sanciscano innanzitutto le aspettative occupazionali e sociali dell’intero territorio, già disattese nella fase sperimentale delle attività. D’Amico insieme al Segretario regionale ConfaelIndustria di Basilicata Nicola Lista si faranno garanti nel definire in sede di Prefettura a Potenza una serie di impegni nei quali si trovino le giuste ed opportune risposte ai tanti lavoratori licenziati dalla Tecnimonte senza alcun ammortizzatore sociale, quindi con ricadute altamente negative per le famiglie interessate.Il Segretario Nazionale D’Amico fa, inoltre, notare come il silente comportamento delle parti sociali e delle istituzioni ha fatto si che si inasprisse la rabbia dei lavoratori e delle famiglie. Occorre quindi che tutte le parti sociali, la Regione e la Total trovino una intesa finalizzata a offrire in primis opportunità occupazionali ai lavoratori disoccupati del luogo, prevedendo anche da subito indispensabili ed indifferibili momenti di formazione professionale per creare quelle figure professionali che serviranno alle società impegnate nella fase cruciale delle attività. D’Amico, conclude, che la Confael, insieme alle popolazioni locali non abbasseranno la guardia, ma continueranno in questa battaglia di denuncia e di azione, allo scopo di assicurare le giuste e legittime ricadute occupazionali e sociali ad un territorio abbandonato a se stesso per gravi responsabilità di coloro che avrebbero dovuto vigilare e decidere ed invece hanno continuato a seguire la strada del business per pochi, del bancomat che alcuni, calpestando il presente e soprattutto il futuro alle popolazioni ed al territorio locale.
Mar 07