Venerdì 8 marzo 2019 alle ore 17.nella suggestiva cornice della Sala dell’affresco del Comune di Salandra sarà presentato il progetto Identità educanti al contemporaneo – progetto finanziato in quota parte con il sostegno del Fondo per lo sviluppo e la coesione Regione Basilicata, nell’ambito del programma rivolto al sostegno di laboratori e progetti di Comunità. Il progetto è stato fortemente voluto e ideato dall’associazione Santa Maria della Rocca di Calciano – soggetto capofila; coinvolgendo in partnership i Comuni di Calciano, Salandra, Oliveto Lucano e l’Associazione Ipazia di Salandra.
Il progetto, seguendo le tempistiche previste nel bando, è stato ufficialmente avviato, il 21 giugno 2018, con una serie di iniziative che hanno interessato le comunità coinvolte nel progetto attraverso gite sociali, eventi culturali ed altre attività.
Dal mese di gennaio l’associazione capofila, Santa Maria della Rocca e i partner istituzionali e sociali girano i Comuni coinvolti con l’obiettivo di entrare nella fase operativa: condurre le Comunità ad identificarsi come spazio di una società aperta e disponibile, anche verso la società futura, un modello nuovo di Agorà che parte dall’accettazione di ciò che ciascuno ha per rispondere ai propri bisogni e con spirito di resilienza lo valorizza per offrirlo e condividerlo anche con gli altri.
Prossimità è l’aggettivo che accompagna e distingue l’iniziativa, indicando un duplice movimento, andare oltre con lo sguardo e condividere, in una doppia prospettiva: inclusiva/capacitazione e di arricchimento.
Dopo la “Festa di Comunità (Domenica del Villaggio)” promossa dall’associazione Santa Maria della Rocca – Capofila- e i riti legati al Carnevale del Comune di Oliveto Lucano con il supporto del Centro di aggregazione giovanile e della Proloco Olea, ora tocca a Salandra con l’iniziativa dell’8 marzo. Oltre alla presentazione del progetto alla comunità: obiettivi, finalità e azioni; in occasione della giornata Internazionale delle Donne, ci sarà un momento dedicato alla figura di IPAZIA di Alessandria – da cui prende il nome l’associazione salandrese partner- con un focus dedicato alla filosofa e scienziata, una donna libera e rivoluzionaria. Una figura che oggi è ancora moderna è attuale, non solo perché la sua tragica morte ci riporta alla piaga delle violenze di genere e legata, anche, alla questione di genere non per creare un ulteriore divisione tra l’universo
maschile e quello femminile, ma per sottolineare la necessità di un “bilinguismo di genere” che non favorisca il ritorno ad un modello culturale che torna a relegare le donne ad un ruolo subalterno nella società.
Il focus sulla figura di Ipazia sarà curato dalla dottoressa Grazia Soldo che ha svolto uno studio approfondito sulla figura di questa donna amata e rispettata dai suoi allievi e disprezzata da chi in lei vedeva irriverenza.
L’associazione IPAZIA ed il Comune di Salandra hanno accolto da subito l’invito dell’associazione Santa Maria della Rocca a partecipare al progetto Comunità educanti al Contemporaneo, in quanto l’iniziativa è perfettamente in linea con gli obiettivi statutari dell’associazione, e dell’amministrazione comunale nell’ottica di cambiamento e confronto continuo.
Tutti i soggetti coinvolti nel progetto hanno, altresì, sono parimenti coinvolti nell’azione di analisi e proposta di ciò che accade nelle piccole comunità, tra tutti l’annoso fenomeno dello spopolamento e dell’invecchiamento delle comunità. L’active ageing, infatti, assume un ruolo rilevante nelle attività previste e programmate. La sfida che tutti insieme – associazioni e istituzioni- proviamo a vincere non è quella di arginare il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione (il rapporto delle nazioni unite prevede che nel 2075 le persone spopolamento (lo SVIMEZ rileva ogni anno la Basilicata perde 3000 abitanti, nel 2065 saremo sotto la soglia dei 400.000) ma imparare a governarlo diventandone protagonisti.
Calciano – Oliveto Lucano – Salandra, le associazioni Santa Maria della Rocca e Ipazia attraverso il cammino delle idee lavorano affinchè ogni cittadino possa diventare parte attiva della comunità in cui vive, individuando nella partecipazione il bene intangibile che conduce al ben-vivere più che al benessere….ad essere presenti.