Riportiamo di seguito l’interpellanza parlamentare urgente del senatore Cillis del Movimento 5 Stelle e la risposta del Ministero dell’Ambiente sulle attività realmente svolte in merito ai 21 impianti di depurazione delle acque reflue in Basilicata.
Con Delibera n. 2492 del 23 dicembre 2002 della Giunta Regionale della Basilicata è stata avviata la progettazione delle opere di adeguamento della rete di collettamento fognario e del depuratore a servizio dell’abitato di Genzano di Lucania.
Dopo alcune interrogazioni (2014) e denunce alla Procura (2015) il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata elencava i 27 agglomerati rimasti a forte criticità e tra questi figurava anche l’impianto di Genzano di Lucania per il quale grazie all’accordo di programma quadro fondi regionali venivano stanziati euro 3.197.000 prevedendo la fine dei lavori per il 21 agosto 2016 ed il relativo collaudo dell’opera per il 17 febbraio 2017.
Giovedì 7 marzo scorso, ho interpellato il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare se intenda richiedere un report dettagliato alla Regione Basilicata sulle attività realmente svolte in merito ai 21 impianti di depurazione delle acque reflue, tra i quali figura anche quello del Comune di Genzano di Lucania e se, visto il lungo lasso di tempo trascorso, se intenda attivare, tramite gli Enti preposti, controlli delle acque di strato e dei terreni interessati dagli sversamenti.
La risposta ricevuta dal Ministro ci rassicura perché ha assicurato che manterrà alto il livello di attenzione sulle problematiche evidenziate.
La risposta integrale è disponibile cliccando https://bit.ly/2tUz2PL.
Nella sostanza: proprio per dare impulso ed accelerazione alla realizzazione degli interventi utili al superamento della procedura d’infrazione di cui è oggetto anche l’agglomerato in argomento, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Ambiente, con DPCM del 9 ottobre 2015, ha provveduto alla nomina di un Commissario straordinario per gli agglomerati di Irsina, Matera, Marsicovetere, Pisticci, Grassano e Latronico. Il Ministero dell’Ambiente provvede, inoltre, ad aggiornare periodicamente la Commissione europea sullo stato di attuazione della direttiva 91/271/CEE in materia di acque reflue urbane, con riferimento agli agglomerati oggetto di contenzioso, attraverso dettagliate ricognizioni effettuate presso le Amministrazioni competenti in materia.
Sulla base delle ultime informazioni fornite dalla Regione Basilicata, è stato trasmesso, a luglio 2018, alla Commissione europea un aggiornamento. In particolare, è stato evidenziato che, tra i 40 agglomerati oggetto della procedura d’infrazione 2014/2059, a parere della Regione, 22 agglomerati risultano attualmente conformi, per ulteriori 2 agglomerati risultano conclusi gli interventi e per i restanti 16 agglomerati ancora non conformi – tra cui rientra Genzano di Lucania – sono state fornite informazioni di dettaglio sui finanziamenti, sullo stato di attuazione degli interventi e sulla prevista data di conformità, che per 3 agglomerati sarà entro il 2019, per 5 agglomerati il 2020 e per i restanti 8 il 2021/2022.