Maria Scaramuzzo, Consigliere di opposizione della lista civica “Alleanza per Montescaglioso”: “Il silenzio assordante dell’Amministrazione Zito a Montescalgioso sul pasticcio del Carnevale Montese”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Da giorni l’indignazione e la rabbia dei cittadini montesi per quanto accaduto a Carnevale trovano sfogo in tanti modi: sui social, sugli organi di stampa, per strada; ma l’Amministrazione tace. Non vengono degnate di una risposta neanche l’associazione antiracket Falcone e Borsellino e l’Anpas che hanno pesantemente denunciato quanto avvenuto la sera del Carnevale.
L’Amministrazione non ha ritenuto di dover non solo chiedere scusa per aver autorizzato l’apertura di un bancone – bar in Piazza Roma; non ha ritenuto neanche di dover chiedere scusa a tutti quegli alunni della scuola Palazzo- Salinari che si erano impegnati nel creare una campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol; non ha ritenuto di chiedere scusa all’intera cittadinanza per avere trasformato un evento culturale finanziato dalla Regione Basilicata ( rispondo a quelli che hanno detto che “ le feste si fanno con i soldi”, e vorremmo capire che nesso ci sia tra quanto affermato e l’installazione del bar in Piazza Roma!) in una squallida festa dove scorre solo alcol.
Quando un’Amministrazione non è capace di proteggere i giovani, è un’amministrazione che è giunta al capolinea. I giovanici avevamo creduto che l’amministrazione Zito si sarebbe impegnata nel far rispettare il divieto dell’uso di alcolici ai minorenni; con una buona campagna di informazione nelle scuole, con ragazzi che avevano realizzato la bella ed efficace locandina del Carnevale e creato lo slogan” ballare non barcollare”!
Tutto perfetto , salvo poi constatare che il Carnevale Montese ha visto scorrere fiumi di alcool! Certo i controlli hanno funzionato; ma quello che proprio non è possibile accettare è vedere l’installazione di un banco-bar estemporaneo proprio al centro di Piazza Roma sotto la statua del nostro Santo Patrono, con le bottiglie degli alcolici messe in bella vista nientemeno che sul basamento della colonna del Santo.
Ci saremmo aspettati che nel bel mezzo di Piazza Roma ci fosse un banco che distribuisse succhi di frutta; questo sì che sarebbe stato coerente con la campagna di sensibilizzazione contro l’eccesso di alcol portata avanti da tanti attori ma con protagonisti gli alunni della scuola.
Ci saremmo aspettati che dei 30.000,00 euro stanziati per il carnevale , di cui 15,000,00 euro già incassati dalla Pro Loco, una parte fosse utilizzata per l’installazione di bagni chimici. E quanti di questi soldi sono stati utilizzati per la sicurezza?
Il Carnevale Montese che fino a pochi anni fa era considerato un evento culturale di forte richiamo anche per i paesi limitrofi, tanto da rientrare nel Patrimonio dei Beni Intangibili della Basilicata, si è trasformato in qualcosa di assolutamente diverso dalla festa della gioia e del divertimento! ( Qualche giornale ha dato la giusta definizione di quello che questa festa è diventata : un rave party!)
Il vero e più grave e più grave problema è però un altro. Ed è di tipo morale. Quale messaggio è stato fatto passare alle nuove generazioni? Quale lezione hanno potuto trarre da comportamenti assolutamente incoerenti dell’amministrazione, che vedono prima vietare l’uso dell’alcol e poi autorizzare l’apertura di un bar ambulante? ( Ci chiediamo che tipo di autorizzazione sia stata rilasciata per aprire questo banco –bar). Quale idea si sono fatta quei ragazzi che si sono impegnati a scuola, che hanno creduto che con l’impegno di tutti le cose possano essere migliori? Questo è stato il più grande tradimento fatto a questi ragazzi, a quelli per cui gli esempi di coerenza sono la migliore lezione di vita; la delusione che provano è cocente e sono ormai convinti , come dare loro torto, che si sia trattato di una farsa e che chi avrebbe dovuto essere d’esempio, l’Amministrazione appunto, predica bene ma razzola malissimo.