Giovedì 14 marzo 2019 parte “Diamo i numeri?”, il progetto di divulgazione su Statistica e Scienza dei dati organizzato dall’Università degli Studi della Basilicata,in collaborazione con Exo, Tab Consulting e T3 Innovation.
Un ciclo di seminari aperti a studenti, comunicatori, insegnanti e cittadini che, attraverso un linguaggio chiaro e alla portata di tutti, ha l’obiettivo di offrire un’immagine corretta dell’importanza della statistica e della scienza dei dati nella nostra società.
Come spiega il prof. Eugenio Parente, organizzatore dell’iniziativa patrocinata dallaScuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali e dal Dipartimento di Scienze del nostro Ateneo, “le decisioni che incidono, ad esempio, sull’economia o sulla nostra salute, dovrebbero essere prese grazie a solide basi teoriche e sulla scorta di dati raccolti e organizzati in maniera rigorosa. Del resto, i dati che vengono raccolti quotidianamente o che cediamo più o meno consapevolmente sono decisamente più numerosi e rilevanti di quanto crediamo. Algoritmi sempre più potenti li elaborano continuamente per prevedere quello che faremo o per orientare le nostre scelte. Queste enormi quantità di dati vengono anche messe a disposizione di studiosi, istituzioni e semplici cittadini in database pubblici. Ma sappiamo come utilizzarli?”.
Proprio sulla possibilità di utilizzare dati statistici certificati è incentrato il primo seminario del ciclo dal titolo “L’Istat e la statistica ufficiale” che si terrà giovedì 14 marzodalle ore 15:00 alle ore 16:30 nell’aula A1 del Campus di Potenza.
Parteciperà la dott.ssa Antonella Bianchino, dirigente dell’Ufficio Territoriale per la Campania e la Basilicata, che spiegherà la missione dell’ISTAT e la possibilità, da parte di ogni cittadino, di accedere a informazioni statistiche utili per indagare temi chiave del dibattito economico (siamo in ripresa o in recessione?) e dell’attualità sociale e politica (quali sono i trend dell’immigrazione e dell’emigrazione?).
“Concetti come incertezza, variabilità e probabilità- evidenzia il prof. Parente – dovrebbero far parte delle nostre conoscenze fondamentali eppure sempre più spesso sono del tutto ignorate e ciò ci rende incapaci, per esempio, di sviluppare un semplice processo di debunking delle affermazioni del politico o dell’opinionista di turno. Se a ciò aggiungiamo la diffusa diffidenza nei confronti della scienza e l’incapacità comunicativa degli esperti, ci ritroviamo privi degli anticorpi necessari per proteggerci dalle manipolazioni della realtà fattuale”.
Il ciclo di seminari proseguirà con gli appuntamenti dedicati alla statistica applicata all’epidemiologia e alla sperimentazione medica con un appuntamento su “Il registro tumori come strumento ufficiale per lo studio dell’epidemiologia dei tumori” e uno su “La sperimentazione di farmaci nell’era dei big data”; alla tutela ambientale e alle scienze di base; alla comunicazione e all’informazione.
Mar 13