Consigliere regionale Gianni Perrino (M5s): “Nella Fondazione Matera-Basilicata 2019 si naviga a vista e si improvvisa”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Giovedì scorso si è tenuta la prima riunione del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Matera 2019. Purtroppo, lo dico senza mezzi termini, la prima impressione non è stata affatto positiva. In qualche modo, le critiche che giungono dall’esterno all’organizzazione un po’ confusionaria e alla programmazione degli eventi, hanno trovato una conferma nell’incontro tenutosi con i vertici della fondazione.
Come riportato nello statuto, il consiglio di indirizzo è chiamato ad approvare il programma di indirizzo annuale e pluriennale proposto dal Consiglio di Amministrazione ed alla verifica della sua attuazione.
Alla nostra richiesta di visionare i programmi annuali e pluriennali, le risposte da parte del presidente Adduce sono sembrate poco esaustive per non dire inesistenti. Allo stato attuale l’unico programma sembra essere quello alla base del progetto, ovvero quello contenuto nel dossier inviato per la candidatura. Secondo lo stesso Adduce non vi sarebbe possibilità di redigere alcun piano annuale. Viene quindi spontaneo chiedersi quale sarà il ruolo della fondazione fino al 31 dicembre 2022 e che valore ha lo statuto visto che, fino a questo momento, appare essere disatteso nei contenuti.
L’idea che ci siamo fatti è quella di una fondazione che naviga a vista e all’insegna dell’improvvisazione; la cosa è preoccupante. Sono passati ormai due mesi dalla ubriacante cerimonia di apertura della manifestazione e sono tanti i malumori tra gli abitanti culturali e coloro che gravitano attorno alle attività di Matera 2019. Il lavoro dei vertici della fondazione è stato formidabile a livello di marketing: Paolo Verri può sicuramente contare su una rete di contatti che lo aiutano a promuovere l’evento in maniera efficace, ma tutto questo potrebbe non bastare.
Ci auguriamo che la fondazione non si culli nella sua campana di vetro e capitalizzi al massimo questa opportunità, con un ritorno per l’intera comunità cittadina e regionale, altrimenti fra qualche anno Matera 2019 resterà impressa nella memoria collettiva come un capodanno in piazza della durata di 365 giorni.
l’unica preoccupazione della Fondazione è riuscire a spendere il mare di soldi di cui dispone ed uscire indenne da eventuali indagini