«Serve un nuovo patto tra generazioni, la strutturazione di politiche mirate e di servizi dedicati ed efficaci a sostegno dell’invecchiamento attivo della popolazione».
Lo dichiara Caterina Rotondaro, candidata nella lista di centrosinistra “Avanti Basilicata” della provincia di Matera alle elezioni regionali del 24 marzo, che attribuisce particolare importanza al protagonismo programmatorio, regolativo e gestionale degli enti locali in tema di politiche sociali sul territorio. Il progressivo allungamento della vita impone alla nostra società di farsi carico di assicurare agli anziani di vivere il più a lungo possibile e laddove possibile in buona salute. Per il conseguimento di tali complessi obiettivi è indispensabile un’osservazione, un costante ascolto e monitoraggio delle condizioni di “salute” degli anziani promuovendo adeguati e corretti stili di vita, adoperandosi ed attivandosi per i processi di prevenzione, costruendo servizi capillari e differenziati di prossimità e strutture di accoglienza diversificate in correlazione alle condizioni di necessario intervento sociale e/o socio-sanitario.
«Gli interventi – dice la candidata a sostegno della coalizione di centrosinistra del candidato presidente Trerotola – devono tradurre e manifestare la vita dei cittadini con i loro bisogni in quanto esito di una compiuta interazione tra istituzioni, terzo settore, cooperazione e volontariato».
Tra le proposte di Rotondaro, in linea anche con le misure previste dalla Legge regionale n. 29/2017 sulla “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni”, figurano piani e programmazioni sociali e socio-sanitari che rafforzano l’assistenza domiciliare integrata che presenta vari livelli assistenziali, che prevedono la presenza di residenze dedicate, strutture e luoghi di accoglienza per bisogni differenziati, che promuovono e realizzano i laboratori di comunità per le attività culturali e ricreative, che prevedono diversificati servizi alla persona (teleassistenza, telemedicina, spesa e farmaci a domicilio) nonché l’attivazione di azioni nel settore dei trasporti per favorire la mobilità sul territorio agevolando in particolar modo le persone in condizioni di difficoltà.
«Offrire servizi di qualità, coerenti con le esigenze delle persone che abitano le nostre comunità, guardando con attenzione agli over 65, alle loro dinamiche relazionali e di vita quotidiana, ai loro stili di vita – sottolinea Rotondaro – consente inoltre di contrastare situazioni di marginalità, di isolamento e solitudine; per prendersi cura delle persone che vivono la terza e quarta età è necessario organizzare servizi condivisi e partecipati. I servizi vengono offerti attraverso molteplici tipologie di organizzazioni che operano grazie alla presenza dell’azione di operatori e professionisti di diversa formazione e con un comune denominatore rappresentato dal lavoro dedicato alla cura delle persone. Osservando i processi che si sviluppano su tali tipologie di bisogni è possibile pensare anche a percorsi in cui si costruiscono contesti occupazionali per i nostri giovani. Mettendo a valore tutto il sistema in cui ci sono persone con bisogni da soddisfare e persone che possono offrire servizi e cura, si possono strutturare politiche con gli anziani portatori di conoscenze e non solo di necessità, organizzare servizi efficaci e contestualmente costruire realtà occupazionali che arginano il fenomeno dello spopolamento giovanile dei nostri territori”.