Nicola Pavese, Presidente dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, esprime alcune riflessioni dopo aver partecipato al convegno “Le infrastrutture per la competitività del sistema economico appulo lucano” di Confindustria Puglia-Basilicata ad Altamura. Di seguito la nota integrale.
Meritano una riflessione i temi trattati nell’importante convegno al Teatro Mercadante di Altamura su “Le infrastrutture per la competitività del sistema economico appulo lucano”, organizzato da Confindustria Puglia-Basilicata. Nell’occasione alla nostra regione è stato riservato un ruolo molto marginale, persino la limitrofa Matera non è stata mai citata. Al convegno, a cui ha partecipato una delegazione dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, ha preso parte il presidente del Consiglio della Regione Basilicata, Vito Santarsiero, in sostituzione dell’assessore regionale ai Trasporti, Miranda Castelgrande. Santarsiero nel suo intervento ha denunciato i ben noti ritardi in tema di infrastrutture e collegamenti ferroviari e stradali del Sud nei confronti del Nord Italia, e in particolare quelli della Basilicata. Regione che fa ancora i conti con i ritardi trasportistici che si registrano anche nei confronti della Puglia e della Campania, nonostante si tratti territorio-cerniera nel cuore del Meridione. Santarsiero ha particolarmente sottolineato che Potenza è scollegata con Catanzaro evidenziando inoltre le difficili relazioni ferroviarie con Foggia e Bari (sul versante adriatico) e con Salerno e Napoli (su quello tirrenico). Ha completamento dimenticato la “Questione Matera” e quella dei collegamenti del Materano e del Metapontino (realtà che pure rientrano nella Basilicata) con il capoluogo di regione. Soprattutto non è stato fatto alcun riferimento ai difficili collegamenti tra Matera e Potenza, inesistenti su rotaia. Eppure la Città dei Sassi, ormai all’attenzione internazionale, meritava una sua autorevole riflessione visto che nel convegno si parlava di infrastrutture e competitività del sistema appulo lucano e quindi con risvolti su turismo ed economia. Era l’occasione propizia per esporre le nostre esigenze a ospiti di eccezione, come il sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri, e il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, oltretutto alla presenza di imprenditori e amministratori locali. Inoltre, nel suo intervento (puntuale nel denunciare le criticità che oggettivamente ancora penalizzano la Basilicata) ha sorpreso anche il fatto che non ha parlato di quello che è stato realizzato nella nostra regione, almeno nell’ultimo decennio. E soprattutto non ha illustrato quello che si sta facendo e si vuol fare per consentire alla Basilicata, e in particolare a Matera, di uscire dall’attuale situazione di emarginazione e dal sostanziale isolamento sia sul versante pugliese che su quello campano. Tra l’altro proprio Santarsiero viene da una esperienza politica di lungo corso avendo rivestito la carica di sindaco di Potenza nonché di presidente della Provincia e in questi anni anche di consigliere regionale. Quindi una persona che conosce bene i problemi e i fabbisogni regionali.
Desideriamo, pertanto, informarlo che l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” è impegnata nella realizzazione della tratta Salerno-Potenza-Matera-Bari che dovrebbe essere per la nostra regione più importante e prioritaria rispetto ai collegamenti tra Potenza e Catanzaro. E poiché il Potentino trarrebbe notevoli vantaggi innanzitutto per il turismo e le imprese (basti pensare al comprensorio del Melandro-Marmo-Platano, al Parco di Gallipoli Cognato e all’area industriale Tito-Potenza) sarebbe il caso di lavorare insieme e senza pregiudizi per “avvicinare” il capoluogo di regione della Basilicata al Materano e alla Puglia. Che poi è la “proposta-richiesta” che andava fatta ad Altamura.
Il futuro di Potenza, di Matera e dell’intera Basilicata, secondo noi, passa proprio dalla realizzazione dell’importante trasversale ferroviaria da Salerno a Bari. Per renderla possibile (visto che si sta lavorando sulla tratta Ferrandina-Matera) manca il finanziamento per il segmento Matera-Gioia del Colle, indispensabile anche alle imprese di Jesce, La Martella e Valbasento al fine dei collegamenti con i porti pugliesi e campani. Proprio Jesce potrebbe diventare, in questo modo, un funzionale scalo logistico per le imprese e nel contempo funzionale come stazione ferroviaria al servizio dei passeggeri da/per Altamura-Santeramo, municipi distanti solo pochi Km.
Crediamo quindi che la tratta Salerno-Potenza-Matera-Bari debba essere finanziata dal governo centrale e progettata da Ferrovie dello Stato, e, alla stessa maniera, sostenuta dalle Regioni Basilicata Puglia e Campania. E in tale progetto una parte importante e un apporto sinergico può assicurarlo Confindustria delle suddette regioni. Un possibile percorso di rilancio dei nostri territori e quindi del Mezzogiorno d’Italia è ormai indifferibile.