La mostra “Dialogo con l’Assoluto” di Giovanni Bellettini, a cura dell’Associazione Urban Stone Sculpture Park del Comune di Fanano e inaugurata in serata nello spazio Arti Visive Gallery ha concluso la seconda giornata del progetto “Città resilienti. Dialoghi filosofici tra Modena e Matera”, che ospita anche il Festivalfilosofia di Modena a Casa Cava. A fare gli onori di casa l’artista materano Franco Di Pede, pronto ad accogliere l’artista Giovanni Bellettini, il sindaco di Fanano, Stefano Muzzarelli, l’assessore comunale alla cultura Paola Guiducci, il curatore della mostra Daniele Sargenti e due rappresentanti della Fondazione Matera-Basilicata 2019, il direttore Paolo Verri e Stefano Murgiano.
Originario di Fanano, centro di montagna della provincia di Modena, da 70 anni Giovanni Bellettini vive ad Imola ma non ha mai perso il legame con la terra natia, nella quale dispone ancora di un’abitazione per trascorrere momenti di svago e libertà. Bellittini presenta a Matera il suo repertorio costituito da sculture realizzate con acciaio, legno, vetro. E’ l’idea a determinare il materiale che andrà a scolpire per trasformare il suo progetto in opera compiuta. “Il mio consiglio? Scoprire l’universo che è dentro di noi”. Questo il messaggio lanciato a Matera dall’artista Giovanni Bellettini, che in mattinata ha inaugurato una scutura nell’aiuola antistante il palazzo realizzato da Cogem in via Dante 148.
La sinergia tra Fanano e Matera è nata nel 2015 proprio grazie allo scambio culturale tra lo studio Arti Visive di Matera e l’associazione Urban Stone Sculpture Park con la mostra itinerante “Matera: identità, memoria e futuro” che ha coinvolto Matera, Vicenza, Roma, Siena, Fanano e Modena e che prevede l’ultima tappa dal 16 maggio nella città bulgara di Plovdiv, l’altra capitale europea della cultura 2019. L’auspicio è che possa proseguire anhe dopo il 2019, quando i riflettori del mondo sulla capitale europea della cultura si spegneranno ma lo studio Arti Visive continuerà a svolgere con grande passione la sua missione culturala partita 55 anni fa grazie all’inesauribile passione dell’artista materano Franco Di Pede, che ha concluso l’intervento citando Pierre Restany, uno dei più grandi critici d’arte europei, che nel 1984 ha curato l’introduzione del volume “Il segno rifatto” dell’artista materano, edizioni Mazzotta: “Ho sempre considerato l’arte il principale mezzo che gli uomini possiedono per comunicare fra loro, sentendosi nella storia e in armonia con la natura. E in questa comunicazione risiede la felicità”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’inauguraizone della mostra “Dialoghi con l’assoluto” di Giovanni Bellettini (foto www.SassiLive.it)