Maurizio Bolognetti, Segretario dell’Associazione Radicali Lucani, Membro della Presidenza del Partito Radicale e Consigliere dell’Associazione Coscioni ha inviato alla nostra redazione il testo integrale di una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per ricordare che dal 27 febbraio ha deciso di intraprendere una iniziativa non violenta (sciopero della fame) per la vita di Radio Radicale, per il diritto umano e civile di un popolo a poter conoscere per deliberare. Di seguito la nota integrale.
Signor Presidente della Repubblica,
le scrivo per sottoporre alla sua attenzione una questione della massima urgenza, nella certezza che Ella comprenderà le ragioni che mi hanno indotto a scrivere queste poche righe.
Come Ella saprà il 24 marzo i cittadini lucani saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il nuovo Presidente della Giunta regionale o Governatore che dir si voglia.
In questi giorni si sussegue a ritmo serrato l’arrivo in terra di Basilicata, in quella Basilicata che Lei ha visitato di recente, di leader di partito ed esponenti del Governo.
Per dirla tutta, per ciò che concerne gli esponenti del Governo si fa davvero fatica a comprendere se stiano visitando la Basilicata in veste di militanti e leader di partito o in veste di rappresentanti delle istituzioni.
Per essere ancora più espliciti, monta in queste ore la sensazione che Lega e M5S stiano asservendo ad interessi di bottega ed elettorali le istituzioni che rappresentano.
Mi chiedo, per esempio, se sia normale che il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, tenga una conferenza stampa per sostenere i candidati del suo partito negli uffici del Distretto Meridionale dell’Eni (DIME), che, come Ella saprà, è ubicato nel comune di Viggiano (PZ).
Trovo a dir poco singolare che il rappresentante di un Dicastero, quale il Ministero degli Interni, non solo confonda ruolo politico e ruolo istituzionale, ma utilizzi la sede di una società per azioni partecipata dallo Stato per tenere una conferenza stampa a sostegno del suo partito e dei suoi candidati.
Conferenza stampa, aggiungo, alla quale ha partecipato anche la dr.ssa Francesca Zarri, Vice Presidente del Distretto Meridionale Eni.
Signor Presidente, il 16 dicembre 1958, Don Luigi Sturzo, parlando dell’occupazione partitocratica delle istituzioni repubblicane, così si esprimeva: “Oggi questo nostro Stato è come una torta che i partiti si sono divisa e ognuno di essi crede di godere di ogni immunità nella sua parte. Non c’è più lo Stato al di sopra dei partiti, ma lo stato dei partiti, e di partiti famelici. La spartizione della torta non è avvenuta oggi, ma da tempo, durante la resistenza”.
A mio avviso, il Ministro Salvini, in quanto rappresentante di un Ministero delicato quale il Ministero degli Interni, avrebbe dovuto evitare di tenere la sopra citata conferenza stampa all’interno degli uffici del Dime e, più in generale, direi, che chi è chiamato a rappresentare una istituzione dovrebbe spogliarsi del ruolo di capopopolo e/o capo partito.
Premesso che non sono candidato in queste elezioni e che l’associazione che rappresento sta promuovendo una partecipazione al voto chiedendo ai cittadini di annullare la scheda, campagna che abbiamo voluto intitolare “Diversamente votanti”, credo di non esagerare se affermo che il Ministro Salvini non abbia onorato il ruolo e la funzione ricoperta e, men che meno, l’Istituzione che rappresenta.
Questo per non dire che il Ministero rappresentato da Salvini ha una qualche competenza anche in materia elettorale.
Aggiungo, signor Presidente, per sua opportuna conoscenza, che nell’area industriale di Viggiano sono tutt’ora in corso interventi di MISE (Messa in Sicurezza d’Emergenza) e bonifica, attivati in seguito alla perdita di oltre 400 tonnellate di greggio dai serbatoi del Centro Olio Val d’Agri.
Signor Presidente, nel manifestarle la mia gratitudine per l’attenzione che di certo vorrà riservare a questa mia, colgo l’occasione per esprimerle la mia stima e per segnalarle che dal 27 febbraio ho inteso intraprendere una iniziativa nonviolenta (sciopero della fame) per la vita di Radio Radicale, per il diritto umano e civile di un popolo a poter conoscere per deliberare. L’einaudiano “conoscere per deliberare”, signor Presidente.
Chiudo questa mia consentendomi un’ultima citazione dagli scritti di Don Sturzo: “Non c’è libertà dove c’è menzogna; perché la libertà è figlia della verità”.
Viva la Repubblica, viva la Costituzione e vivano democrazia, giustizia e diritti umani, politici e civili.
Cordialmente
Latronico, lì 17 marzo 2019
Maurizio Bolognetti, Segretario dell’Associazione Radicali Lucani, Membro della Presidenza del Partito Radicale e Consigliere dell’Associazione Coscioni