Manifestazione a Serramarina del Movimento riscatto di Puglia e Basilicata: “Getteremo i prodotti contro la crisi”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
Il Movimento Riscatto di Puglia e Basilicata LiberiAgricoltori di Puglia e Basilicata e Altragricoltura rispondono il 19 marzo con una prima mobilitazione a Serramarina di Metaponto con agricoltori e allevatori delle due regioni.
Martedì 19 marzo 2019 fra le ore 9,30 e le 14.30 una decina di mezzi agricoli saranno disposti lungo la SS 175 Metaponto-Matera all’altezza di Serramarina. Il presidio terrà in mattinata il volantinaggio ai mezzi di passaggio.
Dalle ore 11 nella piazza di Serramarina adiacente alla strada si terrà l’assemblea per approvare il documento che convoca l’incontro nazionale di tutti i movimenti, le organizzazioni e le realtà territoriali e nazionali che si coinvolgeranno nella proposta di aprire una nuova mobilitazione nazionale e regionale contro la crisi delle aree rurali e per la Nuova Riforma della Terra.
Alle ore 12 si terrà la Conferenza stampa in cui le diverse realtà presenti interverranno per illustrare la natura della crisi agricola.
Alle ore 12.30 si terrà una azione in cui verranno tagliati gli alberi con i frutti che nessuno vuole comprare e saranno gettati i prodotti che la speculazione del mercato non vuole pagare (latte, legumi, cereali, frutta, verdure).
Il presidio proseguirà sino alle ore 14.30.
Poiché questa è una mobilitazione sociale e sindacale di agricoltori senza colore politico, tutti i candidati alle elezioni di basilicata (se presenti) sono pregati da astenersi da qualsiasi iniziativa di propaganda elettorale. i candidati presidenti dei 4 schieramenti in corsa per le elezioni sono invitati a non partecipare. tutte le forze politiche e i candidati sono invece invitati ad esprimersi (con documenti, comunicati, dichiarazioni fuori dalla mobilitazione) sulle richieste e le proposte che gli agricoltori sostenuti dalle organizzazioni che stanno aderendo alla mobilitazione porteranno in strada.
Di seguito l’appello ad estendere le mobilitazioni dalla Sardegna:
“Appello alla mobilitazione e ad incontrarci
Per la dignità di chi lavora la terra
Per i diritti
Per la Nuova Riforma della Terra
Cagliari, 12.3.2019
Se il latte ovino in Sardegna viene pagato 60 centesimi quando costa almeno un euro produrlo, cosa è il grano a 18 euro a quintale mentre costa produrlo 35 euro? cosa sono 20 centesimi che gli speculatori vorrebbero pagare per le clementine quanto costa produrle almeno 50?
E’ il medioevo di uno sfruttamento selvaggio che sta cancellando il futuro della nostra agricoltura e condannando i cittadini a consumare prodotti che nulla hanno a che fare con il nostro territorio e che provengono da aree del pianeta dove altre terre, altri agricoltori e lavoratori saranno stati sfruttati.
Dove sono le regole che garantiscono agricoltori e cittadini? Dove le politiche che salvano la nostra agricoltura e con essa la tutela del territorio e delle comunità rurali? Dove le promesse di garantire trasparenza nelle filiere, servizi moderni, snellimento della burocrazia?
Chiediamo che venga garantito il diritto a produrre con il riconoscimento del prezzo minimo allineato alla garanzia di remunerazione dei costi produttivi.
Soprattutto chiediamo la nuova riforma della terra.
Come le generazioni di contadini prima di noi hanno saputo conquistare con la Riforma Fondiaria la confisca delle terre dal latifondo e la loro distribuzione a prezzo di lotte, repressione e morti, per noi è arrivato il momento della mobilitazione per la nuova riforma della terra.
Oggi nuovi latifondisti hanno messo le mani sulle terre: speculatori finanziari, trust commerciale, multinazionali dei brevetti sulla vita e dell’agrochimica.
La Riforma che ci serve è quella che garantisce il lavoro, l’ambiente, i diritti, i beni comuni, la salute e toglie dalle mani degli speculatori il futuro delle nostre terre.
Torniamo in strada nei prossimi giorni per dare un segnale forte e per incontrarci presto. Movimenti, Comitati, Organizzazioni Sindacali indipendenti e non subalterne o compromesse con il disastro in cui sono le nostre campagne, dobbiamo troviamoci presto.
Il 17 aprile (giornata mondiale di Lotta Contadina per la Sovranità Alimentare) troviamoci per dare vita alla nuova stagione della mobilitazione che ci serve: quella che, battendosi per la #dignitàdichilavoralaterra e per la #nuovariformadellaterra chiama tutti i cittadini all’alleanza e all’unità perché #siamocomunquetuttiagricoltori in difesa delle nostre terre
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