I Direttori generali dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza, Dott. Massimo Barresi, dell’Azienda Sanitaria di Potenza, Dott. Lorenzo Bochicchio, dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Dott. Joseph Polimeni (che ha delegato il Direttore Amministrativo, Dottor Raffaele Giordano), e dell’ IRCCS CROB di Rionero, Dott. Giovanni Battista Bochicchio, hanno sottoscritto oggi al San Carlo di Potenza due Protocolli d’intesa interaziendali finalizzati alla gestione integrata dei tempi di attesa delle prestazioni ospedaliere e di quelle specialistiche e ambulatoriali e al contenimento della mobilità passiva fuori regione.
« Una collaborazione intensa e proficua tra tutti gli attori del sistema salute regionale lucano che – hanno sottolineato i quattro Direttori generali – ha portato per la prima volta alla stesura in meno di un mese di due importanti accordi interaziendali finalizzati al tempestivo recepimento del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa per il triennio 2019-2021, approvato a metà febbraio, e in linea con gli “Obiettivi di salute e di programmazione sanitaria regionale 2018-2020″».
Il primo accordo interaziendale definisce il programma di interventi da attivare per garantire il raggiungimento degli obiettivi individuati, che possono riassumersi nel Governo della domanda delle prestazioni; nel potenziamento dell’offerta di prestazioni; nell’Informazione ai cittadini e nel monitoraggio delle attività e verifica dei risultati. Tra i primi interventi, la costituzione, entro il 30 aprile di una task force interaziendale per il governo delle liste d’attesa, deputata al monitoraggio sistematico delle azioni intraprese dalle Aziende e dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti.
Il secondo accordo interaziendale tende a contenere la mobilità sanitaria ospedaliera passiva, punto nevralgico del sistema sanitario regionale, attraverso un miglioramento continuo della qualità delle cure e un aggiornamento delle tecnologie sanitarie al loro servizio; un’attenta comunicazione alla popolazione che recuperi o rinsaldi il rapporto fiduciario con le strutture di cura regionali; una maggiore tempestività nell’accogliere e soddisfare il bisogno di salute espresso dai cittadini che significa adottare specifici programmi di ampliamento dell’offerta utilizzando tutti gli strumenti contrattualmente previsti; la fidelizzazione di tutti gli attori del sistema salute regionale, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, i professionisti che operano nelle strutture ospedaliere per meglio indirizzare la richiesta di prestazioni dei cittadini secondo criteri di appropriatezza organizzativa e di appropriatezza clinica ossia prestazioni di alta complessità verso le strutture regionali dotate delle tecnologie e professionalità adeguate; l’attuazione di politiche assunzionali tese ad attrarre professionalità di riconosciuta expertise.
Accordo interaziendale – Protocollo operativo per il governo delle liste di attesa delle prestazioni ospedaliere e delle prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali siglato da Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza, rappresentata dal Direttore Generale Dott. Massimo Barresi, Azienda Sanitaria Locale di Potenza, rappresentata dal Direttore Generale, Dott. Lorenzo Bochicchio, Azienda Sanitaria Locale di Matera, rappresentata dal Direttore Generale, Dott. Joseph Polimeni, e IRCCS CROB di Rionero, rappresentato dal Direttore Generale, Dott. Giovanni Battista Bochicchio
Finalità e oggetto dell’accordo – Con l’accordo, predisposto in rapporto alle direttive nazionali e regionali in materia di liste di attesa, si definiscono le azioni che Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza (A.O.R.), l’IRCCS CROB di Rionero in Vulture, l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP) e l’Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM) mettono in campo per la gestione integrata delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali e delle prestazioni di ricovero ospedaliero.
La problematica dei tempi di attesa può essere affrontata solo attraverso un approccio sistemico, individuando le azioni per raggiungere gli obiettivi individuati:
Governo della domanda – Deve essere attuato attraverso percorsi di miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva e la gestione delle prenotazioni per classi di priorità.
Si tratta di avviare e consolidare un vero e proprio cambiamento culturale che deve interessare tutte le componenti coinvolte nel sistema, dai pazienti ai medici prescrittori, dagli specialisti a tutte le strutture erogatrici, con l’obiettivo prioritario di garantire la riduzione della domanda inappropriata di prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali.
Tra le azioni prioritarie: la divulgazione del manuale delle classi di priorità, l’attivazione di sistemi telematici per la disdetta delle prestazioni prenotate dai cittadini, la predisposizione, condivisione ed implementazione dei PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali) di cardiologia, oncologia e di diagnostica per immagine tra specialisti ospedalieri, specialisti ambulatoriali territoriali e distrettuali e specialisti convenzionati interni.
Potenziamento dell’offerta – L’AOR San Carlo, l’IRCCS CROB, l’ASP e l’ASM si impegnano anche a potenziare l’offerta per le prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali afferenti alle branche specialistiche di cardiologia, oncologia e di diagnostica per immagine secondo le classi di priorità e per le altre prestazioni nel rispetto dei tempi fissati.
Informazione e servizi agli utenti – Le Aziende devono garantire l’informazione ai cittadini promuovendo le attività attraverso il numero verde, siti web aziendali aggiornati, incontri informativi con gli stakeholder, indagini di customer satisfacion. Inoltre devono garantire la gestione trasparente e la totale visibilità delle Agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, nonché quelle dell’attività istituzionale e della libera professione intramoenia, da parte dei sistemi informativi aziendali.
Monitoraggio delle attività e verifica dei risultati – Le Aziende si impegnano a monitorare tempi e appropriatezza delle prestazioni di ricovero e ambulatoriali.
Accordo interaziendale per il contenimento della mobilità passiva fuori regione
Il problema della mobilità sanitaria ospedaliera passiva (prestazioni rese a cittadini della Regione Basilicata da strutture ospedaliere di altre regioni) è ancora un punto nevralgico dell’intero sistema sanitario regionale.
Per un approccio sistemico e unitario al problema le Aziende del SSR hanno predisposto un progetto di contenimento della mobilità passiva fuori regione in linea con gli obiettivi di mandato e gli “Obiettivi di salute e di programmazione sanitaria per le Direzioni Generali delle aziende ASP, ASM e AOR San Carlo di Potenza e dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture – anni 2018-2020”.
Analisi dei dati – Nel 2017 il tasso di ospedalizzazione realizzato in mobilità passiva si è attestato nei due ambiti provinciali di Potenza e Matera sui 35 ricoveri ogni mille abitanti. Tre gli ambiti critici in cui si concentra il fenomeno migratorio: ”Malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico”, “Malattie dell’apparato cardiocircolatorio”, “Malattie del sistema nervoso” il cui numero di ricoveri è più del 52% della casistica complessiva ordinata per valore economico.
Nella scelta sanitaria prevale il carattere geografico: la popolazione del bacino provinciale di Matera per più del 50% (51,85%) usufruisce degli ospedali della vicina Puglia mentre quella di Potenza è più distribuita sul territorio nazionale con maggiori volumi in Puglia e Campania.
Azioni strategiche – Per contenere la mobilità passiva si prevede:
1. Coinvolgimento dei medici di medici generale e pediatri di libera scelta;
2. Contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche ospedaliere e strumentali ambulatoriali;
3. Potenziamento delle prestazioni di ricovero;
4. Attuazione di politiche assunzionali che mirino alla qualità e alla appropriatezza delle figure professionali da reclutare;
5. Comunicazione ai cittadini.
Ruolo della Medicina del territorio – Il medico di medicina generale ha un ruolo determinante nel governo della mobilità passiva perché è il principale punto di contatto tra il cittadino e il Sistema Sanitario Regionale.
Le Aziende ASP ed ASM si impegnano non solo ad informare correttamente i medici di medicina generale sulle potenzialità di offerta sanitaria nel territorio di appartenenza ma anche a coinvolgerli in termini di responsabilità, per orientare i pazienti al consumo di prestazioni specialistiche più appropriato.
È necessario innanzitutto favorire e diffondere in maniera pervasiva la conoscenza delle prestazioni che possono essere eseguite negli ospedali regionali. Di qui la necessità di predisporre un elenco dettagliato delle strutture ospedaliere regionali e delle prestazioni da queste eseguite, con particolare attenzione a quelle per le quali si registra una più alta mobilità passiva.
Potenziamento delle attività di ricovero – Il potenziamento quali – quantitativo dell’offerta di prestazioni di ricovero deve soddisfare la domanda che proviene dell’intero territorio regionale, che è rilevante se si considerano le liste di attesa per alcuni interventi chirurgici. Liste di attesa imputabili ai volumi di offerta prestazioni chirurgiche insufficienti a garantire il soddisfacimento della domanda dei cittadini lucani. Una carenza da imputare prevalentemente alla cronica carenza di dirigenti medici delle discipline coinvolte (anestesisti, ortopedici, cardiochirurghi etc.), determinata dall’impossibilità di reperire tali professionalità attraverso le ordinarie procedure concorsuali, tanto da impedire di fatto il pieno utilizzo delle sale operatorie. Pertanto andranno individuate risorse aggiuntive.
Piano di informazione e comunicazione – Alla base della mobilità passiva, vi è spesso una scarsa informazione delle prestazioni erogate in regione. Le Aziende si impegnano a sviluppare strategie di promozione dell’offerta di prestazioni da parte delle proprie strutture, con riferimento soprattutto a quelle dove si registrano maggiori livelli di fuga, per aumentarne l’attrattività verso l’utenza e accorciarne sempre più le distanze.
Risultati attesi – Le aziende si prefiggono di potenziare le attività chirurgiche per prestazioni di ricovero di medio- alta complessità per contenere la mobilità passiva fuori regione.
Monitoraggio e rendicontazione – Le aziende si impegnano a predisporre semestralmente apposita relazione riportante le attività svolte, i risultati raggiunti, eventuali criticità riscontrate nell’attuazione del presente piano e le eventuali azioni correttive.