“Una maggiore integrazione tra i vari anelli della filiera agroalimentare è di fondamentale importanza per migliorare la competitività dei produttori agricoli e andare, di conseguenza, a dare risposte in termini di redditività per gli agricoltori. Accogliamo quindi con favore i nuovi fondi stanziati per i contratti di filiera e di distretto, che permettono di fare sistema e puntare con decisione verso l’aggregazione”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo il via libera della Cabina di Regia del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 all’aumento di 100 milioni di euro a favore dei contratti di filiera e di distretto gestiti dal Mipaaft all’interno del Piano operativo agricoltura.
“Dobbiamo continuare a lavorare per rivedere e riammodernare la fragile architettura della filiera agroalimentare, che attualmente è troppo frammentata e dilatata e presenta numerosi limiti e asimmetrie reddituali, con remunerazioni che troppo spesso vanno a penalizzare gli anelli deboli della catena di distribuzione del valore, ovvero i produttori agricoli”, continua il presidente della Copagri, ricordando che “grazie ai contratti di filiera e di distretto le imprese hanno la possibilità di programmare dei percorsi di crescita comuni, con conseguenti concreti benefici a cascata per tutti gli operatori del primario”.
“Le spese ammissibili, infatti, vanno dagli investimenti per la produzione primaria, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, alla promozione e la pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, e alla ricerca e sperimentazione”, ricorda Verrascina.
“I contratti di filiera, in particolare, oltre a favorire processi di riorganizzazione e a migliorare la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera, permettono di creare e di spuntare migliori condizioni di mercato, con positive ricadute sull’intera produzione primaria in una logica di sistema”, aggiunge il presidente della Copagri, ribadendo che “fare squadra è fondamentale per vincere le numerose sfide che il mercato globale ci pone e per essere competitivi a livello internazionale”.