Nicola Locuratolo, in una nota inviata alla nostra redazione, esprime alcune riflessioni sulle scelte dei governi precedenti e di quello attuale che continuano a penalizzare lo sviluppo infrastrutturale del Sud. Di seguito la nota integrale.
La congiura contro il Sud-Italia, ovvero il mantenere, come valore culturale, la mancanza delle infrastrutture ferroviarie nel Centro-Sud dell’Italia, ultima riserva antropologica nella culla della civiltà mediterranea.
Siamo all’ultimo atto, oggi,nel 2019, nel pieno della “guerra alla TAV” e, nel pieno della “guerra alla TAP”, anche Trump, per la salvaguardia dell’egemonia statunitense nel contesto geo-politico mondiale, fa monito all’Italia acchè non si apra alla “via della seta”.
Oggi abbiamo, povero Sud, tutti contro, dall’America al M5S (Movimento 5 Stelle), sono tutti uniti nell’ostacolare questa infrastruttura che, partendo dal Nord-Europa, con il traforo del San Gottardo giunge in Italia, sotto-passando la Svizzera con un tunnel di ben 52 (cinquantadue chilometri), e giunge a Melzo( in prossimità di Milano) e potrebbe lanciarsi sulla linea costiera adriatica per incrementare lo sviluppo delle attività portuali da Ravenna ad Augusta (in Sicilia) passando da Matera, Capitale “cenerentola” della Cultura 2019, ancora senza treno.
Fa specie guardare la cartina del Mediterraneo con due rotte nautiche, una da Suez che va a Nord, nel Tirreno e punta Genova ed una che va al Nord, nell’Adriatico e punta a Trieste e lascia, “integro” e “quasi vergine”, il molo d’attracco naturale dell’Italia meridionale, Taranto e con la sua area inter-portuale nella piana di Pisticci.
E’ un’occasione unica che si profila ora per questa città e per il suo territorio!
Il trasformare il treno più lungo d’Italia, il Milano – Reggio Calabria lungo l’Adriatica, nel treno di “Alta Capacità” Milano-Palermo (via Matera) è una occasione unica e straordinaria per superare il gap infrastrutturale che ci penalizza fin dall’unità d’Italia, fin dal 1860!
Ora, oggi, di fronte all’immobilismo congelato di questo territorio della ValBasento ed, a fronte dei diversi fattori che premono localisticamente: 1°) Matera Capitale Europea “cenerentola” della Cultura 2019 SENZA Ferrovia dello Stato;
2°) la presenza nella piana di Pisticci-Ferrandina dell’Area Interportuale del Porto di Taranto;
3°) la “rivitalizzazione” della Pista Mattei a giocare il ruolo di Aeroporto di Lucania per gestire i flussi turistici, è verso Matera,è verso l’intera costa ionica, ma anche per l’agro-alimentare di eccellenza della nostra agricoltura;
4°) la richiesta della vasta comunità dell’Alta Murgia pugliese che chiede con forza il collegamento ferroviario con Matera, lungo la direttrice per Foggia, già esistente e sicura e libera per il necessario ammodernamento, ci si chiede ancora il perché di tale perdurante immobilismo???
Qual potrà essere lo sviluppo futuro di tutta questa penisola???