“Il personale Asm è indignato perchè si sente derubato”. Questo lo slogan scelto per lo striscione che ha guidato in mattinata la manifestazione promossa presso la sede Asm di via Montescaglioso a Matera dalla Fials Matera in collaborazione con Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e FSi-Usae. Una manifestazione che ha fatto registrare una grande partecipazione dei lavoratori Asm con oltre trecento presenze.
Con questo sit-in di protesta i lavoratori della Asm manifestano il proprio dissenso verso le ultime delibere emesse dalla direzione generale Asm, che prevedono oltre al blocco delle progressioni orizzontali riferite alle annualità 2010 e 2016, anche la possibilità di recupero delle somme.
Fials Matera ricorda che si è giunti a questa situazione perché nel maggio 2018 una Ispezione del Ministero Economie e Finanze avrebbe sollevato alcuni dubbi sulla procedura che ha portato alla erogazione delle spettanze. Ricordiamo inoltre che i lavoratori non hanno colpe, nè responsabilità nella vicenda, avendo partecipato ad un bando redatto dalla Asm ed essendo stati giudicati meritevoli da apposita commissione. Nulla quindi è stato sottratto all’Asm perché si tratta di soldi che appartengono sempre ai lavoratori.
Con la manifestazione i rappresentanti sindacali chiedono alla Asm di revocare le delibere e di aprire un tavolo di confronto affinché si possa trovare una soluzione che non metta le mani nelle tasche dei dipendenti.
Michele Capolupo
Sit-in di protesta di lavoratori e sindacati Sanità lucana davanti alla sede Asm di via Montescaglioso a Matera, intervento di Fials Matera
Più di trecento dipendenti dell’Asm stamattina hanno presidiato l’ingresso degli uffici a via Montescaglioso dell’Azienda sanitaria materana per contestare la decisione unilaterale dell’azienda di annullare gli accordi sindacali del 2010 e del 2016 e di pretendere la restituzione delle somme versate per le progressioni orizzontali. Una manifestazione compatta e unitaria, che ha visto sventolare le bandiere di tutte le sigle del comparto e poi striscioni, cartelli, trombette acustiche per far sentire ai piani alti tutta la rabbia dei lavoratori beffati.
“La rigidità dell’azienda – spiega il segretario provinciale della Fials di Matera, Giovanni Sciannarella – è incomprensibile. Dopo gli spiragli aperti nella fase del commissario Montagano, ora ci troviamo davanti a un muro di gomma. La nuova direzione strategica ha una visione molto particolare e inaccettabile della contrattazione decentrata: dopo l’ultimo contratto nazionale si è seduta al tavolo presentando la sua proposta e pretende che noi l’accettiamo a scatola chiusa, mentre si rifiuta anche solo di confrontarsi con le nostre controproposte. Quanto alla pretesa restituzione non possiamo accettarla: erano fondi destinati ai lavoratori, abbiamo concordato di destinarli a un istituto contrattuale (le fasce) piuttosto che a un altro (la produttività) e ora se ne vengono e vorrebbero cancellare con un tratto di penna due accordi. E quindi la vertenza andrà avanti finché non saranno ristabiliti i diritti dei lavoratori”.
Alle origini della decisione dell’Asm un’ispezione del MEF della scorsa primavera. Gli ispettori hanno contestato l’accordo che prevedeva lo spostamento di fondi (634mila euro nel 2010, 200mila nel 2016) dalla produttività alle fasce orizzontali. La nuova direzione strategica prima ha bloccato le progressioni economiche, con la delibera 89/2019, e ora ha avviato le procedure per la restituzione dei fondi da parte dei lavoratori. Questa tematica riguarda anche i dipendenti del 118 transitati dal 2017 all’Asm.
“Come sempre – conclude Luciana Bellitti, segretaria regionale della Fials – si pretende di far pagare ai lavoratori quelli che, secondo la stessa Asm, sarebbero errori del suo vecchio management. A questo punto chiediamo che la giunta regionale, che da sempre sceglie i vertici aziendali, si assuma le sue responsabilità e intervenga non solo a tutelare i diritti acquisiti dei dipendenti ma anche a sostenere il ristabilimento di un sano e costruttivo clima di relazioni sindacali, rovinato dall’ostinazione aziendale a rifiutare ogni confronto”.
Sit-in di protesta di lavoratori e sindacati Sanità lucana davanti alla sede Asm di via Montescaglioso a Matera, intervento di Giulia Adduce, Fp Cgil, Leonardo Damico per Cisl Fp e Franco Coppola per Uilp Uil
Il sit-in organizzalo in data odierna dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative presenti all’ASN/L sulla nota questione dell’annullamento di due progressioni di carriera che negli anni 2010 e 2016 hanno interessalo il personale del comparto, ha registrato un grado di partecipazione straordinario non riscontrabile da anni.
Infatti* i lavoratori insieme alle ()O.SS.. ancora stentano a credere e a trovare una spiegazione logica circa I •accanimento e la tempistica utilizzata dalla Direzione nel] -annullare gli atti in questione.
Il tutto nasce da una verifica degli organi ispettivi del MEF riscontrante semplicelllente, un trasferimento da un istituto contrattuale ad un altro di risorse proprie dei lavoratori non diversamente utilizzabili.
Quindi, nessun danno erariale. atteso che sono stati comunque rispettati tutti i limiti previsti da contratto e dalle altre disposizioni anche legislative a proposito vigenti. Anzi. da una verifica fatta dai Sindacati, si è potuto verificare che a credito, in questa incresciosa situazione. sono proprio i lavoratori che inopinatamente non si sono visti riconoscere risorse anche ingenti. a loro spettanti e a cui bisogna prioritariamente e urgentemente riparare.
Alla luce di quanto innanzi, la Direzione ASM invece, con una tempestività incomprensibile, ha adottato atti tesi ad annullare le progressioni attribuite. incurante dei riflessi e delle conseguenze sugli equilibri già precario di una organizzazione dei servizi penalizzata da una grave carenza di personale al quale, sovente. non viene riconosciuta neanche la retri buzione dovuta.
Una Direzione non si trincera dietro interpretazioni automatiche e semplicistiche, ma trova le soluzioni tese a creare il necessario clima di benessere organizzativo, in special modo quando le stesse sono sicuramente praticabili.
Ciò deve far riflettere anche la politica e le istituzioni di competenza, sulla individuazione dei cosiddetti manager e sulla necessità di far rifèrimento esclusivamente a criteri correlati a capacità gestionali e professionali
CGIL-CISL e UIL. insieme ai lavoratori, dopo la giornata odierna, hanno già in cantiere tutta una serie di altre iniziative che sicuramente avranno sbocco finale nella proclamazione di uno sciopero generale del comparto sanità del Materano. ln più hanno congiuntamente interessato i loro uffici legali e le rispettive Segreterie regionali e nazionali affinchè i diritti dei lavoratori e delle OO.SS., siano tutelati presso tutti gli organi competenti di ogni ordine e grado.
La fotogallery della manifestazione di protesta davanti alla sede Asm di via Montescaglioso a Matera (foto www.SassiLive.it)