Sono 573.970 gli elettori che domenica prossima, 24 marzo, voteranno in Basilicata – in 681 sezioni, dalle ore 7 alle 23 – per eleggere il presidente della Regione e i 20 componenti del consiglio regionale. E’ quanto emerge dai dati forniti dalle prefetture di Potenza e Matera. Il comune della provincia di Potenza dove vi sono meno elettori è San Paolo Albanese con 310 cittadini mentre in provincia di Matera il comune con meno elettori è Cirigliano con 387 cittadini.
Come si vota
Sul proprio canale YouTube, la Regione Basilicata ha pubblicato un video per spiegare agli elettori come votare per l’elezione del presidente e per il rinnovo del Consiglio regionale. I cittadini dovranno presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e con la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita potrà richiederla all’ufficio elettorale del Comune di residenza. Si può votare per il candidato presidente tracciando una croce sul suo nome, e in questo caso il voto non si estende a nessuna lista, altrimenti si può scegliere un candidato presidente e una delle liste a lui collegate, oppure si può sbarrare solo la lista estendendo il voto anche al candidato collegato. Non è ammesso il voto disgiunto, ossia votare un candidato e una lista diversa da quelle a cui è collegato. Per i candidati consiglieri, invece, si possono esprimere fino a due preferenze ma i prescelti devono essere di sesso diverso e della stessa lista. Diventa presidente chi ottiene il maggior numero di voti.
Il sistema elettorale
Il 24 marzo si voterà con un nuovo sistema elettorale, la cui modifica è stata approvata a metà agosto. Si tratta sostanzialmente di un sistema di voto proporzionale con la soglia di sbarramento al 3%. Tra le novità c’è l’introduzione della parità di genere – ogni lista non può avere oltre il 60% di candidati dello stesso sesso – l’abolizione del listino e del voto disgiunto. Come nel Rosatellum, votando un consigliere la preferenza andrà automaticamente anche al candidato presidente collegato. Non è previsto il ballottaggio e il premio di maggioranza sarà progressivo fino a un massimo di 14 consiglieri.
Chi sono i candidati
Gli aspiranti presidenti della Regione Basilicata sono 4 per un totale di 14 liste. Il centrosinistra sostiene Carlo Trerotola, farmacista di Potenza, scelto per preservare l’unità della coalizione dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex governatore Pittella. A Trerotola sono collegate 7 liste: Lista del presidente Trerotola, Basilicata Prima, Verdi, Partito socialista italiano, Progressisti Basilicata, Partito Democratico e Avanti Basilicata. Sul suo sito il medico dice di amare il suo lavoro e considerare “i cittadini come miei pazienti, perché credo fortemente che l’umanità sia un grande valore di riferimento” e tra i punti del suo programma ci sono politiche per favorire l’occupazione, contrasto alla povertà e sostegno alla green economy.
Il centrodestra, invece, candida Vito Bardi, generale 67enne della Guardia di Finanza, sostenuto da 5 liste: Lega, Idea per un’altra Basilicata, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Basilicata positiva. Su Facebook Bardi promuove “più sviluppo, più lavoro”, promettendo un piano di defiscalizzazione per le imprese che assumono, agevolazioni e incentivi per startup e imprese innovative e un fondo reinserimento lavorativo per chi è rimasto senza lavoro a causa della crisi.
Con il Movimento 5 stelle si presenta Antonio Mattia, 47enne laureato in giurisprudenza, che sulla piattaforma Rousseau è stato scelto con 322 voti. Sul suo profilo Facebook si legge: “Il futuro è a due passi. Legalità, competenza, sviluppo e benessere”.
Infine, la sinistra alternativa riunita nella lista Basilicata Possibile si presenta con Valerio Tramutoli, docente universitario di Fisica, che ha definito il suo gruppo “civico, ambientalista, ispirato ai valori antifascisti della Costituzione” e ha indicato nella rivoluzione tecnologica uno dei traguardi da raggiungere. Tra i primi tre “passi” indicati per creare la “Basilicata che vogliamo” ci sono l’impegno per renderla a emissioni zero, carbon free e fortemente interconnessa.
Le agevolazioni di viaggio e per categorie di elettori
Per coloro che non potranno recarsi al seggio elettorale perché affetti da gravi infermità o impossibilitati fisicamente a poter uscire dalla propria casa, è previsto il voto a domicilio. La domanda, corredata da un certificato medico della Asl e dalla copia della tessera elettorale, doveva essere inviata entro il 4 marzo al comune di residenza. Alcune agevolazioni sono state poi concordate con Trenitalia per facilitare il ritorno degli elettori che vivono momentaneamente fuori dalla Regione. I biglietti, con una riduzione del 70% per le Frecce e per gli Intercity e del 60% per i regionali, possono essere acquistati all’andata con partenza dal 15 marzo, mentre al ritorno il viaggio dovrà essere effettuato entro il 3 aprile.