La Pasqua arriva in anticipo nei Sassi di Matera con la performing art condivisa della Passione di Cristo tra i Sassi di Matera. Europassione per l’Italia non poteva scegliere un luogo migliore per rappresentare le scene più significative legate alle ultime ore di Gesù, pronto a farsi crocifiggere per poi risorgere dopo tre giorni. Nessun effetto speciale per un evento che di grande suggestione. Personaggi, interpreti, costumi, scenografia, attrezzeria, regia e organizzazione sono scelti tra le comunità italiane ed europee del Teatro della Passione. Un lavoro encomiabile reso possibile grazie al responsabile tecnico-scientifico del percorso “Prospettiva Unesco”, Patrizia Nardi, al presidente Europassione per l’Italia, Flavio Sialino, al curatore della sceneggiatura Claudio Bernardi, al responsabile regionale dell’IRC per la Basilicata, Nicola Incampo e al responsabile regionale dell’IRC per la Lombardia e la diocesi di Milano, Don Gian Battista Rota.
ell’anno di Matera capitale europea della cultura l’evento “La Passione, i Sassi” ha scelto proprio la location di cui si innamorò Pier Paolo Pasolini per girare il film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini e il set a cielo aperto scelto da Mel Gibson per The Passion of Christ.
La Passione di Cristo è concepita come un evento itinerante e si è sviluppata attraverso le stazioni localizzate nei punti più suggestivi dei Rioni Sassi di Matera. Una guida-attore ha accompagnato i partecipanti e gli spettatori lungo tutto il percorso facendo da raccordo, commento e narrazione della rappresentazione. La passione è stata ripetuta per 3 volte, una delle qual in lingua inglese. Sono 18 le scene, dall’Ultima Cena fino alla Resurrezione e alla pietra dell’Unzione.
Il percorso, con partenza da piazza del Sedile, ha coinvolto via Muro, via Buozzi, piazza San Pietro caveoso, vico solitario, via Madonna dell’Idris e nei due vicinati antistanti la chiesa della Madonna dell’Idris, dove è stata presentata prima la scena della Crocifissione e nei pressi dell’ingresso della chiesa rupestra la scena della Resurrezione.
L’evento è supportato scientificamente dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia del Mibac.
La partecipazione delle singole associazioni è stata coordinata e affiancata dal lavoro di Patrizia Nardi, Responsabile tecnico-scientifico Progetto Unesco per Europassione per L’italia; Claudio Bernardi, dell’Università Cattolica di Milano; Francesco De Melis, dell’Università La Sapienza di Roma, Cineasta ed etnomusicologo per il Progetto Europassion Matera 2019; Flavio Sialino, Presidente Europassione per L’italia.La regia è curata da Maria Pia Ponzellini, regista ed esperta della comunicazione nell’ambito dei linguaggi espressivi.
L’iniziativa è stata promossa da Europassione per l’Italia, la rete dei 40 sodalizi italiani che operano in quasi tutte le regioni italiane e rientra in un più ampio progetto di carattere culturale e di valorizzazione delle arti e tradizioni del nostro Paese.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con: Europassion, Comune di Matera, Fondazione Matera 2019, MIBAC-ICDe Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, Federculture, ICOMOS, UNPLI, Meraviglia Italiana, Hostelling International, IRC, Conferenza Episcopale della Basilicata, Arcidiocesi di Milano.
Europassione per l’Italia, nata nel 2004, fa parte di Europassion, l’associazione europea che il gruppo italiano ha contribuito a fondare nel 1984 e persegue un progetto di valorizzazione e promozione dell’ambito culturale (performing art, saper fare artigiano) ricreato e trasmesso nel tempo in una delle espressioni più diffuse della cultura della tradizione d’Europa, le Passioni di Cristo, tra le manifestazioni più antiche e significative nel contesto delle forme di teatro religioso conosciuto e importante veicolo di socialità. L’obiettivo è far dialogare le comunità sulla base di un elemento condiviso della loro tradizione e di proporre il patrimonio culturale di cui sono portatrici d’interesse all’attenzione delle istituzioni politiche e culturali di ognuno dei Paesi aderenti, in funzione di un progetto di salvaguardia che garantisca la vitalità e la trasmissione delle secolari performances, fortemente identitarie, alle giovani generazioni.
Michele Capolupo
Una fase della crocissione (SassiLive Tv)
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)