“Il proliferare incontrollato degli impianti eolici in Basilicata sta mettendo seriamente a rischio sia la qualità del paesaggio lucano sia le condizioni di vita di moltissime famiglie, in seguito alla pesante svalutazione dei terreni e degli immobili in tutta la Regione. In questa già grave situazione e nonostante le puntuali denunce dell’Associazione Italia Nostra, il Consiglio regionale uscente ha varato una legge regionale, la n. 4 del 13 marzo 2019, che prevede il raddoppio del quantitativo di energia elettrica prodotta dall’eolico ed ha fissato i requisiti per invocare la tutela estremamente vessatoria per i proprietari di immobili limitrofi ai parchi eolici”, dichiara il senatore del Gruppo Misto Saverio De Bonis.
“Qualsiasi analisi del rapporto costi-benefici – prosegue il senatore De Bonis – dimostra chiaramente che il ricorso indiscriminato alle torri eoliche provoca grossi danni in cambio di risultati molto modesti. Le 10mila torri eoliche già installate soprattutto nel centro-sud producono infatti appena l’1,5% dell’energia necessaria al Paese. Si tratta inoltre di un affare che spesso rischia di coinvolgere interessi che con l’attenzione alle politiche energetiche alternative non hanno nulla a che vedere. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a Nicola Straziuso, il medico di San Chirico Nuovo, in provincia di Potenza, a cui è stata incendiata alcuni giorni fa l’auto dopo che aveva preso posizione contro la costruzione di impianti eolici nei pressi dell’area archeologica di Fontana del Barone”.
“La Legge Regionale sul raddoppio dell’energia prodotta dall’eolico in Basilicata viola apertamente l’art. 9 della Costituzione che tutela il paesaggio e il patrimonio culturale del Paese ma è in generale l’intera politica degli impianti eolici che deve essere ripensata. Ho pertanto rivolto un’interrogazione al Presidente del Consiglio per chiedergli se intenda impugnare quella legge che il nuovo Consiglio regionale della Basilicata dovrebbe comunque sospendere immediatamente perché varata in prorogatio”, conclude il senatore De Bonis.
Apr 03