All’A.O. Regionale San Carlo gli infermieri continuano a svolgere, sistematicamente, mansioni inferiori al proprio profilo professionale. La Fials di Potenza denuncia il continuo demansionamento del personale e chiede ai vertici aziendali di trovare una risoluzione in tempi brevi onde evitare le vie legali.
Il segretario provinciale della Fials, Giuseppe Costanzo, nei giorni scorsi ha scritto due distinte note al Direttore Generale, Massimo Barresi, e alla Direttrice Sanitaria, Angela Pia Bellettieri, per evidenziare le gravi carenze di personale OSS di alcune Unità Operative del San Carlo di Potenza . Gli infermieri si trovano costretti così a erogare prestazioni assistenziali che prevedono, puntualmente, mansioni inferiori al proprio profilo professionale. Gli esempi non sono pochi: assunzione dei pasti, cambio della biancheria, rifacimento letti ed igiene personale, ritiro delle vettovaglie, cambio dei pannoloni, rifacimento dei letti, risposte ai campanelli, mobilizzazione, trasporto in sala operatoria e in area diagnostica e cure ecc.
“Questa situazione – contesta Costanzo – compromette gravemente i livelli essenziali di assistenza e di sicurezza, tenendo in considerazione le molteplici e specifiche attività da svolgere difficilmente gestibili con un numero esiguo di personale infermieristico e soprattutto di OSS”.
Il segretario provinciale della Fials, nelle note inviate in difesa della dignità professionale degli infermieri, richiama la consolidata giurisprudenza che definisce ruoli e compiti del personale: “La carenza organica del personale OSS non può giustificare l’uso improprio di professionalità superiori”.
Inoltre carichi di lavoro eccessivi ed impropri, sono particolarmente stressanti in contesti clinici ad elevata complessità assistenziale, dove le persone malate richiedono una qualificata assistenza Infermieristica.
Esemplificativa è la Geriatria del San Carlo di Potenza: fino ad un anno fa il modello organizzativo prevedeva la presenza degli Oss per tutte le 24 ore, tuttavia a causa delle assenze mai sostituite del personale Oss, ora l’infermiere di notte è costretto a sovraccarichi riguardanti attività esclusive di Oss, ausiliari e Ota. Di recente la situazione si è aggravata per effetto del trasferimento di un altro OSS senza una motivazione”.
Poiché il fenomeno del demansionamento perdura, accertando non la propria eccezionalità bensì la cronicità del “super lavoro” con in gioco la salute dei lavoratori, la Fials richiama i vertici aziendali al proprio dovere di tutela e diritto alla salute degli stessi e invita la Direzione strategica a concordare una soluzione bonaria in quindici giorni, passati i quali l’Ufficio legale del sindacato provvederà a tutelare i diritti dei lavoratori in tutte le sedi.