“Confraternite materane tra Settecento e Ottocento – finalità devozionale e caritative”. Questo il tema del ciclo di conferenze sulle Confraternite cittadine promosse dalla Confraternita “I Pastori della Bruna” nella chiesa del Purgatorio di Matera in preparazione al 26° Cammino di Fraternità delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, fissato per il prossimo mese di giugno a Matera.
Ai lavori, coordinati dal giornalista materano Carlo Abbatino, hanno partecipato Emanuele Calculli, presidente della Confraternita “I Pastori della Bruna”, don Angelo Gallitelli, parroco della Cattedrale di Matera e assistente Spirituale della Confratenita “I pastori della Bruna”, Domenico De Stefano Di Loreto, Confratello dell’Arciconfraternita “Santissimo Rosario” della chiesa San Domenico di Altamura ricostruita al posto dell’antica chiesa di S. Rocco e Rino Bisignano, Confratello della Confraternita San Francesco da Paola di Altamura.
Nell’incontro è stato evidenziato che il relatore del primo incontro su “La Confraternita. Storia e Finalità” tenutasi il 14 aprile 2018 è stato il professore Biagio Napolitano, medico chirurgo di Napoli. Napolitano ha affrontato le problematiche delle Confraternite dalla loro nascita e dalle alterne vicende, che interessarono i loro percorsi, non sempre facili e lineari, evidenziando che, sebbene costrette a modificare nel tempo i propri statuti per motivi politici o religiosi, le confraternite non vennero mai meno agli scopi istituzionali e continuarono ad essere strumento di evangelizzazione, di devozione religiosa e di servizio alla Chiesa e ai fratelli. Napolitano concluse il suo intervento con un riferimento all’esortazione apostolica “Gaudete ed exsultate” di Papa Francesco con la quale il Pontefice conferma che la Santità non è una prerogativa solo dei membri del clero, dei religiosi e delle religiose, ma di tutti. Non necessitano atti eroici per essere canonizzati, ma basta vivere la propria giornata, il proprio tempo in modo semplice, impegnandoci nel proprio lavoro con competenza ed umiltà, amando di cuore Dio e il prossimo.
Il secondo incontro sul tema “La Fratellanza della Bruna – Storia e Finalità” è stato tenuto sempre nella chiesa del Purgatorio di Matera da Emanuele Calculli che, dopo un sintetico excursus storico delle Confraternite dall’epoca greco-romana ad oggi compreso i riferimenti al Concilio Vaticano II, illustrò ai presenti, con la sua relazione molto esaustiva, la nascita della “Fratellanza di Santa Maria della Bruna o Congregazione dei Pastori della Bruna aggregata alla Cappella della Bruna”. Tra le finalità della Congregazione c’è stata la creazione di una masseria di pecore nella quale era conservato il Quadro con l’effigie della Madonna della bruna, che, all’alba del 2 luglio, dà inizio alla festa in onore della Santa Patrona di Matera con la “Processione dei Pastori”. Questa è la storia di un’antica confraternita costituitasi nel 1698 e riportata alla luce attraverso una ricerca certosina, data la scarsa documentazione.
Il professore Calculli ha disquisito egregiamente sulla Confraternita della Bruna informando sulle Confraternite esistenti nella città di Matera tra il ‘700 e il ‘800 e mettendo in evidenza le finalità principali della propria azione: la pietà popolare, di cui esse sono depositarie, quella che Papa Francesco definisce “forza evangelizzatrice” e la carità verso gli altri, particolarmente di chi si trova in difficoltà.
Michele Capolupo