Movimento 5 Stelle Pisticci risponde alle dichiarazioni di Caramuscio (Italia in Comune). Di seguito la nota integrale del Movimento 5 Stelle e la nota già pubblicata di Caramuscio per Italia in Comune.
Siamo molto sorpresi delle esternazioni del rappresentante di Italia in Comune, Rocco Salvatore Caramuscio.
Se dovessimo chiedere ai Pisticcesi cosa ne pensano di Italia in Comune di Pisticci-Lista dei Cittadini, probabilmente non saprebbero cosa rispondere. Dopo l’apertura in pompa magna della sede a Tinchi, non sono pervenute notizie circa ulteriori attività per il nostro territorio, ma solo lectio magistralis su come si amministra un territorio, comodamente seduto sul divano di casa.
Caramuscio dovrebbe sapere che, anche lui, insieme al suo delfino (Maestro) Mastronardi (o è tutto il contrario? – ma alla fine il problema lo hanno risolto: uno è il referente di Lista dei Cittadini e l’altro di Italia in comune), per un periodo se pur breve ha amministrato. E durante il periodo in cui lui ha amministrato, il problema della pista ciclopedonale era quasi agli albori. Ci chiediamo: perché quando lui ha amministrato non si è degnato di considerare il problema? Eppure da quanto scrive si capisce che l’argomento lo conosce bene!
Ma tant’è, lui dirà che quando ha amministrato lui con l’allora Sindaco Leone, lo ha fatto per il solo bene della Comunità pisticcese… ci ha fatto un favore. Infatti ha iniziato e poi, a metà dell’opera, ha capito bene che stare all’opposizione fa sempre più comodo: la colpa è sempre degli altri. E quindi è ritornato nel suo habitat più comodo, tradendo per ben due volte chi lo aveva votato: una prima volta perché ha amministrato con un rivale politico; una seconda volta perché è ritornato sui suoi passi.
Capite allora dove la confusione regna sovrana?
E ancora: lo stesso Caramuscio prima appoggia l’ex Sindaco Vito Di Trani alle comunali e poi, quando dovrebbe continuare su questa linea, cambia tiro ed appoggia Miolla alle regionali. A proposito, suggeriamo all’avvocato Miolla di capire con chi si sta alleando (basta andare a vedere il numero di voti che Italia in Comune/Lista dei Cittadini è stata capace di catalizzare nella sezione numero 9).
Caramuscio si chiede perché non è stato coinvolto “almeno un urbanista” nella realizzazione della pista ciclabile di Marconia. Gli rispondiamo: il signor Caramuscio l’urbanista lo aveva quando stava analizzando il Regolamento urbanistico di Pisticci, nel periodo in cui amministrava questo Comune. Ed era una persona conosciuta ed esperta. Perché è stato congedato? Forse perché non rispondeva alle richieste degli amministratori del tempo? Allora l’urbanista non serviva e invece serve adesso, quando la pista è ormai completata e a questa amministrazione resta l’incombenza di collaudarla.
Caramuscio è preoccupato per le conseguenze gravi per le tante attività che insistono sul lato destro di viale Ontario tra le due rotatorie. Gli rispondiamo che stia tranquillo perché nessuno sarà toccato. Siamo certi, invece, di aver fatto cosa buona, avendo evitato il passaggio della pista da Via Padova. Non sa Caramuscio che quella strada è frequentatissima, sono presenti attività commerciali ed è sede di un terminal bus? Probabilmente non lo sa e forse un attento urbanista lo saprebbe…
Stessa cosa dicasi per via Togliatti: siamo certi che creeremo qualche disservizio ai cittadini che abitano lungo via Benedetto Croce, ma allo stesso tempo riteniamo che sarebbe stato non sicuro far attraversare in via Togliatti la pista ciclabile in mezzo ad una strada con un forte traffico veicolare (ci risulta che via Togliatti sia un’arteria principale di Marconia, ma forse l’urbanista suggerito da Caramuscio potrebbe delucidarci meglio!).
Caramuscio si preoccupi di raccogliere consensi in altro modo; sappiamo che sa scrivere articoli, ma gli chiediamo di dargli un contenuto un po’ più serio ed importante. E vogliamo rassicurarlo di stare tranquillo, perché fra quasi 2 anni avrà modo di proporsi ulteriormente alla guida del nostro bel Comune. Nel frattempo, suo malgrado, noi amministreremo fino a scadenza del mandato e continueremo a lavorare per il bene della cittadinanza e del nostro territorio.
Italia in Comune: “Gli errori per la pista ciclabile di Marconia confermano la confusione dell’Amministrazione Comunale di Pisticci”
Rocco Caramuscio, esponente di Italia in Comune Sezione di Pisticci, in una nota sottolinea il fallimento dell’Amministrazione Comunale di Pisticci per la pista ciclabile di Marconia.
Se dovessimo chiedere ai pisticcesi quale opera rappresenti meglio la confusione che regna nella mente degli amministratori, molti indicherebbero la pista ciclabile di Marconia.
In quasi vent’anni, tra ritardi, citazioni in giudizio e varianti, tradisce ormai gli obiettivi del bando originale riferito alla mobilità lavorativa, scolastica e turistica, per dare riscontro molto probabilmente, alle rivendicazioni di singoli privati e all’attuale Amministrazione che ancora una volta tenta di fare e fa male.
Dopo le critiche piovute addosso all’esecutivo in merito ai pericolosi attraversamenti che il percorso realizzato presenta su Viale Ontario e Via Quattro Caselli, ora con Delibera di Giunta del 04/05/2019 verbale n° 59,si approva una nuova variante che sostituisce i tratti di Via Padova e via Togliatti con quelli da realizzare su Viale Ontario e Via Benedetto Croce.
E pensare che il percorso che si vuole modificare è già di per sé una variante. Infatti il passaggio su Via Padova era stato autorizzato nel 2014 dalla Regione e nel 2016 fu approvata la variante urbanistica dopo aver respinto le varie osservazioni agli espropri fatte da singoli privati.
Se mai dovesse passare, le conseguenze sarebbero gravi soprattutto per le tante attività che insistono sul lato destro di viale Ontario tra le due rotatorie.
Infatti è questo il tratto di strada interessato dai lavori che toglierebbe la possibilità di parcheggiare le auto sottraendo di fatto clienti ai vari negozi.
E non solo. Anche l’utilizzo di Via Benedetto Croce al posto di Via Togliatti, comporterebbe disagi per le famiglie residenti in quella zona. La strada è già di per sé molto stretta e, a meno che non la si voglia far diventare a senso unico, decisione che arrecherebbe ulteriori disagi, non si comprende come possa essere realizzata senza peggiorare la mobilità sia pedonale che con i mezzi.
Ma prima di dare sfogo alla propria immaginazione, non sarebbe bene coinvolgere i cittadini interessati e almeno un urbanista?
Come sempre la pezza con cui si tenta di rammendare, è più piccola del buco.