È stata una lieta sorpresa per tutti i presenti, genitori, rappresentati delle associazioni, delle istituzioni e del clero, che hanno partecipato ieri a San Martino D’Agri alla Marcia d’Amore per la Cultura essere accompagnati dai giovani allievi della scuola che, per l’occasione, si sono trasformati in esperte Guide Emozionali.
Ma ancora più emozionante è stato incontrare Giulia, una bellissima bambina di un anno, bella e sorridente come il sole, con un sorriso ricolmo di felicità da accarezzare il cuore, avvolta in una copertina rosa e stretta nel caldo abbraccio materno: un vero inno alla vita, Giulia, la partecipante più piccola a cui la Marcia è stata dedicata.
Una Marcia che non poteva iniziare meglio e che ha attraversato piazze e vie dopo i saluti del Sindaco, Amedeo Ranucci, della consigliera comunale, Emanuela Barletta, della Prof.ssa Silvana D’Alessio, del Parroco e di Tomangelo Cappelli, coordinatore regionale della Marcia per la Cultura che ha invitato a guardare il patrimonio culturale con gli occhi del Cuore per fare, attraverso l’Arte, della Vita un’Opera d’Arte, nominando simbolicamente S. Martino d’Agri Capitale ‘a Regola d’Arte’ per il Convento affrescato ed in onore di Vincenzo Marinelli e di Teresa De Pierro.
I giovani ciceroni, con grande proprietà di linguaggio, grazie all’impegno continuo delle insegnanti coordinate sapientemente dal dirigente scolastico Rocco Garramone, hanno tenuto desta l’attenzione degli astanti facendo rivivere l’appassionante vita degli artisti a cui San Martino D’Agri ha dato i natali: la poetessa Teresina De Pierro e il pittore Vincenzo Marinelli.
E proprio nella piazzetta antistante al palazzo sede della Fondazione Marinelli dove è possibile ammirare alcune delle opere più significative del maestro, gli allievi si sono esibiti in ex tempore, dipingendo con pennelli, dita e colori emozioni e sentimenti, dando sfogo alla loro inesauribile Creatività.
Una passeggiata davvero Emozionale con l’allegro corteo al suono degli organetti e che ha permesso di ammirare le Bellezze del centro antico con il bellissimo Palazzo Baronale e le sue aperture su panorami mozzafiato, con l’esposizione dei gustosissimi piatti di tradizione, e con l’esibizione delle ‘massaie’ nel rito antico della preparazione della pasta di casa e dei giovani che hanno decantato poesie e proverbi in vernacolo.
Eppoi la Torre dell’Orologio con un importante progetto di valorizzazione per farne un punto strategico di contemplazione del paesaggio ed, infine, forse il tesoro più prezioso la Chiesa di Sant’Antonio, con il Convento di San Francesco e il chiostro affrescato nel ‘700 da Pietro Giampietro da Brienza: qui si resta letteralmente senza fiato per il senso profondo di spiritualità che pervade l’anima, facendone un luogo ideale di incontro tra Umanità e Divinità.
L’evento rientra nell’Accordo di programma ‘Basilicata in Marcia per la Cultura’, sottoscritto da Regione Basilicata, con UNICEF lead partner, Fondazione Matera-Basilicata 2019, ANCI, UNPLI Pro Loco, UNIBAS, Ufficio scolastico regionale, Forum Nazionale dei Giovani e altri 40 partners.