Lunedì 15 aprile 2019 la Sicilia sarà di scena a Matera nella celebrazione dell’arte attoriale e la cultura mediterranea. Alle 11 del mattino, l’attrice Mariagrazia Cucinotta incontrerà gli studenti del Liceo Artistico Duni-Levi in un appuntamento sostenuto dalla Preside Patrizia Di Franco e dal prof. di Storia dell’Arte Filippo Bubbico mentre alle 12 l’artista conoscerà gli accademici dell’Unibas in un appuntamento definito con la Rettrice Prof.ssa Aurelia Sole, Il Prof. Ferdinando Mirizzi, Direttore del Dipartimento di Culture Europee e la Prof.ssa Maria Mastronardi, Docente di Letteratura italiana.
Due iniziative promosse dal regista Lorenzo Muscoso volte a un approfondimento sugli elementi caratterizzanti che legano un artista alla propria terra e che ne determinano quel romantico sentimento che li accompagna lungo la carriera. Una passione emotiva che si mostra fin dai tempi in cui l’attrice lascia la sua città per andando incontro al mondo lontano, non dimenticando mai quella poesia che l’ha sempre contraddistinta nei tratti somatici, nel carattere definendo ogni aspetto della sua personalità. Un intimo svelamento che accomuna tanti cineasti conterranei che viene fuori in un prodigioso neorealismo, esercizio spirituale che trae le proprie radici in uno dei massimi esponenti che ha fatto del vero la sua lingua ufficiale: Giovanni Verga. Nell’anno in cui il Ministro dell’Istruzione decide che lo Scrittore sarà l’argomento di eccellenza per il conseguimento della Maturità, una grande realtà si affaccia in terra lucania, il Festival Verghiano storica manifestazione ideata e curata da Muscoso e prodotta dalla Dreamworld Pictures che celebra l’opera verista in varie forme, riproponendo in ogni edizione, nuove idee e piani creativi. Evento, che avrà luogo a settembre, e di cui la Diva ne è l’espressione artistica come Madrina, e la rappresentazione ideologica di un amore verso l’isola, che la felicita nel ricordo e l’ affina nell’orgoglio. Un universo di forme e persone che, talvolta, può sembrare talmente surreale da divenire maledettamente poetico. Lo stesso cosmo che affascina tanti viaggiatori, un susseguirsi di immagini che attraversano le menti, come quella di Joe Morelli nel finale “L’Uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, il quale crea con Matera una seducente connessione che va oltre i confini regionali, la stessa che oggi Muscoso ripropone con questo piano che, per la prima volta, porterà nella città storie divenute tra le più celebri nell’immaginario collettivo e direttamente dai luoghi originari, che ha, come il suo concittadino, concepito tra i campi, in quegli stessi spazi vissuti dal letterato, narrazioni pure, fatte risorgere tra le suggestive colline di fico d’india, come nel Duello, riprodotto in un lirismo campestre che ne ha determinato il successo, e nella medesima location che fu di Franco Zeffirelli, Carlo Lizzani e Gabriele Lavia . L’ Impegno, che gli è valso vari riconoscimenti perchè ha costituito un esempio concreto di connessione intellettuale tra più Ordini definendo altresì un sodalizio tra Archeologia, Arte e Tutela Ambientale, è stato appoggiato in primis dall’Arch. Marco Sinatra, Sindaco del Paese di Vizzini e dall’Archeologo Sebastiano Tusa , l’Assessore dei Beni Culturali della Regione Sicilia, recentemente scomparso nel disastro aereo in Kenya. Ritorna il legame tra la Sicilia e Basilicata, I Sassi, diverranno così le scenografie delle celebri Novelle, tra cui “La Cavalleria Rusticana” in una fervida e coreografica danza dei coltelli e “La Lupa”, opera che riporta alla memoria la trasposizione di Alberto Lattuada del 1953. Spettacolo, inoltre, che sarà rappresentato al Teatro Golden di Roma dal 13 al 15 settembre. La manifestazione, che ha ricevuto anche gli i complimenti del Presidente della Regione Vito Bardi, coinvolge reale lucane e pugliesi, sarà articolata in teatro, Cinema con rassegne e concorsi, Conferenze, Workshop, Mostre Fotografiche e Premi Letterari all’interno di un itinerario che partirà dal mare, in una area che include anche Malta, per giungere fino alle montagne, oltre i confini statali. Nell’anno della Cultura Europea, l’Illustre Novelliere, diviene simbolo e rappresentanza di un Patrimonio Nazionale preannunciando allo stesso tempo un altro importante proposito che giungerà dagli Stati Uniti, e che a breve troverà la sua voce.