“Aggregazione, è il modello che abbiamo sempre, fortemente, voluto sostenere. Adeguare la produzione e i prodotti dei soci alle esigenze del mercato, commercializzare insieme rendendo maggiormente identitaria la provenienza lucana del prodotto, definire norme e informazioni comuni relativi alla produzione, sviluppare competenze imprenditoriali e commerciali, promuovere processi innovativi. Sono state finanziate, per 1,2 milioni di euro, tre nuove OP (organizzatori di produttori) che aggregano complessivamente 63 soci e per un valore della produzione da essi commercializzata pari a oltre 7 milioni di euro.”
Lo rende noto l’Assessore uscente alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Accompagnare lo sviluppo di forme di aggregazione – prosegue Braia – tra prodotto e aziende è stato da noi ritenuto, infatti, cruciale per lo sviluppo del comparto agricolo lucano. Nel Psr Basilicata le OP sono state individuate come la modalità di aggregazione che può riuscire a garantire una migliore organizzazione dell’offerta e l’acquisizione di un maggior peso contrattuale per i produttori che vi si aggregano, rendendo per questi scopi disponibili risorse per 1,6 milioni di euro. Ora occorrerà costituire il tavolo permanente delle OP e delle filiere, le cui istruttorie sono in fase conclusiva, per monitorare la corretta allocazione delle procedure e delle azioni avviate e in corso, anche al fine di massimizzare i risultati auspicati.
Con determina dirigenziale sono stati approvati gli elenchi che vedono ammesse e finanziabili tutte e tre le domande pervenute a valere sul bando del Psr Basilicata 2014-2020 SottoMisura 9.1 “Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori nei settori agricolo e forestale”. Si tratta della OP Italia Cereali, OP Edere Lucanum e della OP Platano Melandro Latte, rispettivamente OP del settore produttivo cerealicolo, della zootecnia da carne e della zootecnia da latte. Il sostegno sarà erogato sulla base della produzione annuale effettivamente commercializzata.
Abbiamo fortemente stimolato – conclude Luca Braia – nel corso di questi ultimi anni, anche con numerosi incontri sul territorio, ulteriori aggregazioni di produttori che potessero, con la logica dello stare insieme, finalizzarsi alla creazione della massa critica e alla condivisione dei servizi più svariati, ad esempio dalla consulenza agronomica alle azioni commerciali, per abbassare i costi ai produttori e migliorare, al contempo, l’offerta dei prodotti sul mercato, anche conquistandone altri, e la loro distribuzione.
Sono 18 le organizzazioni di produttori esistenti e riconosciute dalla Regione Basilicata, di cui 9 nel comparto ortofrutta che generano un valore economico che supera i 100 milioni di euro, 7 le OP olivicole, una per il vino che aggrega oltre 400 soci, una nel settore cerealicolo e una nel lattiero caseario.”