Sul progetto della Fondazione Matera-Basilicata 2019 denominato “Airport City: Tuning Gravity’s Strings”, il presidente dell’Ente Parco Murgia Materana Michele Lamacchia ha inviato una lettera alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 in cui esprime parere negativo sulla richiesta di gradimento del progetto che prevede una installazione artistica con cavi d’acciaio sulla Gravina per Matera 2019. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Progetto Airport City
In riferimento all’idea/ipotesi dell’iniziativa artistica espostaci, denominata Airport City, che, dalla mera descrizione fotografica trasmessa a questo ente prevederebbe una installazione sospesa, piuttosto imponente, ed una serie di attività connesse nell’area della Gravina del Parco, si sottolinea che l’area prescelta rientra nella zona A) di Riserva Integrale e, pertanto, l’iniziativa de quo non è ivi realizzabile.
Al di la di opportuni riscontri tecnico – amministrativi, che risultano di immediata verifica anche dalla documentazione pubblicata sul sito dell’Ente Parco, è doveroso, in questa sede, rammentare che il territorio del Parco è suddiviso in base al Piano (L. R. n. 11/90 – L. R. n. 28/94 – L.R. n. 2 /98) in zone A Riserva integrale, B Riserva generale, C di Protezione; ossia aree omogenee sottoposte a vari gradi di tutela.
Sul tema specifico non è superfluo richiamare che la ragione d’essere di un’area protetta risiede nell’esigenza di tutelare l’ecosistema e che, conseguentemente, ogni attività umana, all’interno di un’area protetta, vada valutata in relazione alla primaria esigenza di tutelare l’interesse naturalistico, da intendersi preminente su qualsiasi indirizzo di politica economica o di diverso tipo. Ciò, anche in relazione alla necessità di rispettare i principi generali dell’ordinamento giuridico generale che, in materia di aree protette, ne impongono, la conservazione in forma prioritaria, in stretto riferimento ai livelli di tutela delle aree. Vi e più, Sentenze del Consiglio di Stato, persino in casi di interventi per pubblica utilità di carattere emergenziale, in ambiti particolarmente protetti, hanno sancito l’obbligatorietà di valutare eventuali azioni da adottare solo con la logica della extrema ratio, ovvero in assenza di alternative possibili.
Restiamo a disposizione per ogni fattiva collaborazione in tema di iniziative ed eventi compatibili da poter ospitare nei siti preposti e previsti dal Piano del Parco.
Mi chiedo, ma a quanto pare è solo una mia ossessione: ma vogliamo attrezzare il percorso che porta al ponte tibetano? Possibile che è ancora chiuso? Vogliamo rendere strutturali gli interventi? Siamo alle porte della primavera ed è ancora chiuso???
Roba da manicomio!!!