LA STORIA DELLA FONTANA FERNANDINEA A CURA DELLO STORICO MATERANO NINO VINCIGUERRA.
La Fontana Ferdinandea eretta nel 1832 sulle ceneri di quella che Mons. Sigismondo Saraceno (1) aveva fatto costruire nel 1577 ed alimentata dall’acqua sorgiva che proveniva dalla collina Montigny (Lanera) (2). Il 6 settembre 1825 fu bandito l’appalto per i lavori di ripristino e le opere furono eseguite da Gaetano Farina di Baronissi per la somma di 1000 ducati d’argento. Il 17 luglio 1927 fu allacciata alla condotta dell’Acquedotto Pugliese; questo necessario e straordinario evento ridusse sensibilmente i problemi di approvvigionamento idrico della città con tutti i vantaggi che ne derivarono.
In quell’occasione il Podestà Francesco Ruggieri (3) inviò al Capo del Governo il seguente telegramma: “Nel momento in cui l’acqua benefica del Sele zampilla nella nostra storica fontana, questo popolo, che l’abbandono dei passati governi rese sitibondo nel corpo e nell’anima, rivolge esultando grato pensiero E. V. alla cui volontà devesi rapido compimento opera, e benedice nella fatica, nell’amore e nel dolore il Duce magnifico, come destino invincibile ed eterno e artefice della nuova grande Italia”.
Il “Foglio d’Ordini” del partito fascista magnificò l’importante avvenimento esaltando la tenacia con cui “…dopo 18 mesi di arduo incessante lavoro, Matera, da secoli assetata, per la provvidenza amorosa del Governo Nazionale, ha avuto il suo acquedotto”. Anche “La Basilicata nel Mondo” esaltò l’opera compiuta evidenziando che “La vecchia città di Matera, dalle case scavate nel macigno…ha veduto nell’acqua zampillante dalla storica fontana di Ferdinando, il simbolo della nuova vita…Il popolo acclamando si è adunato nella piazza della storica fontana, il cui fiocco di acqua argentea richiamava alle loro menti tutto un passato di indicibili sacrifici morali e di meschini patteggiamenti elettorali. L’acquedotto Pugliese, sotto la guida di…Gaetano Postiglione, ha compiuto in breve volgere di tempo l’opera che corona uno dei più grandi sforzi del Governo…nella rinnovata provincia di Matera…”.
La Fontana oggi, dopo oltre mezzo secolo, è stata ricollocata nel suo luogo originario, accanto all’ex convento di Santa Lucia. Infatti, nel 1949 essa fu rimossa ed abbandonata nel cortile della casa comunale; nel 1958 invece, su iniziativa del Commissario Prefettizio Pietro Curione (4) la Fontana fu rimontata, anche se non più in Piazza Vittorio Veneto. Per questa operazione fu richiesta la collaborazione dell’ex dipendente dell’Ufficio Tecnico Comunale e per lunghi anni assistente dell’Ing. Vincenzo Corazza, Eustachio Guanti il quale quando il monumento fu smontato ebbe cura di numerarne i pezzi.
Certamente la Fontana Ferdinandea è un monumento che bisognerebbe rivalorizzare soprattutto per ciò che ha rappresentato per la città e per i materani. “La F’ndèn” idealmente è stato un punto di riferimento (5) ed ha coniugato la storia della città con la cultura dei suoi abitanti. Ci si augura che con il ritorno al proprio posto possa riacquisire quella dignità che un pezzo così importante della nostra storia merita.
APPENDICE
[1] 1531-1585. Divenne vescovo nel 1557, aveva circa 27 anni, anno in cui venne a Matera. Fu uomo dotto e dinamico. Partecipò al Concilio di Trento. Morì a Matera il 7 gennaio 1585 e nel 1589 il suo corpo fu trasferito a Napoli per essere tumulato nella chiesa di Donna Romita presso il Seggio del Nilo.
[1] Charles de Montigny, generale francese. Nominato Comandante della Provincia per fronteggiare il brigantaggio di quel periodo, giunse a Matera il 22 dicembre 1810. La scelse come sua residenza e non fece mancare il suo interessamento per migliorare i servizi e, di conseguenza, le condizioni di vita della popolazione con lavori di pubblica necessità. Si impegnò per il grave problema delle deficienze idriche e della viabilità. Fece costruire anche una strada che adornò con sedili, colonne ed alberi. E’ l’attuale Via Gramsci che, sino al 1944, si chiamò Via de Montigny (per i materani Via ”Mondàgn’ n”, Montagnini). Una importante opera fu la strada di collegamento per Miglionico (“La bella carrozzabile che da Matera conduce a Potenza, costruita durante l’occupazione dal Generale francese De Montigny, che, nel suo affetto per questa terra si proclamò cittadino materano…..E s’arrampica sul colle dove…s’erge Miglionico” – Matera Città Sotterranea – Adolfo Brettagna).
[1] Avvocato, amministrò la città dal 1927 al 1930.
[1] Assolse il suo incarico dal 29 gennaio 1958 al 24 dicembre 1960.
[1] Tutt’oggi c’è chi dice “I ggì mmn’z alla F’nden”, “devo recarmi in centro” (in Piazza Vittorio Veneto già Largo della Fontana).
CURIOSITA’ SULLA FONTANA FERNANDINEA PRESENTI NEL PRIMO VOLUME DI NINO VINCIGUERRA PUBBLICATO NEL 2005 PER RACCONTARE LA STORIA DI PIAZZA VITTORIO VENETO, GIA’ LARGO PLEBISCITO.
Altra pietra miliare di Piazza Vittorio Veneto è stata la Fontana Ferdinandea eretta nel 1832 a ridosso del largo ribattezzato “della Fontana”.
Sul Largo della Fontana si affacciava “L’albergo del viaggiatore”, ubicato sopra la sede della Cartoleria Riccardi . Quest’ultima, il cui proprietario era soprannominato “Riccardone”, si trovava nei locali dove, attualmente, c’è l’Oreficeria Fontanarosa, all’imbocco di Via Ascanio Persio. Più tardi, nei locali accanto, avranno sede la “Salumeria Carmentano” e il “Bar Petrino”, oggi “Caffe Centrale”
La Fontana, benché abbia cambiato ubicazione, è ancora un punto di riferimento. Forse è un po’ trascurata, tanto da sembrare un monumento di …. “seconda categoria”.
Eppure, quest’opera, insieme ai “pallimmèr ”, per anni, è servita all’approvvigionamento idrico dei materani.
E’ stata testimone di …. lunghe file, di litigi memorabili che richiedevano addirittura l’intervento delle guardie municipali; tra queste, c’era Gianpaolo Lapolla che frequentemente aveva il compito di intervenire affinché l’attinzione fosse disciplinata. Il Lapolla , comunque, era sempre munito di tanta pazienza, soprattutto nel periodo estivo, quando il getto delle cannelle si riduceva e l’attesa era più lunga.
La carenza idrica ebbe parziale risoluzione con l’arrivo dell’acqua del Sele, grazie all’interessamento dell’On. D’Alessio che, nel 1925, riuscì ad ottenere per Matera una diramazione dell’Acquedotto Pugliese ed inaugurò personalmente i lavori di allacciamento la mattina del 18 ottobre dello stesso anno tra l’entusiasmo della cittadinanza.
Questo fu un avvenimento di estrema importanza per una città proiettata a divenire, entro brevissimo tempo, capoluogo di provincia.
Il 20 luglio 1927 giunse il grande giorno. Presso la Fontana, imbandierata, fu allestito un palco con i ritratti di Mussolini, dell’On. D’Alessio e dell’On. Gaetano Postiglione Presidente dell’ Acquedotto Pugliese.
Dopo la benedizione impartita da Monsignor Pecci, con stupore, emozione e commozione si assistette al primo zampillo.
L’acqua sprizzò limpida dalle cannelle mentre, dal centro della Fontana, si levò un altissimo getto tra gli applausi deliranti della folla. Fu una gran festa, bandiere al vento, grida di evviva e fuochi d’artificio.
Testo tratto dal volume di Nino Vinciguerra “Da Largo Plebiscito a Piazza Vittorio Veneto”, edizioni Circolo Culturale L’Atrio con il contributo della Fondazione Zetema.
UN’EMOZIONE GRANDE RISCOPRIRE LA STORIA DI MATERA. ORA VERRA’ IN PARTE RICOMPOSTA CON LA RICOLLOCAZIONE DELLA FONTANA NELLA SUA POSIZIONE ORIGINARIA ACCANTO ALL’EX MONASTERO DI S.lUCIA. BELLA LA FOTO DEL 1927. MAGARI MOLTI POSTI FOSSERO RIMASTI COME ALLORA
che storia…senza parole…ed ogni volta mi sento sempre più fiero di essere materano,di appartenere a questa storia,a questo territorio.ecco cos’è la fontana per Matera,in barba a chi reputa quest’opera inutile perchè “sono altre le priorità”.
VISTO LE PRECEDENTI FONTANE A MATERA CHE NON NE VA UNA COME DOVREBBE,SPERIAMO CHE LA FRETTA DI DOVER PRESENTARE LA FONTANA A FINI NON HA PORTATO AD AVERE UN CATTIVO FUNZIONAMENTO PERCHE POI NESSUNO PIU INTERVERRA’ AD AGGIUSTARLA E LE FONTANE A MATERA SONO TUTTE SENZA ACQUA PER UN MOTIVO O PER L’ALTRO.
Complimenti Nino,
con grande affetto, un’amica d’infansia
Tina
VI RIKORDATE IN CHE SITUAZIONI PER ANNI E STATA LA FONTANA SULLA VILLA’??? DIMM CE NAN C STAV IND!! MZZUN D SIGARETT CART MNNEZZVARIA!u sapit quandodra’ in mizz la fntan m0?? DA NATAL A SANT STEFN!!PICCE’ SIM ZZZUS D NATURA !KA NON SO GGI LAVA’ U PIT ANKUNUN ‘?? MOSITABBDE!!!X INF E TRADUZIONI mikibarroyal@hotmail.it
nn la penso come te.quando era in villa quella fontana era priva di senso.nn la c… nessuno a dirla breve.mi preoccupo solo x la bruna
Non c’è bisogno della traduzione, sei stato chiarissimo…
Grazie Nino per rammentarci sempre le nostre origini;
grazie Adduce per aver avuto l’idea e trovato i soldi per ricollocare la fontana al suo posto di origine;
grazie Buccico per aver fatto eseguire con celerità i lavori di ricollocazione.
Viva Matera e i materani!!!