Gli strascinati, le orecchiette, i fusilli con i sughi tipici lucani preparati dagli chef della delegazione Romania della Fic, presieduta da Enza Barbaro, hanno fatto letteralmente impazzire i moldavi che hanno scoperto, per la prima volta, la dieta mediterranea e la cucina italiana. Enza Barbaro è diventata una star della televisione moldava ed è continuamente invitata in programmi per spiegare e far vedere come si prepara la pasta fatta in casa specie per le festività. La passione per il mangiare lucano e italiano – racconta Barbaro che al recente congresso nazionale Fic a Catania ha ricevuto dalle mani del presidente nazionale Rocco Pozullo il premio del secondo posto per le migliori delegazioni FIC estere – trova grandi estimatori in ogni settore sociale e generazionale con le donne più curiose e disponibili ad imparare.L’impegno dei nostri chef ha ottenuto il caloroso ringraziamento dell’Ambasciatrice d’Italia a Chisinau, Valeria Biagiotti, che ha riconosciuto come il mangiare italiano all’estero è il primo elemento di promozione del made in Italy. La missione della delegazione Fic Romania subito dopo le festuvità pasquali continuerà in una fitta agenda di iniziative di promozione della cucina con l’impiego dei prodotti del meglio del made in Italy. Tra le iniziative più prestigiose, di intesa con l’ Universita’ Tecnologica Alimentare di Chisinau, al via il programma formativo ed informativo della FIC agli allievi universitari “”Educazione Alimentare”,Cucina Mediterranea, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Moldavia. A sostegno Casa Rinaldi Moldavia con i prodotti originali Italiani, elemento fondamentale per la qualità dei risultati. E la delegazione Fic Romania ha già contribuito a costituire una Sezione Moldavia affidata allo chef Francesco Sanna.
Il boom della dieta mediterranea all’estero è ormai un dato di fatto e confermato dalle esportazioni che fanno registrare un aumento costante ogni anno a due cifre percentuali. Il successo all’estero dei prodotti della dieta mediterranea rappresenta anche un volano di sviluppo per il turismo enogastronomico che, ad oggi, vale ben cinque miliardi.
Per questo – sottolinea Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia Bucarest e anche lui della Fic Romania – contestualmente alla presenza in tv, alle degustazioni, abbiamo intensificato l’azione di importazione dei prodotti alimentari italiani e del Sud in particolare. Basti ricordare che la dieta mediterranea, divenuta patrimonio dell’Unesco, fattura ben 200 miliardi l’anno in totale tra la spesa di italiani e stranieri per gli acquisti di pasta, olio, vino, conserve di pomodoro e frutta e verdura italiana. E – assicura Baldantoni – il potenziale rappresentato dai mercati esteri non ancora “battuti” dalle nostre imprese come Moldavia, Ungheria, ecc. è ancora enorme e tutto da conquistare con benefici diretti per tutti i soggetti della filiera, dagli agricoltori-produttori, ai ristoratori italiani che lavorano all’estero e vogliamo sostenere.
Apr 20