Una foto del sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro con Enrico Della Torre, Direttore Generale “Vivi Appennino” testimonia l’impegno del primo cittadino murese nell’intento di portare sempre più il paese ad un turismo nazionale. <<La nostra Muro Lucano sarà una delle 43 tappe della ciclo-via appenninica che parte dalla Liguria ed arriva in Sicilia>> annuncia entusiasta Setaro, recatosi al Ministero dell’Ambiente per il progetto delle Ciclovie Turistiche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dei Beni Artistici, Culturali e Turistici.
“Seimila chilometri in bicicletta attraversando il paesaggio italiano tra bellezze naturali e archeologiche, alla portata di tutti –si legge sul sito del Ministero- La grande opera a cui lavorano città, regioni, associazioni e lo Stato. Turismo sostenibile responsabile e rurale. I tracciati sono in parte esistenti e percorribili: il progetto ne prevede il completamento o l’intera realizzazione, come percorsi dolci di alta qualità, riservati esclusivamente per viaggi non motorizzati, rispettosi di ambiente e paesaggio, user friendly, con segnaletica e servizi ad hoc, per un ciclismo non professionistico ma per gli utenti di tutte le abilità”.
Un tassello, questo, di una “strategia complessiva verso una mobilità dolce e alternativa, di cui è parte fondamentale la nuova legge sulla mobilità ciclistica. La bicicletta assume pari dignità rispetto agli altri mezzi in città, in periferia e nei percorsi turistici, e si inserisce anche nella programmazione delle infrastrutture attraverso l’approvazione del nuovo Piano della mobilità turistica, come asset strategico di sviluppo del Paese”. Lo aveva annunciato in campagna elettorale che il punto di forza per Muro sarebbe stato il settore del turismo e, nonostante tutte le difficoltà di un Comune in grave dissesto, Setaro sta portando avanti l’obiettivo del risollevamento del paese attraverso il suo stesso potenziale: paesaggio, storia, archeologia, natura e folklore, adesso da vivere anche in bicicletta.
Da tempo Muro è meta di tantissimi viaggiatori su due ruote, che spesso si fermano lungo i tornanti o sulle vie più panoramiche per scattare selfie e foto ricordo al paesaggio che stanno attraversando; A fare da sfondo è lo scenario naturalistico della valle del Marmo Platano in cui il paese ricade. Palazzi gentilizi, piccole piazze e vicoli scoscesi costituiscono il patrimonio architettonico di Muro Lucano impreziosito da portali e archi di notevole interesse artistico. Storia e religione si intrecciano in questo paese che ha dato i natali a San Gerardo Maiella (Muro Lucano 1726 – Materdomini 1755), Patrono della Basilicata, e dove ha trovato la morte, all’interno del castello, la Regina Giovanna I di Napoli.