La crisi economico-finanziaria degli ultimi anni ha creato diverse difficoltà alle imprese materane, molte delle quali si sono trovate in una situazione di insolvenza tale da non riuscire a versare l’IMU nelle casse comunali.
Questa situazione da un lato espone le imprese alle azioni di recupero da parte dell’Amministrazione Comunale, dall’altro impedisce a quest’ultima di incassare cospicue somme.
Inoltre, l’applicazione di interessi moratori elevati non fa altro che acuire la difficoltà di pagare, quindi la stessa morosità. Agli avvisi di accertamento sono seguite le ingiunzioni di pagamento e, da ultimo, ulteriori solleciti. Le imprese non riescono a versare le somme così lievitate e il Comune si vede costretto ad agire di conseguenza.
Per questo motivo Confapi e CNA, per mezzo dei rispettivi presidenti, Massimo De Salvo e Leonardo Montemurro, hanno proposto all’Amministrazione di voler concedere una dilazione del debito con rateizzazione a medio-lungo termine e applicazione dei soli interessi legali.
“In tal modo – scrivono le due Associazioni nella nota inviata al sindaco De Ruggieri, al presidente del Consiglio Comunale Tortorelli e all’assessore ai Tributi Quintano, si darebbe respiro alle imprese morose e il Comune incasserebbe in maniera certa e rateizzata le somme finora non versate”.
“Si tratta di una situazione complessa in cui le imprese si sono trovate loro malgrado e che risale agli anni più duri della crisi – commentano i presidenti di Confapi e CNA -; la nostra proposta di dilazionare il pagamento dell’IMU non può che giovare a entrambe le parti. Le imprese pagherebbero l’imposta a rate con l’applicazione dei soli interessi legali, anziché dei più gravosi interessi di mora; l’Amministrazione Comunale incasserebbe somme che altrimenti non sa se, quando e in che misura recupererà”.