Continua la raccolta di materiale da inviare alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo organizzata dall’Associazione “Amici del Borgo” di La Martella, con l’autorizzazione della Protezione Civile.
Nella scuola elementare del borgo è infatti stato allestito un punto raccolta dove è possibile recarsi tutti i giorni, nell’arco dell’intera giornata, per contribuire alla raccolta, già avviata la scorsa settimana con buon successo.
In particolare, risultano tra i prodotti più richiesti e ritenuti al momento di massima urgenza spazzolini e dentifrici, saponi, biancheria intima, pannolini per bambini e per adulti, assorbenti igienici, carta igienica e rotoloni, generi alimentari confezionati, bevande e succhi di frutta, salviettine umidificate e disinfettanti. Sarà accettato tuttavia anche altro materiale, purchè nuovo.
Il presidente dell’Associazione Piero Pasqualicchio lancia un appello a tutta la cittadinanza materana a intensificare le manifestazioni di solidarietà nei confronti delle sfortunate popolazioni abruzzesi, attraverso qualsiasi utile forma di contributo.
Per informazioni, rivolgersi ai numeri telefonici 338/2570678 o 333/7954524.
La solidarietà ed il contributo dell’API di Matera
per la ricostruzione in Abruzzo
L’API di Matera esprime la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto nella provincia dell’Aquila ed aderisce alle iniziative già attivate dalla Confederazione e dal sistema di enti paritetici di settore a favore della cittadinanza colpita dal sisma.
L’Associazione intende, inoltre, anche con il supporto operativo del proprio Collegio Edile presente in Abruzzo, offrire la propria disponibilità collaborativa per tutte le attività di verifica, messa in sicurezza degli edifici e ricostruzione degli immobili colpiti dall’evento sismico.
In questo contesto l’API mette a disposizione risorse finanziarie e professionali finalizzate a garantire un efficace e tempestivo piano operativo caratterizzato da soluzioni tecniche altamente qualificate, nell’assoluta consapevolezza che la sicurezza degli edifici pubblici e privati deve costituire una ineludibile priorità per le politiche industriale del Paese.
Il presidente Olivieri ha subito offerto a Dino Gavioli, presidente del Collegio Edile dell’Abruzzo, la più ampia disponibilità dell’ Associazione a contribuire alla ricostruzione del patrimonio immobiliare e del sistema viario colpito dal sisma.
In particolare, l’API di Matera può contare su una forza potenziale di oltre 300 aziende dei settori edile e, in generale, delle costruzioni, con un’esperienza già maturata nella ricostruzione post-terremoto in Basilicata nel 1980 e in Umbria e Marche nel 1997.
L’API di Matera, inoltre, ha aderito all’appello della CONFAPI per la raccolta di fondi, con l’apertura di un conto corrente a favore delle imprese abruzzesi e per la ricostruzione della sede di APINDUSTRIA AQUILA, andata completamente distrutta. Le donazioni si possono versare sul conto corrente predisposto da Confapi, IBAN IT96N 03226 03215 000500075083, causale “Terremoto Abruzzo”.
MOBILITAZIONE DELLA CNA PER L’ABRUZZO
Terremoto a L’Aquila. La CNA Nazionale apre un conto corrente per imprese e famiglie. Il Presidenza, la Segreteria e la Direzione Nazionale unitamente a tutti i funzionari e dirigenti territoriali partecipano al dolore ed alla sofferenza della popolazione dell’Aquila e provincia. Per offrire un sostegno tangibile a coloro che sono stati duramente colpiti da questa catastrofe e con l’intento di far sentire loro l’abbraccio e l’affetto di tutta la CNA, la Confederazione ha provveduto ad aprire un c/c intestato a:
CNA PRO TERREMOTO L’AQUILA
UNIPOL BANCA Filiale 157 Roma
IT 39V 03127 05011 CC1570001214
C’è certezza nell’affermare che la sottoscrizione troverà, in tutto il sistema, una risposta pronta e generosa a contribuire al sostegno dei cittadini delle province dell’Aquila ed al sistema produttivo. La CNA Nazionale, che ha aperto la sottoscrizione con la somma di Euro 100.000,00 ha invitato tutte le strutture, tutti i gruppi dirigenti, tutti gli imprenditori e tutto il personale delle CNA a far pervenire il loro contributo affinché sia possibile ricostruire le CNA ed i sistemi di Imprese messi in ginocchio da questo terribile terremoto. Nei prossimi giorni, partirà una Task Force formata da alcuni colleghi della CNA Nazionale, dalla CNA Abruzzo e dalle CNA Provinciali maggiormente colpite, per coordinare le numerose offerte di aiuto che giungeranno da imprenditori e le CNA del territorio.
Solidarietà del personale della Provincia di Matera in favore delle popolazioni colpite dal terremoto
Il direttore generale, il segretario generale ed i dirigenti della Provincia di Matera, per non far mancare il loro modesto contributo alla mobilitazione solidale in atto nel Paese a favore della popolazione terremotata dell’Abruzzo, hanno devoluto l’equivalente di una giornata lavorativa. L’iniziativa è stata comunicata alla rappresentanza sindacale unitaria del personale dell’ente, che ha ritenuto pure di dover promuovere una sottoscrizione per la stessa finalità.
Asm assicura disponibilità per aiuto popolazioni Abruzzo.
L’Azienda sanitaria di Matera, accogliendo l’appello dell’assessorato regionale alla Sanità, ha messo a disposizione della Regione Basilicata e della Protezione Civile, 56 infermieri da inviare in Abruzzo per l’emergenza terremoto. Le professionalità sono state individuate tra le strutture operanti nell’area dell’Emergenza sia ospedaliera che territoriale. “La Asm -ha detto il direttore generale, dottor Vito Gaudiano- opererà in stretta sinergia con la Regione per essere vicina alle popolazioni e alle strutture sanitarie abruzzesi in questo momento di dolore e di difficoltà, assicurando la disponibilità di risorse umane e la eventuale accoglienza di persone abbisognevoli di cure’’.
Terremoto. Camera commercio Matera aiuterà L’Aquila. La Camera di commercio di Matera attiverà iniziative per aiutare la comunità abruzzese a superare le difficoltà procurate dal terremoto della notte scorsa, che ha colpito L’Aquila e altri centri del territorio. Lo ha deciso la giunta camerale, che ha espresso vicinanza e solidarietà alle popolazioni per la tragedia che ha colpito famiglie, cittadine e imprese. Il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha contattato in proposito il presidente della Camera di commercio dell’Aquila, Giorgio Rainaldi, per concordare insieme quanto è possibile fare – sul piano logistico e dei fabbisogni- per superare le diverse situazioni di emergenza e di ritorno a condizioni di vita normali, che possono favorire la ripresa. “ Siamo vicini –ha detto il presidente dell’ente camerale -Angelo Tortorelli, a nome della giunta – al dolore della popolazione abruzzese. Attraverso la Camera di commercio dell’Aquila attiveremo ogni forma di supporto, per mettere in campo tutte le azioni perché la situazione torni presto alla normalità ’’.
LA CRONACA DELLA NOTTE CHE HA DISTRUTTO DIVERSI CENTRI DELL’ABRUZZO
VIOLENTO SISMA ALL’AQUILA
ROMA – Sono saliti a 50 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell’aquilano. Non sono stati diffusi i dati sui feriti e sui dispersi, mentre migliaia sono gli sfollati. La scossa, alle 3.32, di magnitudo 5,8 a 8,8 km di profondita’, ha avuto come epicentro una zona al nord de L’Aquila. Decine le scosse che sono seguite avvertite dalla popolazione. In moto la macchina dei soccorsi da tutta Italia, Berlusconi si reca a L’Aquila, firmato decreto per emergenza nazionale, questa sera consiglio dei ministri straordinario.
Sono almeno 26 i Comuni interessati in modo ”serio” dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie, ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all’Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo. In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant’Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne’ Vestini e i centri dell’Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni piu’ recenti e anche in cemento armato.
La situazione piu’ drammatica e’ nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni, come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica, dove sono gia’ state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell’Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.
Particolarmente complicata la situazione all’ospedale dell’Aquila, a sua volta lesionato in alcune parti dalle scosse sismiche. Le linee ferroviarie principali, riferiscono le Ferrovie dello Stato, sono tutte operative, mentre sono in atto gli accertamenti sulle linee regionali. Le infrastrutture centrali di Telecom Italia, sia nella telefonia fissa che in quella mobile, non hanno subito danni nel terremoto della notte scorsa in Abruzzo. In corso controlli sulle autostrade.
SOCCORSI: Il presidente del Consiglio ha annunciato la firma di stato di emergenza nazionale. Il Consiglio dei Ministri e’ convocato per questa sera alle 19.00 a Palazzo Chigi. Colonne di soccorso sono in viaggio praticamente da tutta Italia. Dal Lazio sono partite intorno due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Circa 40 le squadre con piu’ di 200 volontari che hanno raggiunto l’Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare.
Partita anche una task force vicentina, con una decina di uomini e quattro automezzi, mentre tra qualche ora si muoveranno anche 100 volontari alpini. Dalla Toscana partira’ la prima colonna mobile di soccorso che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Partiranno da Legnano (Milano) per L’Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. Tredici minori dell’Istituto penale minorile dell’Aquila stanno per essere trasferiti in altre sedi.
L’AQUILA. Centinaia di persone in strada, accampata nelle piazze, nei parcheggi dei supermercati, anche nei campi sportivi. E, purtroppo, anche morti in strada, cadaveri estratti dalle macerie dei palazzi crollati e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagano decine di giovani, vecchi e donne, molti con delle coperte sulle spalle, altri ancora in pigiama; i volti tirati, lo sguardo ancora impaurito dopo la scossa, violentissima, di questa notte.
E a rendere ancora più difficile le situazione delle migliaia di sfollati, le continue scosse di assestamento: l’ultima in mattinata che ha fatto crollare diversi cornicioni e cadere tegole. In piazzale Paoli all’Aquila, in una zona centrale della città, uno stabile di quattro piani è venuto tutto giù: dentro vi erano numerose stanze date in affitto a studenti, dal momento che il capoluogo abruzzese è sede di un ateneo.
Tre giovani sono stati estratti vivi dalle macerie. Per un quarto non c’è stato nulla da fare. Ricerche frenetiche sono in corso tra Vigili del Fuoco, protezione civile, carabinieri. Tribunale evacuato perché inagibile ad Avezzano (L’Aquila). Tutti i dipendenti sono ora fuori il palazzo. Il sindaco Antonio Floris, intanto, ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici in città.
EDIFICI EVACUATI ANCHE FUORI ABRUZZO Una palazzina in cemento armato, con gravi lesioni strutturali, è stata evacuata la scorsa notte dai Vigili del Fuoco di Sora, in via Marsicana, nel territorio di Sora. La scossa sismica che ha avuto come epicentro l’Aquila è stata avvertita in tutta la zona del Frusinate ed in particolare nella valle di Comino, che è proprio a ridosso di Avezzano e dell’Aquila.
SI SCAVA TRA SILENZIO E PIANTI
C’e’ chi chiede il silenzio improvviso – in ansia – per dare segnale ai soccorritori: si cerca di carpire, di ”scavare con le orecchie”, tra quei blocchi di cemento e mattoni che potrebbero nascondere qualche vita in cerca di uno spiraglio di uscita. Ma e’ il pianto di qualche familiare che rida’ il segnale al rumore delle macchine escavatrici, alle braccia instancabili di tutti quelli che tra queste macerie sudano e imprecano per strappare alla morte qualche altro abitante sorpreso nel sonno da questa immane tragedia.
Si continua a scavare all’Aquila in almeno cinque punti critici della citta’ dove intere palazzine sono venute giu’ come castelli di sabbia imprigionando tutto e tutti. Soprattutto gli universitari, i cui parenti adesso assistono chi in lacrime, chi con lo sguardo fisso, chi inebetito, al lavoro dei soccorritori. Si cerca perfino nello squillo dei cellulari, come traccia o segnale che avvicini i soccorritori ai corpi.
La scena di disperazione e l’intervento di squadre tecniche di speleologi, si cerca di andare a conquistare qualsiasi anfratto tra le macerie dove si spera possano essere state create delle camere d’aria che possano salvare gli abitanti dei palazzi.
Le ricerche sono frenetiche, non si riesce ancora a definire bene il numero delle persone sepolte, e per questo si cerca di carpire qualsiasi dettaglio o informazione ad amici, conoscenti e familiari. Ed e’ ancor piu’ drammatico quando dalle macerie i bracci meccanici delle ruspe tirano via tra colonne di cemento armato e termosifoni anche i lettini di inermi bambini.
Io vivo in Abruzzo e stanotte è stata una bruttissima notte, siamo ormai a quasi 100 morti e il numero è destinato purtroppo a salire, ci sono paesi che sono scomparsi dalle mappe, è una catastrofe.
Sono orgogliosa che la mia città faccia qualcosa per i quasi 100.000 sfollati, io farò la mia parte, aiutiamoli perchè tutto questo sarebbe potuto accadere a noi!!
sono continuamente sintonizzata sul telegiornale regionele, è da stanotte alle 3.30 che siamo incollati alla tv,è una tragedia immane, scorrono immagini di lenzuola bianche ovunque,i morti sono ormai quasi 100 e ci sono anche bambini, quattro sono,erano fratellini.
Una bimba di due anni si è salvata perchè la sua mamma le ha fatto scudo con il suo corpo, purtroppo lei non c’è più; gente che non vuole abbandonare i piazzali, i giardini delle case perchè, purtroppo, c’è gente senza scrupoli che ha già saccheggiato diverse abitazioni, è una vergogna!!!la tragedia nella tragedia, AIUTIAMOLI e faremo un regalo anche a noi stessi!!
per donazioni tramite bonifico bancario:
Conto Corrente intestato a: Mediafriends
IBAN: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387
Causale: terremoto Abruzzo
Per essere aggiornati sulla catastrofe naturale a L’Aquila ” http://www.rete8.it ” in diretta gli aggiornamenti!!!
Ormai siamo a più di 150 morti e 1500 feriti oltre a circa 70000 sfollati, tutta la nostra città in mezzo ad una strada, da poco è scoppiato un temporale e la temperatura da 27 gradi è scesa a 7 gradi,sempre peggio.
Dalla casa dello studente sono stati tratti in salvo sei giovani, stanno bene!!!
Un ‘intera famiglia:padre, madre incinta di due mesi e il figlio di due anni sono stati trovati morti sotto le macerie della loro casa e il papà era riverso sulla culla per proteggere il suo piccolo ma niente…….di fronte alla forza della natura non possiamo nulla, non siamo nulla!!!
Ancora una volta il vostro dio (d minuscolo), il dio misericordioso di voi cristiani/cattolici era distratto. Ultimamente gli sta accadendo un po’ troppo spesso…
Ma purtroppo, nel paese ultimo nel mondo dei “paesi tecnologicamente evoluti” qual è l’Italia, ad essere distratto forse non è stato dio, ma i costruttori e gli ingegneri che hanno progettato quelle catapecchie in una zona ad alto rischio sismico.
C’è sempre lo zampino dell’Uomo (U maiuscola) quando ci sono persone che muoiono.
I terremoti sono inevitabili, ma le teste di c…. fanno ancor più danni!
PARTIRANNO DEI VOLONTARI ANCHE DALLA BASILICATA PER AIUTARE I NOSTRI CONNAZIONALI IN ABRUZZO, VOLONTARI DELL’ANPAS CI HANNO RICHIESTO DI INOLTRARE QUESTA COMUNICAZIONE PER UNA RACCOLTA FONDI NECESSARIA E URGENTE PER AIUTARE I PAESI COLPITI DA QUESTO BRUTTISSIMO SISMA.
“ANPAS Nazionale ha attivato anche una raccolta fondi per aiutare la popolazione colpita dall’evento sismico attraverso il conto”
ANPAS EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO
IBAN: IT 17 V 05018 02800 000 000 512 812
Banca Etica – Filiale di Firenze c/c 512812
PISIDDONE verà il momento delle polemiche,ora è il momento della solidarietà.solidale con francy,ti dico che da materano voglio esservi il piu possibile vicino per aiutarvi a superare l esperienza piu brutta della mia vita.come prima cosa donerò quel ke posso donare dalla mia misera condizione d apprendista-disoccupato, ma spero che il calore dei tuoi concittadini possa esserti d aiuto psicologico per riprendere la vita in barba all immane tragedia
Il popolo italiano sarà pure ineguagliabile o quasi per generosità ma questa è ben controbilanciata dal vergognoso rispetto delle regole,norme e leggi da buona parte dei cittadini italiani chè se in Abruzzo,da sempre dichiarata zona sismica,fossero state attuate queste normative per la costruzione degli edifici con criteri antisismici,l’immane distruzione e tragedia avvenuta in Abruzzo poteva essere limitata.Le leggi,per costruzioni antisismiche,sono presenti in Italia da svariati decenni per i nuovi edifici e per mettere in sicurezza quelli vecchi,noi non le applichiamo e questi sono le distruzioni causate da un terremoto di media entità.
siamo ormai a 175 morti e 37 dispersi,il bollettino di guerra è destinato a salire, per di più ieri ha iniziato a grandinare e tanta gente era ancora solo munita di una coperta, tanti hanno dormito in macchina cedendo il posto in tenda a chi ne aveva più bisognoè una tragedia troppo grave per essere spiegata con poche parole, ormai non ci sono più parole…. solo AIUTIAMOLI!!!
E’ l’ora della vicinanza alle popolazioni colpite e dell’aiuto concreto. Anche da Matera sono partite le prime squadre di volontari della protezione civile ed altre ne partiranno. Dobbiamo continuare a pregare per le vittime di questa immane tragedia, che non potranno vivere la Pasqua nelle loro case
Le case…tasto delicato.trovami una casa a norma tifosoMatera.pochi mesi fa sono stato all’agriturismo dell’ex prefetto di Matera per dei lavori, vicino ad Agrigento.Di sfondo si vedeva Corleone.è più facile vincere al superenalotto che trovare una casa a norma.case abitate senza nemmeno l’intonaco,solo mattoni con un po’ di cemento.immagina se succede in quelle zone un terremoto.in italia il business delle case non volge il rispetto alla vita delle persone.in giappone un terremoto 6,3 richter equivale ad un massaggino dietro la schiena
Polemizzare ora è come dare uno schiaffo a tutte quelle persone che stanno soffrendo,da questo si vede che il materano sa solo parlare dalla portrona di casa! se volete far qualcosa di utile,donate o partire e andate a donare vestiti a chi non ha altro che il pigiama!
Non è polemica questa,a mio avviso rabbia sapendo come si ragiona sulla casa. Nel nostro piccolo ognuno cerca di fare quel che può,ora possiamo donare. Volontariato a questo punto è controproducente, il Prefetto ha bloccato degli arrivi da Bergamo perchè troppe persone fanno male, possono addirittura ostacolare. E serve gente capace, come magari possono esserlo i “discontinui” dei Vigili del Fuoco. E soprattutto stiamo attenti a chi doniamo, ci sono gruppi fasulli come alcuni diffusi su facebook. Purtroppo c’è anche chi ci casca.