Celebrato in mattinata anche a Matera il 74° anniversario della Festa della Liberazione. Dopo la deposizione delle Corone di alloro al Cippo di via Lucana nella chiesa di San Francesco d’Assisi, mons. Giuseppe Antonio Caiazzo, arcivescovo della diocesi Matera–Irsina ha celebrato la Santa Messa.
A seguire in piazza San Francesco si sono radunate autorità e associazioni combattentistiche e d’arma per avviare il corteo verso piazza Vittorio Veneto dove è stata composta una corona di alloro al Monumento ai caduti. Sul palco per la prima volta il nuovo prefetto di Matera, Demetrio Martino insieme alle altre autorità civili e religiose della città di Matera. Hanno partecipato alla cerimonia il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il vice sindaco Giuseppe Tragni, l’assessore comunale Giampaolo D’Andrea i consiglieri regionali Piergiorgio Quarto e Luca Braia, l’arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo, il presidente del Consiglio comunale di Matera, Angelo Tortorelli, il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e consigliere comunale Salvatore Adduce, il presidente di Cna Basilicata, Leo Montemurro, massimi rappresentanti delle forze dell’Ordine, il Questore Luigi Liguori per la Polizia di Stato, il maggiore Daniele Dinoi per l’Arma dei Carabinieri, il colonnello Domenico Tatulli per la Guardia di Finanza.
Alla cerimonia sono intervenuti Sabrina Porcari, segretario della consulta degli studenti della provincia di Matera, Franco Lisanti, orfano di guerra e Presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati ed invalidi di guerra di Matera, il presidente provinciale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Angelo Tataranno, che ha ricordato nel suo intervento il materano Angelo Ziccardi e il pisticcese Domenico Giannace, due figure che hanno difeso i valori del patriottismo, il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese e il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera.
Alla cerimonia hanno presenziato il picchetto armato del Comando Esercito Basilicata guidato dal colonnello Lucio Di Biasio e il complesso bandistico “Francesco Paolicelli – Città di Matera”. Presente in piazza anche un gruppo di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che ha intonato il canto “Bella ciao” durante la manifestazione.
Alle ore 17,30 in piazza Vittorio Veneto è prevista la cerimonia dell’Ammainabandiera.
Il canto “Bella ciao” dei componenti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
25 aprile: Liberazione, Europa e Unità nazionale al centro del discorso del Sindaco De Ruggieri
Recuperare il senso dell’unità del nostro Paese basata sui principi del 25 aprile e rilanciare l’idea di comunità dell’Europa fondata sui valori della solidarietà tra i popoli che hanno combattuto e sconfitto le dittature.
E’ il messaggio che il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, ha lanciato dal palco di Piazza Vittorio Veneto in occasione delle celebrazioni per il 74esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazista.
La giornata di commemorazione è iniziata alle ore 9.30 con la deposizione di una corona al cippo di Via Lucana dove fu compiuto l’eccidio nazista il 21 settembre del 1943; è proseguita con la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Matera, Monsignor Giuseppe Caiazzo, nella chiesa di San Francesco d’Assisi, ed è culminata con la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento ai Caduti e con la parata in Piazza Vittorio Veneto.
“Matera è fiera delle sue medaglie, d’oro al valor civile e d’argento al valor militare, e di essere stata la prima città del Sud ad essere insorta contro i tedeschi. I valori della riconquistata dignità, della democrazia e della libertà, li portiamo cuciti addosso. In un momento – ha ricordato il Sindaco – in cui si mette in discussione e si vuol scardinare l’Unità del Paese con la proposizione di un regionalismo differenziato, da Matera deve partire forte il messaggio che, oggi più che mai, le parole di Mazzini sono attuali: ‘L’Italia sarà quello che il Mezzogiorno sarà’.
Matera non può limitarsi a rappresentare l’Europa ma deve anche esserne lievito per il futuro, riproponendo quei principi che Schumann, De Gasperi e Adenauer hanno posto a fondamento della Comunità europea”.
De Ruggieri ha poi stigmatizzato quelle che ha definito “dimenticanze istituzionali” che stridono “con una giornata come questa, in cui si riaffermano le ideee di democrazia e libertà” e ha annunciato la modifica dello Statuto comunale per inserire nel testo il riferimento alle medaglia d’oro al valor civile e al conquistato titolo di Capitale europea della Cultura.
Di seguito l’intervento per il 25 aprile del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese.
Quale Presidente della Provincia di Matera sono onorato di partecipare a questa importante giornata celebrativa in occasione della quale mi pregio anzitutto di salutare e formulare ufficialmente a Sua Eccellenza il Prefetto Demetrio Martino i migliori auguri di buon lavoro per l’importante incarico assunto nella nostra Provincia e rinnovo la completa disponibilità dell’Amministrazione Provinciale a collaborare con la Prefettura, affinché la sinergia istituzionale già esistente possa continuare a sussistere in maniera proficua, perseguendo sempre il traguardo della legalità e la tutela dell’interesse pubblico attraverso il dialogo e la condivisione a tutti i livelli.
Porgo poi il mio saluto a tutte le Autorità civili, militari e religiose, alle Associazioni partigiane e combattentistiche, ai volontari della Protezione Civile presenti in questa Piazza, e in particolare a tutti coloro che sono quotidianamente impegnati nelle attività educative e formative delle giovani coscienze: dirigenti scolastici, docenti, genitori e nonni che hanno un ruolo fondamentale nel tramandare i ricordi e la storia!
Un particolare e affettuoso saluto va rivolto a voi giovani e studenti che anche quest’anno avete, per un momento e in un giorno di festa, lasciato le vostre piacevoli distrazioni e vi siete pazientemente uniti a tutti noi adulti per essere consapevoli di ciò che rappresenta la ricorrenza del giorno in cui è nata l’Italia moderna: più libera, più democratica, più giusta, più bella!
Il giorno in cui hanno vinto i valori fondanti della convivenza che poi sono stati racchiusi nel testo della nostra Costituzione.Nella Costituzione italiana, oggi, è infatti sancito che tutti gli individui abbiano libertà di parola, di pensiero, di stampa, di associazione, di culto, così di scegliere cosa fare della propria vita.
Uno dei concetti più importanti nella storia dell’umanità è proprio quello di libertà.
La festa di oggi, il 25 Aprile, è innanzitutto la festa della libertà ritrovata, la festa che ricorda la fine della guerra, la festa di un nuovo inizio per l’Italia e per l’Europa.
Quello della libertà è stato infatti un cammino accidentato e faticoso, per questo abbiamo il compito di difenderla. La libertà è il bene più prezioso dell’essere umano: la possibilità di fare le proprie scelte, di autodeterminarsi, di esprimere le proprie idee.
La libertà oggi è spesso un concetto che appare scontato e banale.
Tuttavia, è bene far presente, soprattutto ai giovani, che la libertà non è comunque illimitata: per potere vivere all’interno di una società civile è necessario che la libertà non sia sinonimo di anarchia e di caos; infatti la libertà trova l’unico limite nel necessario rispetto dei diritti degli altri.
Martin Luther King ha usato questa significativa espressione: “la mia libertà’ finisce dove comincia la vostra”.
Il compito più arduo delle democrazie moderne oggi è proprio quello di bilanciare la libertà individuale con gli interessi pubblici oppure trovare un equilibrio tra interessi individuali. Equilibrio non sempre facile ed è per questo che una società libera è anche molto più complessa da gestire di una società totalitaristica o dittatoriale.
Compito delle nostre Istituzioni è proprio quello di assicurare il rispetto della legalità a salvaguardia della libertà di tutti.
Per Matera questa celebrazione di oggi ha un valore particolare perché Matera è stata la prima città del Mezzogiorno a insorgere contro il nazifascismo. L’insurrezione di Matera fu un episodio accaduto in Italia durante la seconda guerra mondiale . Avvenne il 21 settembre 1943; nel corso degli scontri con i militari tedeschi persero la vita 26 persone di cui 18 civili.
Matera ha duramente lottato per la libertà fondando così i pilastri per la rinascita della società civile e per lo sviluppo della cultura che ha aiutato il progresso della Città e della Provincia.Senza libertà non ci può essere cultura e senza cultura non ci può essere sviluppo!
E Matera è la Prima città del Mezzogiorno ad essere stata scelta come Capitale Europea della Cultura.
Matera proprio in questo 2019 ha inaugurato l’anno del suo riscatto !
Ma qualcuno si può domandare: Ha senso ancora oggi festeggiare il 25 aprile?
Festeggiare, o meglio celebrare il 25 Aprile ha il significato fondamentale di RICORDARE l’abisso nel quale l’umanità può sprofondare. L’abisso della guerra, un orrore verso il quale l’uomo, purtroppo, da sempre tende e sempre tenderà. La storia è maestra di vita e la tendenza umana al conflitto è sempre dietro l’angolo. Disinnescare questa tendenza è possibile, anche se molto difficile.
E uno dei modi è quello dell’educazione, dell’insegnamento, del tramandare la memoria.
Per questo celebrare ancora oggi il 25 aprile ha senso ed è anzi un dovere, così com’e’ un dovere mantenerne ben saldo il significato, per riaffermare che esso segna la vittoria dei valori della Resistenza, dei valori di libertà.
L’insegnamento più prezioso che i Partigiani ci hanno lasciato e che dobbiamo imitare nella vita quotidiana è proprio quello di lottare sempre per il nostro futuro, di non rassegnarsi di fronte alle ingiustizie, di impegnarci in prima persona nella costruzione di una società migliore, di una Italia migliore.
Allora, per chi lottò il sacrificio fu spesso la vita; per noi, oggi, vuol dire l’impegno quotidiano per creare un futuro migliore per i nostri figli e per attuare e vivere compiutamente la Costituzione.
Viva il 25 Aprile, Viva la Resistenza, Viva L’Italia libera e unita!
La fotogallery del 25 aprile a Matera (foto www.SassiLive.it)