Attivisti Area Sud Basilicata, Attivisti Metapontino, l’europarlamentare Piernicola Pedicini, il senatore Arnaldo Lomuti, il deputato Luciano Cillis e il consigliere regionale Gino Giorgetti del Movimento 5 stelle in una nota invitano Comune e Regione ad attivarsi per riaprire la strada statale Sinnica, interrotta a causa della frana che si è registrata l’11 febbraio scorso. Di seguito la nota integrale
L’interruzione della strada statale Sinnica, a causa della frana occorsa l’11 febbraio scorso, aggiunge un ulteriore motivo di preoccupazione in un’area già segnata da molte problematiche. La frana che a oggi interrompe il traffico sulla strada è uno dei problemi più urgenti, e allo stesso tempo, rappresenta il simbolo delle molte negligenze che la politica locale ha perpetrato per anni. Le responsabilità vanno rintracciate in chi da sempre ignora la tutela del suolo, cioè gli amministratori locali, cui spetta l’obbligo di mantenere il terreno in condizioni tali da scongiurare eventi franosi. Non è concepibile che per il comune di Senise, Anas e la Regione, se frana un lembo di terreno, anche se privato, l’unica azione da attivare sia quella di defilarsi dalle proprie responsabilità, continuando a rimanere inermi, un po’ come le varie amministrazioni succedutesi nel passato. Il problema della frana attuale dimostra la scarsa attenzione, la mancata programmazione, il pressapochismo e l’incompetenza degli organi istituzionali, nei confronti di un problema datato. A questo punto ci chiediamo: ma davvero intere parti del nostro territorio dovranno rimanere bloccate per anni solo per cavilli amministrativi? Eppure, una soluzione per accelerare i tempi c’era: il Comune di Senise avrebbe potuto applicare quanto previsto dall’art. 163 del codice degli appalti e se necessario emettere un’ordinanza di occupazione dell’area privata ai sensi della legge 327 del 2001 (articoli 22, 22-bis e/o 49 a seconda dei casi). Ovviamente questa soluzione non è stata applicata, altrimenti oggi non saremmo qui, vittime dell’incapacità amministrativa di chi aveva ricevuto il mandato elettorale e dell’incapacità tecnica degli uffici preposti a vigilare.
Ci auguriamo che il nuovo governo della Basilicata – ancora in una fase di definizione, che speriamo non si protragga oltre il dovuto – non dimentichi la valle del Sinni.
Il persistere della situazione sta creando enormi disagi alle attività commerciali della zona. Inoltre un mancato intervento sull’arteria rischia di compromettere anche il flusso turistico diretto verso la zona costiera e verso Matera, capitale europea della cultura per il 2019. Come M5S chiediamo che il nuovo governo regionale si adoperi rapidamente per la riapertura di questa direttrice, problematica su cui continueremo a vigilare.