“L’assegnazione di cinque Bandiere Blu alla Basilicata, che ha saputo addirittura migliorare gli standard di eccellenza della Foundation for Environmental Education, rappresenta un riconoscimento che certifica gli sforzi compiuti anche da Acquedotto Lucano per il continuo miglioramento delle reti fognarie e degli impianti di depurazione”: lo ha dichiarato l’amministratore unico, Giandomenico Marchese.
Secondo Marchese, “alla buona qualità delle acque di balneazione concorre in maniera determinante il settore della depurazione che sta avendo una continua evoluzione ispirata a rigidi criteri di sostenibilità ambientale. I numerosi monitoraggi sui litorali, tanto del Tirreno quanto dello Jonio, ribadiscono che i parametri relativi al sistema di depurazione e alla rete fognaria raggiungono ottimi livelli, poiché i reflui restituiti all’ambiente risultano essere in linea con quanto stabilito dalle disposizioni nazionali ed europee più restrittive”.
La strategia messa in campo da Acquedotto Lucano, attraverso una serie di attività condivise con la Regione e con i Comuni, proprio in questi giorni segna un ulteriore passo in avanti, con la pubblicazione della gara per l’affidamento del “Servizio di conduzione, manutenzione, raccolta, trasporto e conferimento rifiuti degli impianti di depurazione”.
La gara, pubblicata sul bollettino ufficiale numero 16 della Regione Basilicata da parte della Stazione Unica Appaltante (Suarb), riguarda 173 depuratori, per un importo complessivo di 65.338.242 euro.
“Con la pubblicazione dell’Avviso giunge a conclusione un complesso percorso che ha visto impegnato il personale di Acquedotto Lucano, insieme alla Suarb, nella predisposizione e condivisione degli atti di gara del servizio di conduzione degli impianti – ha aggiunto Marchese -. Questo appalto contiene i presupposti per il raggiungimento di standard di sempre maggiore qualità ed efficienza del servizio. Si tratta di un passaggio fondamentale che, insieme ai molteplici interventi previsti dall’Accordo di Programma Quadro in materia di collettamento e depurazione per la risoluzione della procedura di infrazione comunitaria, consentirà nei prossimi anni di superare definitivamente le criticità ereditate in materia di depurazione nell’intero territorio regionale”.
L’ambito di gestione degli impianti è stato suddiviso in dieci lotti al fine di ottimizzare il servizio e semplificare la logistica aziendale: ciascuno dei lotti accorpa impianti geograficamente vicini, garantendo altresì l’omogeneità degli importi. La durata dell’appalto è di cinque anni; il termine per presentare le offerte è fissato al prossimo 10 giugno.
La procedura di gara è espletata in modalità telematica attraverso il portale della piattaforma della stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Suarb) raggiungibile al link www.sua-rb.it.
Marchese ha perso una ottima occasione per starsi zitto. Acquedotto Lucano è un carrozzone e si vocifera che sia anche fallito.Hanno dovuto affiancare Marchese con un Direttore Generale perchè perdeva colpi. Quando parla di uscire dall’infrazione 2014/2059 nei prossimi anni, fra quanti anni cioè? Eppure i soldi ci sono tutti. Basti pensare che le risorse del CIPE 60/2012 sono in buona parte non utilizzati e le procedure di appalto si perdono per strada.Debbo dettagliare?