L’8 maggio alle ore 15.30 presso il Mise si terrà un importantissimo incontro con il gruppo ferroviario Titagarh Firema Adler in cui si dovrà delineare il presente e il futuro dello stabilimento sito nell’area industriale di Tito Scalo.
Stabilimento storico e di eccellenza nel settore ferroviario che da anni purtroppo vive una situazione industriale di profonda crisi – nonostante i corposi investimenti pubblici/ privati nel settore -, che occupa circa 60 lavoratori e che nel corso degli ultimi 15 anni, tra procedure concorsuali e fallimentari auspicava dall’accordo ministeriale del 2015, con l’acquisizione del suddetto gruppo, un possibile e pronto futuro.
Purtroppo sono già trascorsi 4 anni e gli impegni e i piani industriali sono stati tutti disattesi e non hanno consentito quello sviluppo tanto atteso attraverso un accordo nazionale che purtroppo ancora oggi non ha consentito il reintegro dei lavoratori collocati nel “bacino Firema” che risultano essere senza ammortizzatori sociali e senza nessun sostegno al reddito.
Anche per questo è necessario che l‘8 maggio ci sia la presentazione di un vero ed esigibile piano industriale, con commesse certe, che possano davvero dare finalmente una risposta occupazionale a tutti i lavoratori; in tal senso chiediamo al neo presidente della Regione Basilicata Dott. Bardi di essere presente al suddetto incontro e sostenere questa difficile vertenza al fine di mettere in campo, anche come Istituzioni Regionali, tutte le azioni necessarie al mantenimento del sito e soprattutto allo sviluppo attraverso una eventuale e una possibile riqualificazione – legata agli investimenti e al piano industriale – di tutti i lavoratori lucani.
La politica locale deve impegnarsi complessivamente a dare una risposta a tutto il settore ferroviario lucano che ha sempre rappresentato una vera eccellenza, non facile da replicare, perché i lavoratori lucani sono veri artigiani e professionisti del settore ed è necessario, anche attraverso una buona politica, rilanciare le sorti degli stabilimenti lucani di TFA – Tito Scalo e dei colleghi della Ferrosud di Matera.