Riprendersi l’Europa per riprendersi il futuro. È con questa ferma convinzione che Francesco Galtieri sta conducendo la campagna elettorale per le elezioni europee del 26 maggio, candidato per “+Europa – Italia in Comune” nella circoscrizione Italia meridionale.
Il giovane materano, esperto di relazioni internazionali che lo hanno portato ad essere per anni dirigente delle Nazioni Unite per la prevenzione e soluzione dei conflitti, ha presentato la sua candidatura a Matera, in una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche l’onorevole Alessandro Fusacchia, capogruppo di “+Europa” alla Camera, con cui, tra gli altri, ha fondato “Movimenta”, un laboratorio politico fondato sul “diritto all’opportunità”, fortemente in sintonia col metodo di Emma Bonino e di Radicali Italiani, per trasparenza, coerenza e coinvolgimento diretto delle persone.
Unico materano ed unico lucano progressista candidato alle elezioni europee, Galtieri propone di rimettere l’Europa al servizio del Sud Italia con un programma in tre punti:
• riportare nelle mani dei cittadini le opportunità che l’Europa offre coi fondi ad essi riservati, da singoli e da associati, che invece sono stati tenuti in ostaggio dalla politica per alimentare clientelismi;
• riportare gli investimenti al servizio dello sviluppo del Sud, basandosi soprattutto sul binomio infrastrutture reali e digitali, che possono contrastare lo spopolamento e basarsi sui fondi strutturali che in Basilicata sono stati usati, in quest’ultimo settennio di programmazione, solo al 50%;
• impegnarsi per la costruzione di un mercato europeo del lavoro, che assicuri tutele e garanzie identiche e centralizzate su tutto il territorio dell’UE.
“L’Europa è ciò di cui il Sud ha bisogno per programmare ed essere competitivo”, ha affermato Galtieri, “e molti credono che il Parlamento non abbia grandi poteri ma si sbagliano”. E lui, forte dell’esperienza e delle competenze maturate in anni di relazioni con le istituzioni europee, ha scelto di tornare nella propria terra per avviare un percorso che dia alla Basilicata e al Sud una direzione chiara e stabile di sviluppo e crescita, restando coi piedi per terra ma arginando definitivamente il colonialismo delle candidature che porta Matteo Salvini a presentarsi come ‘senatore della Calabria’ o Berlusconi ad essere artefice di un Sud che in realtà non conosce. Serve una direzione nuova, insomma, chiara e decisa, che nemmeno la Regione, negli ultimi anni, è stata in grado di individuare, basti pensare all’equazione irrisolta petrolio-salute, sulla quale non si è ancora espresso nemmeno il neo-presidente Bardi, “che da ex-ufficiale della Guardia di Finanza dovrebbe essere più militante degli ambientalisti”.
“Noi di +Europa siamo i nuovi patrioti – ha aggiunto Alessandro Fusacchia – e contrastiamo l’antipatriota per eccellenza, Salvini, che mira ad abbattere l’istituzione europea in nome di Trump e Putin, affinché si possano ristabilire i due grandi blocchi di potere americano e russo. Siamo invece convinti che l’integrazione europea abbia delle criticità, che risiedono soprattutto nelle rivalità tra i governi nazionali e che possono essere risolte dando più forza al Parlamento, l’unica istituzione veramente sovranazionale perché eletta dai cittadini con le preferenze reali. Per questo serve scommettere su una classe dirigente nuova e qualificata, che non veda più a Bruxelles politici nazionali parcheggiati lì, in attesa di nuova collocazione. Serve ‘un’Europa di prossimità, che sappiaricostruire la ‘cinghia di trasmissione’ tra i singoli cittadini, territori e le istituzioni europee”.
“Nel caso di Francesco Galtieri – ha concluso Fusacchia – avere un candidato di Matera al parlamento europeo ha un senso in più: ancorare Matera 2019 al futuro, ed evitare che questa esperienza di capitale europea della cultura si spenga all’indomani del 31 dicembre, perché Matera non ha bisogno di organizzareeventi, ma di costruire percorsi e processi di sviluppo e crescita”.