Lorenzo Rota, Presidente del Centro Carlo Levi di Matera, Domenico Calbi, Presidente Associazione Culturale “A. Olivetti” di Matera,
Rosalba Demetrio, Vicepresidente Regionale FAI Basilicata e Capo Delegazione FAI di Matera e Francesco De Sanctis, Docente universitario, hanno inviato una lettera aperta al Consiglio Comunale di Matera per chiedere la sottoscrizione dell’Appello per la Storia lanciato da Andrea Camilleri e tanti altri intellettuali italiani sul quotidiano “La Repubblica”. Di seguito la nota integrale.
“La storia è un bene comune”: l’appello di Andrea Camilleri, Andrea Giardina e Liliana Segre lanciato su “Repubblica” nei giorni scorsi, e sottoscritto da tantissimi cittadini italiani, intellettuali e non, sta risvegliando molte coscienze, sopite dall’overdose di informazioni che caratterizzano la società contemporanea, e ne limitano le capacità di valutazione critica di eventi e contesti.
Matera, città che della valorizzazione della sua storia ha fatto, da alcuni decenni, la linea strategica per disegnare il proprio futuro, non può restare fuori da questa presa di coscienza collettiva e nazionale: ancor più perché Capitale Europea della Cultura in carica!
Matera, dando seguito alla linea del “riscatto” tracciata da Adriano Olivetti ha visto, a partire dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso, un ritorno collettivo alla rivalutazione di storia e cultura della città e del territorio; ritorno guidato da una pattuglia di storici (cito tra tutti Cosimo Damiano Fonseca e Raffaele Giura Longo) che ne hanno approfondito aspetti culturali, politico-sociali, economici, insediativi, sdoganando quel marchio di “primitivismo” (il “centro antropologico-culturale”), che ne aveva caratterizzando la dolente umanità: senza tempo, e quindi (paradossalmente) senza storia!
Traccia, guida che, riportando alla luce lo straordinario “palinsesto” di civiltà che caratterizza forma e cultura della città, ha aperto nuove, impensabili frontiere, alla sua rinascita, ad una sua “nuova storia”.
Traccia alquanto smarrita oggi, nell’attuale concitata fase di amplificazione e semplificazione mediatica dell’immagine della città ECoC (Matera “città preistorica”), ma che andrebbe invece ripresa, approfondita, resa più rispondente alla ricchezza culturale di quel “palinsesto”, e conseguentemente valorizzata.
Riscoprire, valorizzare la storia per disegnare il futuro: questo l’esempio dato all’Europa intera da Matera negli ultimi decenni!
Per questi motivi riteniamo sarebbe opportuno che il Consiglio Comunale di Matera (forse primo in Italia) firmi l’”Appello per la Storia”, aprendo, da Capitale Europea della Cultura una nuova strada di progresso culturale e civile per la comunità nazionale e d europea.