In occasione della Giornata internazionale dell’infermiere domani 12 maggio la Fp Cgil lancia su tutto il territorio nazionale la campagna straordinaria di sostegno al personale sanitario per contrastare e gestire il fenomeno delle aggressioni, in costante aumento.
A raccontare il fenomeno sono i numeri dell’Inail. Ogni anno in Italia si contano 1.200 atti di aggressione ai danni dei lavoratori della sanità, nel 70% dei casi le vittime delle aggressioni sono donne
I luoghi maggiormente colpiti dalla violenza sono i pronto soccorsi con 456 aggressioni, seguono i reparti di degenza con 400, gli ambulatori con 320, i servizi psichiatrici di diagnosi e cura con 72 atti di violenza, le terapie intensive con 62, le aggressioni al 118 sono state 41, 37 invece quelle nell’ambito dell’assistenza domiciliare, 20 nelle case di riposo e, infine, 11 nei penitenziari. Passando alla tipologia di violenza: il 60% sono minacce, il 20% percosse, il 10% violenza a mano armata e il restante 10% vandalismo. Ma chi commette violenza? Il 49% sono i pazienti, il 30% i familiari, l’11% i parenti e un 8% sono gli utenti in generale.
Da qui le iniziative della Fp Cgil che promuove un percorso di sostegno ai lavoratori e alle lavoratrice per contrastare e gestire le aggressioni in sanità realizzando, tra l’altro, un vademecum con indicazioni pratiche e di comportamento per poter gestire le aggressioni e un corso EcmFad da 15,6 crediti gratuito per gli iscritti ‘Al lavoro sicuri!’.
Parallelamente il sindacato segue l’iter del dll, in discussione al Senato, su “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”.
Il sindacato della Funzione pubblica della Cgil ha elaborato un documento con alcune proposte di emendamenti aggiuntivi al disegno di legge, fatti propri da alcuni senatori, quali ad esempio: la costituzione di parte civile da parte delle aziende pubbliche e private nei processi di aggressione al personale, la predisposizione di un team con personale dedicato a gestire situazioni critiche e mediazioni dei conflitti, l’installazione di impianti di allarme nei luoghi a rischio più elevato.
Per queste ragioni, contro il fenomeno delle aggressioni in continuo aumento nei confronti dei lavoratori, non solo della sanità ma anche nei servizi sociali, comunali, di accoglienza e integrazione, e che sta assumendo una dimensione preoccupante, la Fp Cgil mette in campo una strategia più organica con l’assunzione di iniziative per la riduzione del rischio clinico, l’umanizzazione delle cure, il benessere organizzativo delle strutture sanitarie sia pubbliche che private.
In particolare la Fp Cgil di Potenza, in collaborazione con Donato Vaccaro,dell’associazione Professioni sanitarie legali e forensi (Apsilef), ha appena attivato uno sportello infermieristico legale e forense, ponendo un’attenzione particolare ad una categoria di lavoratori della sanità che, pur continuando a garantire assistenza di alta qualità, a causa di carenze croniche di personale da tempo lavora in condizioni di estrema pressione, con carichi di lavoro eccessivi e connessi rischi. Richiamiamo pertanto da subito l’attenzione del neonominato assessore alla sanità verso tutti gli operatori della sanità lucana, tra i meno pagati e valorizzati d’Italia, pur garantendo i servizi in una situazione di cronica carenza di personale.
Dice la famosa infermiera forense statunitense Rawsi Williams: “Fare quello che nessun altro farà, in un modo che nessun altro può fare, a dispetto di tutto ciò che si può pensare; questo è l’essenza di un infermiere”.