L’ex presidente del Consiglio regionale, Franco Mollica e l’ex presidente del Consiglio regionale e sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, l’ex assessore comunale alle Attività produttive della giunta De Luca, Carmen Celi, l’ex segretario dalla Fit Cisl Carlo Costa, il presidente del Cotrab, Giulio Ferrara, Nicola Auletta, il responsabile della Romeo gestioni spa, Riccardo Capuano, il referente di zona della coop Ariete, Vito Manzari, il funzionario del Comune di Potenza, Mario Giugliano e l’ex segretario del Comune di Potenza, Giovanni Moscatiello figurano tra le 17 persone rinviate a giudizio dal gup Ida Iura nell’ambito del l’inchiesta sul dissesto finanziario e sulla lobby regionale del trasporto pubblico che ha coinvolto il Comune di Potenza. Le persone coinvolte sono state rinviate a giudizio con l’accusa a vario titolo di truffa aggravata ai danni del Comune di Potenza, turbativa d’asta, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione, falso in atto pubblico e bancarotta fraudolenta.
Mollica, in particolare, è accusato di turbativa di gara per aver procurato al suo presidente, Ferrara, il disciplinare del bando per il servizio sostitutivo del trasporto ferroviario, già predisposto dalla Stazione unica appaltante ma non ancora pubblicato.
Secondo l’accusa Santarsiero, invece, è accusato di aver interferito assieme a Mollica, Ferrara e Costa nell’aggiudicazione della gara per il trasporto pubblico locale di Potenza alla Trotta bus, nel 2015.
Mentre Celi avrebbe agevolato Auletta rivelandogli le “strategie” dell’amministrazione sulla gara per la manutenzione degli impianti del Palazzo di giustizia di Potenza.
Tra le accuse avanzate dai pm c’è anche un’ipotesi di bancarotta fraudolenta per oltre 7 milioni di euro sul fallimento di una società di Nicola Auletta, la Logica servizi, indebitata col fisco per oltre 9 milioni.
La prima udienza è stata fissata al 4 novembre 2019.