La ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese è stata una delle protagoniste del convegno “Rappresentare la complessità territoriale: flussi, identità, valori” tenutosi a Noto, in Sicilia e organizzato dall’AIC (Associazione Italiana di Cartografia) presso la sede del Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale, CUMO, dell’Università di Messina.
Lo studio dal titolo “Le tecnologie digitali per la fruizione e valorizzazione della ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese. Un’idea progettuale” è stato presentato da Luisa Spagnoli, docente dell’ Università degli Studi di Roma Tor Vergata e ricercatrice CNR, e Lucia Varasano, borsista DTC Lazio (Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie per i beni e le attività Culturali della regione Lazio) dell’Università di Roma Tre.
“L’idea progettuale- spiegano le ricercatrici- è il risultato di un percorso di studi avviato nel 2015. Le ricerche finora compiute, e concentratesi sul tratto lucano da Lagonegro a Castelluccio, sono state oggetto di diversi convegni nazionali ed internazionali che ci hanno portate da Roma ad Alessandria d’Egitto e sono state pubblicate su alcune importanti riviste scientifiche. Siamo partite dalla ricostruzione storica di questa ferrovia considerandola come una ex via di comunicazione intimamente legata al territorio e alla comunità locale per approdare ad un progetto di valorizzazione imperniato sulle nuove tecnologie sviluppando applicazioni che guidino in maniera innovativa il ciclista e l’escursionista attraverso un viaggio improntato su nuovi modelli di fruizione turistica del patrimonio infrastrutturale, culturale e naturalistico”.
Si tratta di un ulteriore contributo alla nascita della ciclovia su questo ex tracciato ferroviario che, attualmente, è interessato dai lavori di riqualificazione partiti grazie ad un accordo di programma e all’intesa tra Regione Basilicata, comuni interessati, Agenzia del Demanio e Ferrovie Appulo Lucane. Un progetto che va oltre i confini regionali. L’itinerario, infatti, dovrà congiungersi alla ciclovia del tratto calabrese ed è parte integrante della “Ciclovia della Magna Grecia” che, inserita nella rete nazionale delle ciclovie turistiche, attraverserà Basilicata, Calabria e Sicilia per un totale di più di mille chilometri e verrà connessa a livello nazionale con una parte del percorso Bicitalia 1 (Ciclovia del Sole) e a livello internazionale con una parte del tracciato Eurovelo 7.
Mag 14