“Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo”. (Henry Ford)
È un aforisma che richiama lo spirito che ha caratterizzato l’incontro tenutosi presso l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Matera e voluto fortemente dalla Presidente Vita Spagnuolo con la partecipazione dei Segretari Provinciali delle sigle sindacali CGL CISL UIL E FIALS e del Dirigente delle Professioni Sanitarie della ASM di Mater, Vito Petrara.
L’ obiettivo dell’incontro è stato quello di instaurare un confronto costruttivo tra i partecipanti e che ha individuato azioni concrete volte all’istituzione del Dipartimento delle Professioni Sanitarie e Sociali.
Tutti gli intervenuti hanno concordato che non è più possibile procrastinare una reale valorizzazione delle Professioni Sanitarie Infermieristiche impegnate da sempre e con competenza nella risposta ai bisogni di salute dei cittadini.
L’ormai nota Legge Regionale 5 febbraio 2010, n. 13 istituisce i Servizi delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Ostetriche, Riabilitative, Tecnico Sanitarie e Tecniche della Prevenzione e delle Professioni Sociali, all’ Art. 1 enuncia: la Regione Basilicata……..(omissis). promuove la valorizzazione delle funzioni e del ruolo delle Professioni Sanitarie descritte dalla legge 10 agosto 2000, n. 251, “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica” ………..(omissis) al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel SSN, all’integrazione socio-sanitaria ed all’armonizzazione dell’organizzazione del lavoro nella Regione Basilicata con quella delle altre Regioni italiane e degli altri Stati dell’Unione Europea.
Pertanto gli obiettivi di salute e programmazione sanitaria regionale, non possono non prevedere l’introduzione e applicazione di nuovi modelli organizzativi e che vedono protagonisti indiscussi gli infermieri (ospedali organizzati per intensità di cura, ospedali di comunità, ambulatori a gestione infermieristica, infermieri di famiglia, case della salute, Chronic Care Model ecc.) in grado di assicurare risposte unitarie a bisogni di salute della collettività
L’incontro si è concluso con l’impegno futuro da parte di tutti i partecipanti e dell’OPI di Matera, (ente pubblico che agisce quale organo sussidiario dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale), di impegnarsi e sostenere ad ogni livello di comunicazione e contrattazione l’attuazione di leggi regionali esistenti da anni ma disattese nella loro reale applicazione.
Ordine Professioni Infermieristiche di Matera incontra sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials e dirigente Professioni Sanitarie Asm, intervento di Fials Matera
La Segreteria Fials ha risposto positivamente all’invito della OPI di Matera per discutere del ruolo degli Ordini ma soprattutto della Legge regionale numero 13 che prevede l’istituzione in Basilicata della Dirigenza delle Professioni. La nostra posizione è chiara: noi siamo stati i primi che ad ogni cambio di direttore generale abbiamo chiesto l’applicazione di questa legge perché riteniamo da sempre che la crescita di tutte le Professioni Sanitarie deve passare dalla dirigenza. Avere una propria dirigenza significa staccarsi dalla visione medico-centrica voluta dalla scorsa dirigenza. Matera ha una storia che negli ultimi anni era stata dimenticata. Ma siamo stati chiari anche nel dire che la dirigenza non deve essere una mera regalia di poltrone ma deve essere un momento di sviluppo. Abbiamo chiesto inoltre di valorizzare il ruolo dei Coordinatori che oggi sono sotto lo schiaffo delle Posizioni Organizzative. Tutto questo per noi va bene ma dobbiamo fare i conti con il Fondo perché non possiamo permetterci di regalare tanti incarichi, che dovrebbero essere centellinati perché oggi il Fondo è unico e quindi si rischierebbe che facendo abuso di Posizioni Organizzative e Coordinatori si impoverisce il Fondo produttività e fasce e quindi i lavoratori già penalizzati vedrebbero ancora scippato un beneficio. Abbiamo chiesto inoltre un ordine professionale più presente e più attivo, anche mediaticamente, a tutela dei Professionisti Infermieri iscritti all’Ordine. Inoltre chiediamo un rapporto diretto con la politica attraverso una comunicazione più efficace.