Nel clima di crisi e di infinita precarietà che sta attraversando il mondo del lavoro tutto, ed in particolare il comparto del mobile imbottito, nell’avvicendarsi di voci, vuoti, allarmi e paure, abbiamo sentito forte l’esigenza dare voce alle istanze di chi in questo comparto ha lavorato e dato l’anima, continuando ad investire forza, determinazione, ma soprattutto speranza. Con i nostri occhi abbiamo visto nascere, crescere e svilupparsi una azienda, la Nicoletti SpA, fino a poco tempo fa fiore all’occhiello del mobile imbottito e dell’economia manifatturiera italiana, e con gli stessi occhi abbiamo assistito inermi al suo disfacimento all’interno, tra l’altro, di un settore che sembra stia inesorabilmente morendo.
Con ostinazione e determinazione abbiamo continuato in questi mesi ad apportare linfa attraverso il nostro lavoro ad una azienda a cui saremo sempre riconoscenti e devoti, soprattutto perché in essa abbiamo sempre creduto e, nonostante tutto, continuiamo a farlo.
Non c’è rassegnazione nei nostri animi, ma la voglia di continuare a combattere per ciò che di recuperabile può esserci, battendoci per il lavoro e la salvaguardia dei nostri diritti.
La speranza di una possibile, anche piccola, ripresa produttiva della Nicoletti SpA è viva nei nostri animi e ci da la forza ancora di restare qui, a disposizione dei tecnici e delle Istituzioni che ne stanno tentando il salvataggio.
Noi ci crediamo: abbiamo fiducia in ciò che accadrà il prossimo 16 Aprile per le votazioni al concordato. Confidiamo nelle aziende fornitrici con cui abbiamo sempre interagito con la massima professionalità e collaborazione e siamo sicuri che risponderanno positivamente al nostro appello e all’appello della Nicoletti SpA.
Noi chiediamo con forza che le nostre speranze non siano disilluse, che tutto il nostro impegno non venga reso vano e che qualcuno ci spieghi realmente come stanno le cose e che futuro ci sarà per noi e le nostre famiglie. Futuro ad oggi incerto, che ci fa vivere in costante ansia ogni evento e che non permette di concretizzare progetti lavorativi e di vita; ci è stato chiesto di restare e collaborare e siamo qui. Ora vogliamo conoscere cosa sarà di noi e del nostro destino.
Quello che maggiormente preme a tutti noi lavoratori della Nicoletti SpA, sia quelli in cassa integrazione che quelli in attività, è che le forze politiche si impegnino al massimo per il rinnovo degli ammortizzatori sociali ora, come intervento d’urgenza, ma non come risoluzione dei problemi o plausibile punto di arrivo; ci auspichiamo che chi di dovere si attivi nel più breve tempo possibile in un concreto percorso atto a ricollocare le migliaia di persone espulse dal ciclo produttivo del mobile imbottito e dell’indotto tutto.
Quello che ci interessa è la creazione di reali opportunità lavorative che permettano di guardare al futuro, per noi tutti e per il nostro territorio.
I dipendenti della Nicoletti SpA in liquidazione
lettera firmata in rappresentanza da Antonio Di Matteo