“Occorre ristabilire il rapporto tra le istituzioni locali, nazionali ed europee. E Francesco Galtieri da unico lucano progressista candidato alle Europee è la figura che può iniziare a farlo per la Basilicata”. Lo ha detto questa sera, a Matera, Emma Bonino, intervenendo in streaming da Roma nel corso di un evento pubblico a sostegno di Francesco Galtieri, candidato di Più Europa nella circoscrizione Italia meridionale alle elezioni europee di domenica prossima, 26 maggio, in questi giorni al centro di un vero tour de force tra Basilicata, Puglia, Calabria, Molise, Abruzzo e svariate capitali europee.
La figura storica dei Radicali italiani, tra i fondatori di Più Europa, è intervenuta sui temi legati al ruolo della cultura per il superamento della sfiducia verso il progetto europeo; delle opportunità derivanti dall’area mediterranea, e della necessità di stabilizzare la situazione internazionale critica che la caratterizza, e il rapporto sempre più problematico tra due istanze fondamentali per la vita quotidiana del cittadino: lavoro e salute.
“Il Sud dell’Italia – ha detto la Bonino – deve emanciparsi da estrema periferia dell’Europa a deve protagonista di una zona euro-mediterranea di scambio economico e culturale e Matera, da questo punto di vista è una terra di opportunità che si sta facendo conoscere per il suo fascino e la sua bellezza ma che col ruolo di capitale europea della cultura sta dimostrando di avere anche una visione che può riscaldare i cuori, aprendo a professionalità e opportunità di lavoro nuove per le donne e per gli uomini, può sviluppare conoscenze, esperienze e infrastrutture. L’Italia però – ha aggiunto – deve diventare lo sponsor della zona euro-mediterranea, coinvolgendo Grecia, Spagna e Portogallo, richiedendo a gran voce un commissario europeo ad-hoc, che si faccia artefice di un progetto che funzioni”.
Ma prima vanno risolte le controversie internazionali che, in parte,rendono il Mediterraneo un vortice di fuoco. Come?
“Bisogna lavorare coi paesi che vivono situazioni di stabilità, come il Marocco, la Tunisia, il Libano o la Giordania, affinché la stabilizzazione arrivi anche in paesi come la Libia o non venga meno in aree precarie come l’Algeria, che vive solo esportando petrolio. A questo però – ha detto la Bonino – si può giungere se gli stati europei iniziano a lavorare ad una politica estera comune, senza più agire ognuno per proprio conto”.
Prima di salutare i numerosi presenti in sala, Emma Bonino si è soffermata sul dilemma lavoro-salute, che in Basilicata caratterizza il tema delle estrazioni petrolifere e, in Puglia, quello dell’Ilva di Taranto: “è un dramma su cui l’Europa ci ha aiutato aprendo numerose procedure di infrazione sull’inquinamento e la mala-gestione del territorio italiano, ma noile abbiamo vissute come i rimproveri di una matrigna. È proprio l’Europa, invece, ad insegnarci – ha concluso la Bonino – che non è possibile obbligare i cittadini a dover scegliere tra lavoro o salute e che questo binomio ha un’unica soluzione: lo sviluppo ecologicamente sostenibile che, tra l’altro, da grandi opportunità di lavoro”.
A sostegno di Francesco Galtieri, a Matera, è intervenuto anche il deputato di Più Europa Alessandro Fusacchia, il quale ha dichiarato che “occorre scongiurare il rischio che Matera 2019 finisca il prossimo 31 dicembre. Ciò è possibile dando a questa città un collegamento permanente con l’istituzione europea più importante attraverso l’elezione al Parlamento europeo del materano Galtieri”. Infine, all’incontro ha preso parte anche il sindaco della città, Raffaello De Ruggieri, il quale ha sottolineato l’autorevolezza del candidato: “il bagaglio culturale, professionale e morale che caratterizza molti materani che vivono nel Mondo, e del quale il Parlamento europeo non può fare a meno allo stesso modo di Matera, che in Galtieri può trovare la sua vedetta”.
“Il ruolo di un rappresentante delle istituzioni, come quella europea – ha concluso invece Galtieri – è quello di creare reti e alleanze utili ai territori da cui proviene. Nella mia carriera (da dirigente ONU per la soluzione dei conflitti, ndr) ho sempre lavorato per il dialogo, che però nasce dall’ascolto, anche dell’insulto, che nasce sempre da un disagio, ed è ciò che mi ha portato a mettermi in gioco nella politica, per fare sintesi tra le proprie competenze e le istanze dei cittadini”.
La fotogallery dell’incontro