Venerdi 24 maggio 2019 alle ore 18,30 presso il Museo archeologico Nazionale di Palazzo Loffredo di Potenza si terrà, nell’ambito di migrAzioni 2019, l’evento “Sotto lo stesso manto” durante il quale saranno presentati gli abiti realizzati nei laboratori della Silent Academy, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto dalla cooperativa sociale il Sicomoro e Fondazione Matera Basilicata 2019.
Il progetto della Silent Academy ha come obiettivo quello di mettere in contatto i rifugiati e richiedenti asilo con la comunità locale che li accoglie allo scopo di valorizzare le loro competenze e le esperienze formative acquisite in passato e mettendole a disposizione della comunità grazie anche al supporto degli artigiani locali.
Gli abiti che verranno presentati nel corso dell’evento sono stati disegnati nel corso del laboratorio di sartoria della Silent Academy, che si sono tenuti tra gennaio e marzo 2019, dallo stilista ivoriano d’alta moda Eloi Sessou insieme al maestro rifugiato Ibrahim Savane e alle sarte locali.
Ibrahim era un sarto affermato nel suo paese d’origine, la Costa d’Avorio: realizzava abiti per un importante partito politico ma, con lo scoppio della guerra, il suo nome spunta tra quelli da perseguitare, e così scappa dal suo paese per arrivare fino in Italia; accolto nel progetto SPRAR gestito dalla cooperativa sociale il Sicomoro, Ibrahim ha avuto la possibilità di riprendere il suo mestiere di sarto proprio grazie al progetto della Silent Academy. Tra gli splendidi abiti creati, con stoffe e colori che richiamano anche la tradizione africana, c’è quello realizzato, su idea dell’artista BR1, con l’emergency blanket, la coperta termica che viene utilizzata per avvolgere i migranti al loro arrivo dopo un lungo viaggio in mare e che per questa occasione si trasformerà in un elegante abito da sera dorato simbolo di integrazione.
“Questi vestiti sono favolosi, incredibili, perché raccontano una storia di integrazione – ha dichiarato Betty Williams Presidente della Fondazione Città della Pace e Premio Nobel per la Pace – . In Basilicata i rifugiati accolti vengono considerati dei valori, delle persone che possono portare un valore al nostro territorio. Questo progetto ne è l’esempio”.
La sfilata degli abiti, che si terrà nella prestigiosa sede di Palazzo Loffredo grazie alla collaborazione della Direttrice del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino, sarà introdotta dalla presentazione del progetto della Silent Academy a cura di Michele Plati, Presidente della cooperativa sociale Il Sicomoro, Savane Ibrahime, rifugiato e maestro artigiano del laboratorio di sartoria della Silent Academy e Valerio Giambersio, Direttore esecutivo della Fondazione Città della Pace.
Gli abiti sono stati realizzati utilizzando le macchine da cucire professionali donate alla Fondazione Città della Pace dall’imprenditore Antonio De Fata che opera nel polo della corsetteria di Lavello.
Ad indossare gli abiti ci saranno ragazze straniere e abitanti della comunità locale impegnati nel sociale: Absa, senegalese, frequenta l’Istituto Professionale “Morra” di Matera e sogna di diventare una stilista; Maria Domenica, non vedente, ha conosciuto l’amore della sua vita nella Residenza Brancaccio gestita dalla cooperativa sociale il Sicomoro; Olivia, rifugiata del Camerun accolta nel progetto SPRAR della provincia di Potenza che ha deciso di ricominciare una nuova vita in Basilicata insieme al marito; Pegah, iraniana di origine ma nata in Basilicata, attivista del collettivo Woman no alla violenza di genere.
Insieme, al termine della sfilata, riproporranno l’immagine del dipinto della Madonna del Gonfalone, una Madonna dal manto speciale, icona materana dell’omonima confraternita, in cui trovano spazio da un lato i confratelli, dall’altro i “raccomandati”: i poveri, gli ultimi, che la confraternita aiuta e “raccomanda” alla Madre.