Un’occasione unica per conoscere da vicino le caratteristiche e le modalità di funzionamento dell’impianto cardine della produzione Eni in Val d’Agri e di due pozzi (uno in produzione, l’altro in perforazione), ma anche e soprattutto una testimonianza di quanto Confindustria ritenga strategico il comparto estrattivo per la crescita economica e sociale del territorio. “Una giornata importantissima, in qualità di cittadini ma anche da imprenditori”, è stato il commento del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Basilicata, Francesco D’Alema al termine della visita guidata insieme a una delegazione del Gruppo GI di Taranto guidata dal presidente, Giuseppe Calianni, al Centro Oli di Viggiano nell’ambito dell’iniziativa denominata “Porte Aperte”.
“La nostra regione – ha aggiunto D’Alema – vanta una presenza industriale di primissimo rilievo, prima azienda in Italia, che rappresenta una grande ricchezza, non solo in termini di impatto economico (per le ricadute dirette e indirette) e posti di lavoro, ma anche di cultura di impresa: elemento che intendiamo valorizzare con questa iniziativa. In questi anni, infatti, l’industria estrattiva ha fatto da stimolo alla nascita di nuove realtà produttive che da tempo hanno varcato i confini regionali e che si candidano a essere contractors nazionali e internazionali dell’Oil&Gas e non solo. La presenza dei colleghi della vicina Puglia, regione interessata dalla parte finale della filiera estrattiva della Val d’Agri, contribuirà allo scambio di informazioni e buone prassi, e anche alla condivisone di idee e visioni”.
“Questi due territori – ha aggiunto il presidente dei Giovani Imprenditori di Taranto, Calianni – sono da sempre legati non solo dal punto di vista territoriale, ma anche imprenditoriale. In particolare, la Val d’Agri e Taranto possono considerarsi collegate da un unico cordone ombelicale per quello che riguarda la produzione petrolifera di Eni. La nostra visita si inquadra in un percorso che da tempo stiamo facendo nell’ottica di una maggiore conoscenza delle più consolidate realtà imprenditoriali”.
“Soprattutto in questo momento – ha continuato il presidente D’Alema – sentiamo di avere una nostra precisa responsabilità, come imprenditori, nel contribuire a diffondere una conoscenza priva di strumentalizzazioni sull’importanza dell’industria estrattiva, decisiva per il futuro della Basilicata. Consideriamo la salvaguardia ambientale una precondizione non negoziabile in qualsiasi intrapresa, ma va riconosciuto che sono stati fatti decisivi passi in avanti nella sperimentare di nuove tecnologie in grado di ridurre l’impatto sul territorio. Auguriamo un coinvolgimento sempre maggiore delle nostre imprese sul territorio”.