Sono passati ormai diversi mesi dall’inizio della discussione tra Regione Basilicata, Total, Cgil, Cisl e Uil e i sindaci dell’area della concessione Total di Corleto, Guardia e Gorgoglione, per la definizione di un protocollo di sito che affrontasse le problematiche connesse al passaggio dalla costruzione del Centro oli di Tempa Rossa alla sua messa in esercizio con l’avvio delle attività estrattive.
Durante questa fase complicata di fine attività di costruzione dell’impianto moltissimi lavoratori sono stati licenziati e dopo varie iniziative anche di mobilitazione degli stessi sul cantiere di Tempa Rossa, finalmente si era riusciti ad avviare un percorso con Total e Regione affinché si costruisse un protocollo basato sulla trasparenza per monitorare il prosieguo delle attività, definendo un’azione prioritaria su specifici assi centrali e strategici: salvaguardia dell’ambientale, occupazione, sviluppo economico e sociale del territorio, sviluppo della attività industriale, anche con nuovi investimenti sia per la transizione energetica sia per nuove iniziative industriali.
A oggi invece registriamo una mancanza totale di trasparenza sugli appalti e sull’occupazione con il rischio concreto, disattendendo gli accordi e gli impegni di Total di novembre 2018, di un peggioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori e l’esclusione della manodopera locale nei cambi di appalto.
È necessario che il nuovo governo regionale riapra subito il tavolo di confronto con le parti sociali e con i sindaci dell’area affinché Total dia delle risposte concrete a garanzia dell’occupazione, della sicurezza e della tutela ambientale. È necessario che prima dell’avvio dell’attività estrattiva la Total si impegni, tramite un accordo, a garantire la sicurezza ambientale e ad attivare un piano di investimenti oltre il fossile, vero le energie alternative.
Chiediamo inoltre alla Total trasparenza sulle procedure di cambio di appalto, garantendo la clausola sociale ed evitando ribassi fuori controllo che escludono le aziende e la manodopera locale, come si sta già verificando. Alla Regione, dunque, di attivare politiche che vadano nella direzione della transizione energetica, anche attraverso l’utilizzo delle royalties.
Le criticità legate alla messa in esercizio del centro olio di Tempa Rossa impongono con urgenza una seria riflessione sulla necessità di un rapporto tra compagnie petrolifere e comunità locali fondato sulla trasparenza, sulla partecipazione e sulla responsabilità, dentro un quadro di regole certe e condivise.
Dati i ritardi accumulati e visto il clima di tensione sociale che si sta registrando tra i lavoratori che operano nel centro Oli, compresi i fuoriusciti con la chiusura del cantiere,
è ormai evidente la necessità di dare risposte rapide e certe.