Assessore regionale Rosa: “Su petrolio e ambiente il Movimento 5 Stelle farebbe bene a tacere”. Di seguito la nota integrale e quella dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle già pubblicata.
“Strumentali e faziose le critiche dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle alla Relazione programmatica del Presidente Bardi”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
“In coerenza con quanto sempre detto, – prosegue l’esponente della Giunta regionale – ribadiamo che il petrolio rappresenta comunque una risorsa su cui puntare, che siamo contrari a nuove estrazioni e che cercheremo, in ogni sede, di far ottenere alla Basilicata il maggior ‘profitto’ in termini non solo economici ma anche occupazionali e di benessere, con il minor danno, ambientale e di salute; cosa di cui questo Assessorato di sta già occupando”.
“Questa nostra posizione sul petrolio – sottolinea Gianni Rosa – è quella che i Lucani hanno sposato mandando questa maggioranza al Governo della Regione. Se ne facciano una ragione i consiglieri dei 5stelle.
Insistere sulla ‘chiusura dei pozzi di petrolio’, da parte dei 5 stelle, è un inganno ai Lucani. Del resto, la competenza sulle estrazioni è in capo allo Stato e Di Maio a Potenza, in campagna elettorale, non ha mai parlato di chiudere i pozzi di petrolio, anzi, ha sottilmente lasciato intendere che ce ne saranno altri.
Se, poi, i consiglieri 5stelle sanno qualcosa che noi non sappiamo ovvero che il Ministro allo sviluppo economico sta per revocare tutte le concessioni lucane, possono dirlo. Noi non ci opporremo.
Quanto alle illazioni, perché di ciò si tratta, sulla questione rifiuti 0, i grillini hanno dimenticato facilmente che il Governo precedente non ha mostrato, a voler essere buoni, particolare interesse per la materia ambientale e ha riportato, riversandoli su questo Governo regionale, oggettivi ritardi.
Siamo il Governo del fare e tanto comporta chiarezza nelle affermazioni: le complesse problematiche di natura tecnica, che riguardano l’intero sistema regionale dei rifiuti e che i grillini dovrebbero conoscere, non si superano certo con semplici annunci. Bardi ha scelto, ancora una volta, di non ingannare i cittadini.
Le politiche di questo Governo regionale saranno improntate all’implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed all’avvio a recupero di materia, il tutto per raggiungere l’obbiettivo zero discariche, così come, del resto, chiesto dall’Europa con il Pacchetto sull’economia circolare.
Le parole del Presidente Bardi, che i Consiglieri del movimento 5 stelle strumentalizzano per sterili polemiche, – conclude l’assessore Rosa – rappresentano la denuncia dello stato dell’arte del sistema rifiuti in Basilicata, ancora embrionale, e l’intenzione di dare una svolta con i fatti e non con i soliti slogan”.
Perrino, Leggieri e Giorgetti (M5s): “Bardi censura la strategia Rifiuti zero e osanna il petrolio: il cambiamento che puzza di vecchio. Non barattiamo la salute con le royalties”
Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti: “Bardi censura la strategia “Rifiuti zero” e osanna il petrolio: il cambiamento che puzza di vecchio. Non barattiamo la salute con le royalties”. Di seguito la nota integrale.
Fiacco e senza entusiasmo: ecco in estrema sintesi, il discorso sulle “linee programmatiche” presentato ieri dal presidente Bardi all’assise regionale. Una sorta di smunta e superficiale pappardella che ha manifestato limiti evidenti e destato non poche perplessità.
Come abbiamo più volte ribadito è sbagliato, anche economicamente, considerare il petrolio una risorsa. I costi sociali e ambientali delle estrazioni sono insostenibili per le presenti e future generazioni di lucani. Ma Barsi si è guardato bene dal far riferimento agli evidenti scempi che hanno distrutto in maniera irreversibile parti del nostro meraviglioso territorio.
Davvero incomprensibile la censura sulla strategia “Zero rifiuti” che, secondo lo stesso Bardi, “tanti danni ha portato anche all’ambientalismo”. Ci spieghi Bardi come intende fronteggiare la gestione dei rifiuti senza diminuirne la produzione a monte o effettuarne una valorizzazione non impattante alla fine del processo. Per noi “Zero rifiuti” significa economia circolare: superamento della plastica e dei rifiuti non riciclabili o riutilizzabili, quindi, progressiva riduzione dei rifiuti da inviare in discarica o, peggio, nei forni di qualche inceneritore o cementificio. Sono punti sui quali come M5S abbiamo spinto nella scorsa legislatura, cercando di incardinarli all’interno del Piano Regionale dei Rifiuti, rispetto al quale Bardi ci è parso poco chiaro (e informato), così come sul possibile adeguamento degli impianti alle ‘effettive’ necessità del ciclo dei rifiuti.
La superficialità è parsa ancora più evidente in materia “infrastrutture”: in merito, Bardi ha omesso di fare riferimento agli annosi nodi irrisolti per i quali sono già stati stanziati ingenti finanziamenti. Nessun riferimento al corridoio Murgia – Pollino sul quale si è già in avanzata fase di progettazione e che permetterebbe ai materani – e non solo – di raggiungere agevolmente la Basentana (arteria stradale che tuttora si presenta come un cantiere infinito). Stesso discorso per il completamento dell’ultimo lotto di Bradanica, al quale mancano pochi chilometri per raggiungere la Capitale europea della Cultura 2019.
Sul capitolo sanità attendiamo la convocazione della annunciata seduta ad hoc: sono tanti e tali gli aspetti sui quali occorre fare finalmente chiarezza, che mancano del tutto nelle linee programmatiche esplicitate ieri da Bardi. A tratti i proclami del neo Governatore si sono sovrapposti a quelli del suo predecessore: puzza di vecchio questo presunto cambiamento. I cittadini lucani hanno chiesto discontinuità dal “Sistema” che ci ha portato in Basilicata a questa situazione di stallo e di continuo spopolamento. Speriamo non si riveli una mutazione in peggio, per quanto ci venga difficile immaginarlo. Un’operazione impossibile, visti i disastri inanellati nei decenni scorsi, ma d’altronde gli attori politici di questa regione ci hanno abituati a questo genere di ‘imprese’.