Caterina Vicino ha presentato nel pomeriggio al Circolo La Scaletta di Matera il libro di poesie “Il sorriso della luna”. Dopo i saluti di Francesco Vizziello, presidente del Circolo La Scaletta, ha dialogato con l’autrice il professore Angelo Roberti, mentre le letture delle poesie sono state affidata all’attore regista teatrale Nino Bernardini. L’incontro è stato coordinato da Anna Pagliei del Circolo La Scaletta.
I versi dell’autrice di origine lucana, che vive a Latina, sono stati animati dalla performance di Sand art di Annamaria Pagliei, con la regia di Daniele Onorati. Emozioni e immagini evocate dai componimenti si sono così trasformate in opere uniche, modellate con la sabbia e accompagnate da suggestioni sonore. Il connubio tra arte e poesia è proposto anche all’interno della raccolta, edita da Il Levante 2018, che è corredata dalle opere di artisti internazionali come Maria Lai, Angela Brignone Duckert, Fernando M. Diaz e molti altri. Un accostamento che s’ ispira alla formula oraziana “Ut picturapoësis”,“come nella pittura così nella poesia”, ricordata da Rino Caputo, storico e critico letterario, che ha curato la prefazione.
Caterina Vicino racconta il suo legame con la città di Matera: “Sono nata a Montemurro, la Montemurro di Sinisgalli e quindi mi sono nutrita di poesia sin da quando ero in fasce. Poi ho vissuto alcuni anni a Potenza e alla fine degli anni Cinquanta la mia famiglia si è trasferita a Matera. Sono subito entrata in sintonia con gli amici del Circolo La Scaletta, che ci hanno adottato e da allora l’amicizia non si è mai interrotta.
Quali sono i temi delle sue poesie? “La mia è una poesia intimista, che scava nell’anima e arriva all’anima di chi sa ascoltarmi. C’è la noia, non intesa come tedio ma per cercare di mettere le giuste parentesi nel movimento caotico della vita. C’è la tenerezza, gli aspetti della natura, i ricordi, anche dell’infanzia e gli affetti. La natura, le cose, le persone”.
Caterina Vicino ha esordito in ambito poetico nei primi anni ’80, ottenendo numerosi riconoscimenti per le sue pubblicazioni, tra le quali ricordiamo l’opera prima del 1984 “Serena, via dalle voci” pubblicata dall’ editore materano Rocco Fontana e “Il segno della crisalide” (Edizioni Lepisma, Roma) presentato nel 2004 nello storico sodalizio del Sasso Barisano. Un ritorno alle origini per l’autrice, ai luoghi della giovinezza, tra gli amici di sempre con cui condivide l’amore per la cultura e la propria terra.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)